Economia
In contabilità, p. contabile, una scrittura di un conto o un insieme di scritture relative a un oggetto determinato, redatte in uno o più libri; p. di libro, una scrittura o un conto facente parte [...] variazioni. Verso la metà del 17° sec. assunse lo stesso significato di suite, ovvero una raccolta di danze; solo J.S. Bach mantenne un’accurata distinzione, chiamando Partite le raccolte in cui si fa posto al capriccio, alla burlesca, all’aria, alla ...
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Arte e uso di comporre versi all’improvviso, senza preparazione e meditazione, o di comporre musica nell’atto stesso di eseguirla. È detta i. l’opera stessa, letteraria o musicale che si compone improvvisando. [...] chiesa o in concerto o in teatro, spesso fornendo anche preludi, postludi improvvisati. Grandi improvvisatori furono G.F. Händel, J.S. Bach, L. van Beethoven, F. Liszt, C. Franck. L’i. continuò a essere coltivata per tutto l’Ottocento da compositori ...
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sonata In musica, composizione strumentale, variamente modificatasi nel corso dei secoli, articolata in uno o più movimenti a carattere contrastante.
Il termine s. comparve nel Cinquecento a indicare un [...] all’estero, con musicisti quali F. Couperin in Francia, G.P. Telemann, G.F. Händel e J.S. Bach in Germania, H. Purcell in Inghilterra. Nel tardo barocco la s. si modificò riducendosi talvolta a un solo movimento e a un solo strumento, come nelle ...
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Nell’accezione comune, inclinazione esclusiva verso un oggetto, sentimento intenso e violento (di attrazione o repulsione) che può turbare l’equilibrio psichico e la capacità di discernimento e di controllo.
Filosofia
Nel [...] sull’argomento suddetto: culmini di quest’ultima forma sono la Passione secondo Matteo e la Passione secondo Giovanni di J.S. Bach.
Psicologia
Il concetto di p. è stato risolto nei significati più specifici di affezione, emozione e pulsione (erotica ...
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temperamento medicina Nella medicina antica, secondo l’insegnamento di Ippocrate universalmente accolto e ripreso da Galeno, la mescolanza, in proporzioni diverse, dei 4 umori fondamentali dell’organismo: [...] in 12 intervalli di semitoni. Tra i primi musicisti a intuire la portata rivoluzionaria del nuovo tipo di accordatura fu J.S. Bach che contribuì a diffonderla con la raccolta di 24 preludi e fughe in tutte le tonalità, intitolata, significativamente ...
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Teologo, storico, medico e musicologo (Kaysersberg, Alsazia, 1875 - Lambaréné, Gabon, 1965). Libero docente a Strasburgo di scienze neotestamentarie fino al 1905 ed eminente interprete di Bach (Bachkonzerten [...] concreto del suo cristianesimo. Premio Nobel 1952 per la pace, S. fu una delle più eminenti personalità della scienza e della edizione critica delle opere organistiche di Bach e un mirabile saggio sull'arte bachiana (J. S. Bach, 1905; trad. it. 1952). ...
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suite Composizione strumentale diffusa in epoca barocca, formata da più movimenti, prevalentemente di danza, di uguale tonalità. Di origine cinquecentesca, e sviluppatasi poi, con vari schemi, nel Seicento, [...] la s. ha la sua massima fioritura verso la metà del 17° sec., per impulso specialmente italiano e con Tra le più note le s. inglesi e quelle francesi di J.S. Bach. Nel 19° e 20° sec. si affermò il concetto di s. come insieme di musiche tratte ...
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toccata Genere di composizione musicale in forma libera, spesso per strumento a tastiera (clavicembalo, organo, pianoforte ecc.). Alla fine del 16° sec. era un pezzo eseguito dall’organista per aiutare [...] virtuosistici e sezioni dal forte sapore improvvisativo. Tra gli autori più noti di t. vi furono G. Frescobaldi e J.S. Bach. In precedenza erano state composte anche t. per complessi strumentali (come quella, per ottoni, che introduce l’Orfeo di ...
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sarabanda Danza e aria di danza, forse di origine araba, che si diffuse, attraverso la Spagna in tutta Europa, tra 16° e 17° secolo. Il suo movimento, su un ritmo ternario, fu dapprima allegro, in seguito [...] un carattere più sostenuto fino a divenire grave e lento, e con questo carattere entrò, alla fine del 17° sec., a far parte della suite e in genere di composizioni strumentali in più tempi (per es. di A. Corelli, J.S. Bach, G.F. Händel e altri). ...
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Musicista (Erfurt 1684 - Weimar 1748). Organista a Erfurt (1702), poi (1707) a Weimar, ove strinse amicizia con J. S. Bach, suo lontano parente, e divenne anche maestro dei principi e musicista aulico. [...] Fu celebre organista e contrappuntista, maestro nell'arte della trascrizione organistica. È autore di un Musikalisches Lexicon (1728-32), primo esempio d'una completa enciclopedia musicologica, biobibliografica ...
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solo
sólo agg. e avv. [lat. sōlus, e come avv. sōlum e poi sōlō]. – 1. agg. a. Di persona, che è senza compagnia di alcuno, che non ha nessun altro insieme o vicino: Solo e pensoso i più deserti campi Vo mesurando a passi tardi e lenti (Petrarca);...
passione
passióne s. f. [dal lat. tardo passio -onis, der. di passus, part. pass. di pati «patire, soffrire»]. – In senso generico, e in rapporto al sign. fondamentale del verbo lat. pati (v. patire1), il termine passione si contrappone direttamente...