L’equivalente in unità monetarie di una unità di bene o servizio; più in generale, valore di scambio di un bene in termini di qualsiasi altro bene.
Secondo la definizione recepita dal diritto privato, [...] il principio della concorrenza perfetta, come esplicitamente affermò J.S. Mill, l’economia politica può pervenire a proposizioni formulazione datane da Sraffa, implicitamente nelle formulazioni datane da J. von Neumann e da W. Leontief, ripropone ...
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KRIPKE, Saul Aaron
Antonio Rainone
Logico e filosofo statunitense, nato a Bayshore (New York) il 13 novembre 1940. Laureato alla Harvard University, è stato assistente alla Princeton University (1964-66) [...] . Frege e B. Russell e riprendendo una tesi di J.S. Mill, K. nega che i nomi abbiano una connotazione; essi immagini dei nomi, Milano 1983, pp. 117-36; I. Kuart, Kripke's belief puzzle, in Studies in the philosophy of mind, Minneapolis 1986, pp. 287 ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] e P.L.M. de Maupertuis. Particolarmente importante è poi il System of logic (1843) di J.S. Mill, il quale rilevava che la concezione denotazionista del s. può rendere conto solo del funzionamento dei nomi propri, mentre non può spiegare quella più ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] causale: le l. causali esprimerebbero soltanto delle regolarità empiriche. Sulla base dell’analisi humeana, A. Comte, J.S. Mill e gli empiristi contemporanei hanno considerato le l. naturali (causali e non causali) come asserzioni che esprimono null ...
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In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. [...] di p. inteso come ciò che è espresso da un enunciato linguistico: tale nozione è presente, per es., in J.S. Mill (che tuttavia non usa esplicitamente il termine p. in questa accezione) e, in modo molto più esplicito e con indubitabili concessioni ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] primi dispari. Una celebre identità, scoperta da Eulero, è la seguente
dove s è un qualsiasi n. reale maggiore o uguale a 2 e, a secondo la successiva addizione di uno a uno (omogenei)’. J. Stuart Mill propenderà invece a ritenere il n. come il ...
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Semantica
Tullio De Mauro
*La voce enciclopedica Semantica è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Il valore delle parole, arricchita e aggiornata da un contributo di Stefano Gensini.
sommario: [...] , è quello di sbozzare, in un modo che sia, come s'è detto prima, critico e autocorreggibile, le linee di una semantica frasi è stata più volte ribadita nella storia della logica moderna da J. St. Mill (1843), L. Wittgenstein (1922), A. Tarski (1931 e ...
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colóre s. m. [lat. color -ōris]. – 1. a. Termine indicante, in fisica, sia la sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa qualità e composizione (c. soggettivo), sia la luce stessa, monocromatica o policromatica (rispettivam....
residuo
resìduo agg. e s. m. [dal lat. residuus, der. di residere «rimanere indietro», comp. di re- e sedere, propr. «stare seduti»]. – 1. agg. Che rimane, che avanza: somma, quantità r.; debiti, crediti r.; alterazioni patologiche residue....