Regista cinematografico britannico (n. Dorset 1961). Dopo gli studi in Arte drammatica all’Università di Sheffield, a soli trentadue anni è diventato direttore artistico del Royal Court Theatre di Londra; [...] in seguito alla regia di An inspector calls di J. B. Priestley è stato acclamato come il nuovo maestro del teatro inglese. Conclusa una breve parentesi in televisione per la BBC, D. è approdato al cinema: il 1999 è stato l’anno di Eight, il suo primo ...
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Attore italiano (Cosenza 1917 - Roma 2006). Figlio di Vincenzo, esordì giovanissimo; nella Compagnia del Teatro Eliseo (1938-41) rivelò personalità spiccata e grande eclettismo. Attore moderno, dotato [...] con disinvoltura dal repertorio drammatico a quello brillante, offrendo interpretazioni sicure soprattutto di testi inglesi (Svolta pericolosa di J. B. Priestley, 1952; Profondo mare azzurro di T. Rattigan, 1953-54; Il potere e la gloria di G. Greene ...
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De Sica, Vittorio
Bruno Roberti
Nicoletta Ballati
Regista e attore teatrale e cinematografico, nato a Sora il 7 luglio 1901 e morto a Neuilly-sur-Seine (Île-de-France) il 13 novembre 1974. Grande autore [...] Deval; recitò quindi (1945), diretto da Alessandro Blasetti, nel dramma Il tempo e la famiglia Conway di J.B. Priestley. Nel 1946 formò la compagnia Effe De Sica-Gioi-Besozzi, l'ultima di cui fu capocomico. Della sua attività teatrale di quegli anni ...
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Marx, Fratelli
Guido Fink
Attori cinematografici e teatrali statunitensi: Chico (propr. Leonard), nato a New York il 22 marzo 1887 e morto a Hollywood l'11 ottobre 1961; Harpo (propr. Adolph, poi Arthur, [...] le migliori aspettative anche in Europa: i critici inglesi paragonarono l'umorismo nonsensical dei M. a quello di L. Carroll; J.B. Priestley parlò di Rabelais; Antonin Artaud dichiarò di trovarli superiori a Chaplin e a Keaton, o almeno più 'nuovi' e ...
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Reed, Sir Carol
Regista cinematografico inglese, nato a Putney (Londra) il 30 dicembre 1906 e morto a Londra il 25 aprile 1976. La perizia tecnica, l'abilità di narratore, l'impeccabile senso del ritmo [...] il gusto dell'intreccio: da It happened in Paris (1935), sceneggiato anche da John Huston, a Laburnum Grove (1936), da una pièce di J.B. Priestley, fino a Talk of the devil (1936), in cui emerge l'abilità di R. nel creare un clima da thriller, e Bank ...
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Whale, James
Marco Pistoia
Regista teatrale e cinematografico inglese, naturalizzato statunitense, nato a Dudley il 22 luglio 1889 e morto a Hollywood il 29 maggio 1957. Fu un regista colto e raffinato, [...] , sono invece altri suoi titoli gotici o fantastici del periodo, come The old dark house (1932), dal romanzo Benighted di J.B. Priestley, e The kiss before the mirror (1933; Il bacio davanti allo specchio), dal dramma di L. Fodor. Benché poco portato ...
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Cegani, Elisa
Melania G. Mazzucco
Attrice cinematografica, nata a Torino il 10 giugno 1911 e morta a Roma il 23 febbraio 1996. Interprete intelligente, controllata, singolarmente moderna nel panorama [...] fece una breve ma significativa esperienza teatrale, portando fra l'altro sulle scene Il tempo e la famiglia Conway (1945) di J.B. Priestley e Ma non è una cosa seria (1945) di L. Pirandello, che aveva già interpretato con successo al cinema. Ancora ...
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Mercader, María
Stefano Masi
Attrice cinematografica spagnola, naturalizzata italiana, nata a Barcellona il 6 marzo 1918. Godette nei primi anni Quaranta di una grande popolarità quale interprete ingenuamente [...] la diresse anche in teatro in due drammi che vennero molto apprezzati dalla critica, Il tempo e la famiglia Conway di J.B. Priestley e Ma non è una cosa seria di L. Pirandello.
Nel dopoguerra la sua distaccata signorilità apparve lontana dalla nuova ...
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