CESI, Beniamino
Raoul Meloncelli
Nacque a Napoli il 6 nov. 1845 da Napoleone e da Vincenza Simonetti. Avviato dal padre allo studio della musica ancora fanciullo, rivelò prestissimo, una singolare predisposizione [...] rigore stilistico cui erano improntati i suoi programmi.
Fu infatti tra i primi a diffondere le composizioni clavicembalistiche di J. S. Bach, le sonate di Domenico Scarlatti e la produzione, di Jean Philippe Rameau, di cui fu interprete brillante ed ...
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Disney, Walt (propr. Walter Elias)
Gianni Rondolino
Regista statunitense del cinema d'animazione, cartoonist e produttore, nato a Chicago il 5 dicembre 1901 e morto a Burbank (California) il 15 dicembre [...] sempre convincenti, a cominciare da Fantasia (1940), composto da otto episodi che illustrano altrettanti brani musicali famosi (di J.S. Bach, P.I. Čajkovskij, M.P. Musorgskij, P. Dukas, I.F. Stravinskij, L. van Beethoven, A. Ponchielli, F. Schubert ...
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Straub, Jean-Marie
Serafino Murri
Regista, sceneggiatore, produttore e montatore cinematografico francese, nato a Metz l'8 gennaio 1933. Ha scritto, diretto e prodotto la quasi totalità dei suoi film [...] puristico degli strumenti espressivi (suono, immagine, musica, recitazione): Chronik der Anna Magdalena Bach (1967; Cronaca di Anna Magdalena Bach), ispirato alla musica di J.S. Bach, Dalla nube alla resistenza (1978), da La luna e i falò e Dialoghi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Espressività, sentimento e magistero contrappuntistico, effetti drammatici e improvvisi [...] quasi 30 anni, prima di sostituire Telemann come direttore musicale ad Amburgo, con un incarico simile a quello che J.S. Bach aveva rivestito a Lipsia, Carl Philipp Emanuel è cembalista e insegnante del sovrano alla corte berlinese di Federico II il ...
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CASTRUCCI, Pietro
Maria Caraci
Nacque a Roma nel 1679. Ricevuta una buona educazione musicale, si perfezionò nel violino con A. Corelli, col quale pare abbia cominciato a studiare non più giovanissimo; [...] quali Händel, Locatelli, Vivaldi, Bononcini, Telemann, Nardini, Tartini, Giardini, Pugnani, Bonporti, Hasse e persino J. S. Bach. Esistono diverse raccolte comprendenti esclusivamente lavori suoi e di Geminiani.
Di lui ricordiamo: Concerti grossi con ...
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MAINARDI, Enrico
Ennio Speranza
Nato a Milano il 19 maggio 1897 da Ferdinando e Luigia Gnocchi, fu avviato dal padre allo studio del violoncello a soli quattro anni. A otto anni diede il suo primo concerto [...] di Heidelberg. Qui il giovane M. si cimentò brillantemente in tre suites per violoncello solo di J.S. Bach e, soprattutto, eseguì in prima assoluta la sonata op. 116 in la minore per violoncello e pianoforte di M. Reger, accompagnato dal compositore ...
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McLaren, Norman
Alfio Bastiancich
Regista scozzese, naturalizzato canadese, del cinema di animazione, nato a Stirling l'11 aprile 1914 e morto a Montréal il 26 gennaio 1987. Artista-artigiano per eccellenza, [...] cinema, realizzato in slow-motion animation), Spheres (1969, diretto con Jodoin; opera rigorosa e surreale su musica di J.-S. Bach), Synchromy (1971).
Celebri furono i suoi viaggi d'insegnamento sul cinema per conto delle Nazioni Unite in Cina (1949 ...
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CIANI, Dino
Paolo Isotta
Nacque a Fiume il 16 giugno 1941 da Mario e Basiliola Senegagliesi. Trasferitosi ben presto a Genova, principiò gli studi musicali sotto la guida di Martha Del Vecchio. Nel [...] intelligenza; quella, così libera e ariosa, di brani di J. S. Bach; e quella dei Préludes di Debussy, un distillato di poesia dell'esistenza artistica e umana in cui le esperienze s'accumulano con assoluta libertà e vengono accolte in modo ...
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GRUNDGENS, Gustaf
Melania G. Mazzucco
Gründgens, Gustaf (propr. Gustav)
Attore e regista teatrale e cinematografico tedesco, nato a Düsseldorf il 22 dicembre 1899 e morto a Manila il 7 ottobre 1963. [...] 1928 Die Verbrecher di F. Bruckner e nel 1930 Viktoria di W.S. Maugham, per la regia di M. Rheinardt. Intanto nel 1921 la storia di un figlio d'arte (il primogenito di J.S. Bach), interpretato peraltro dallo stesso G., oppresso dalla fama del padre. ...
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Musicista (Ferrara 1583 - Roma 1643). Allievo di Luzzasco Luzzaschi. Nel 1604 è a Roma, cantore e organista dell'Accademia di S. Cecilia. Nel 1607 segue il prelato, poi cardinale, Guido Bentivoglio, suo [...] viene creando una realtà puramente strumentale, con proprî stilemi. Alla fama goduta ai primi del sec. 18º (lo stesso J. S. Bach si applica a copiare e assimilare quelle meraviglie organistiche) seguì un lungo oblio. Studî recenti hanno rivalutato l ...
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solo
sólo agg. e avv. [lat. sōlus, e come avv. sōlum e poi sōlō]. – 1. agg. a. Di persona, che è senza compagnia di alcuno, che non ha nessun altro insieme o vicino: Solo e pensoso i più deserti campi Vo mesurando a passi tardi e lenti (Petrarca);...
passione
passióne s. f. [dal lat. tardo passio -onis, der. di passus, part. pass. di pati «patire, soffrire»]. – In senso generico, e in rapporto al sign. fondamentale del verbo lat. pati (v. patire1), il termine passione si contrappone direttamente...