Architetto (Angoulême 1729 - ivi 1800), allievo di J. F. Blondel. Chiamato a insegnare nell'Accademia di Pietroburgo (1759-75), introdusse al classicismo occidentale i più valenti architetti russi del [...] sec. 18º. Le opere che realizzò a Pietroburgo sono caratterizzate da una sobria monumentalità e da un estremo equilibrio di proporzioni: Gostinyi Dvor (1761-65, iniziato da B. Rastrelli), chiesa di S. ...
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Architetto olandese (Amsterdam 1884 - ivi 1923). Esponente del movimento sorto nel 1910 attorno alla rivista Wendingen e conosciuto come Scuola di Amsterdam. Gli architetti di questo gruppo, i cui maggiori [...] esponenti sono, oltre a K., P. L. Kramer e J. M. van der Meij, tutti allievi di E. Cuijpers e influenzati dall'insistenza di H. P. Berlage sulla capacità espressiva immediata delle strutture architettoniche, sono soprattutto degli "sperimentalisti" ...
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Scultore (Nancy 1738 - Parigi 1814). Si formò presso lo zio L.-S. Adam e J.-B. Pigalle, perfezionandosi poi a Roma (1762-71). I suoi lavori più pregiati sono piccole sculture in terracotta e bronzo, di [...] delicata sensualità: Cleopatra morente (Louvre); Amore e Psiche (Victoria and Albert Museum di Londra, dove è anche un suo caminetto di marmo, esempio delle tante decorazioni che il C. eseguì per molti ...
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Pittore e incisore (Parigi 1741 - ivi 1814); fratello di Louis-Gabriel. Allievo di L.-J. Le Lorrain. Le sue incisioni (soprattutto riproduzioni da J.-B. Greuze, da P.-A. Baudouin e F. Boucher) sono numerosissime. [...] Eseguì deliziose illustrazioni originali per il Decamerone, per le Metamorfosi e per Molière; quelle del Monument du costume di Restif de la Bretonne (1777-83) sono il suo capolavoro. È il principale rappresentante ...
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Pittore (Parigi 1763 - ivi 1843). Per mantenersi si dedicò al restauro e alla copia di quadri di paesisti del Seicento (J. Ruysdael, M. Hobbema). Quasi ignorato, dipinse vedute dei dintorni di Parigi, [...] notevoli per la schiettezza e l'intimità del sentimento, per la sensibilità dei valori luminosi, per la tecnica libera, che fa di lui un precursore del paesaggio romantico (Interno di foresta, Louvre; ...
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Pittore (Parigi 1786 - ivi 1851); allievo del padre Martin (pittore di genere; Oberbergheim, Alsazia, 1752 - Parigi 1817) e di J.-L. David. Fu a Roma (1811-16) ed espose per la prima volta al Salon parigino [...] del 1817. Dai soggetti mitologici passò ai temi religiosi (molti quadri e affreschi, di stile accademico, per chiese di Parigi, Bordeaux, ecc.) ...
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micheliano
s. m. [dal nome dell’iniziatore, J. Michael Hahn (1758-1819)]. – Seguace di una setta luterana, tuttora esistente in alcune regioni della Germania, che sostiene l’imminente venuta di Cristo, destinata a salvare anche gli angeli...
Nakba (nakba) s. f. Nome con cui, nella storiografia araba contemporanea, si indica l’esodo forzato di circa 700.000 arabi palestinesi dai territori occupati da Israele nel corso della prima guerra arabo-israeliana del 1948 e della guerra civile...