DE VITI DE MARCO, Antonio
Antonio Cardini
Nacque a Lecce il 30 sett. 1858.
Il padre, Raffaele De Viti, era stato adottato da un De Marco, per cui aveva assunto il titolo di marchese e il cognome De [...] fa respingere la teoria dell'esenzione tributaria del risparmio - sostenuta in Italia principalmente dall'Einaudi, sulla scorta di J. S. Mill - in quanto la depurazione è già avvenuta eliminando dal computo i beni intermedi e identificando il reddito ...
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Sistema politico
David Easton
Introduzione
L'espressione 'sistema politico' designa l'oggetto di studio dei politologi, quello che si può definire il dominio della scienza politica. Nella sua accezione [...] 'analisi della società (v. Manicas, 1987). J. S. Mill seguì l'esempio di Comte applicando il termine 1971).
Buckley, W., Sociology and modern systems theory, Englewood Cliffs, N.J., 1967 (tr. it.: Sociologia e teoria dei sistemi, Torino 1976).
Cannon ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il ritorno a Kant nasce sia in reazione alle difficoltà, da parte del pensiero hegeliano, [...] logiche, che si muovono verso un realismo in netto contrasto con la tradizione empiristica e lo psicologismo di J.S. Mill. L’associazionismo di dati individuali è per Bradley impossibile, a causa proprio della loro mutevole contingenza; non resta ...
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Immaginazione
Alberto Oliverio
Bruno Callieri
Definita genericamente, l'immaginazione è la facoltà di formare immagini mentali, di trasformarle, di svilupparle e anche di deformarle. Nel linguaggio [...] della mente; questo concetto affondava le sue radici nella filosofia empirista inglese, in particolare nel pensiero di J.S. Mill, il quale riteneva che esistesse una sorta di 'chimica mentale', costituita dalle associazioni tra diversi 'elementi', le ...
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Conoscenza
Carlo Sini
Il termine indica l'atto del conoscere e, in particolare, il possesso o la presenza nella mente di un sapere già acquisito; è dal latino tardo cognoscentia, derivato di cognoscere, [...] innatismo Locke, D. Hume e poi la corrente dell'utilitarismo e dell'associazionismo dell'Ottocento inglese (J. Bentham, J. e J.S. Mill, A. Bain) ricondussero l'intera conoscenza ai fenomeni fisiologici del corpo (pensati in analogia alla combinazione ...
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BOCCARDO, Gerolamo
Anna Benvenuto Vialetto
Nacque a Genova il 16 marzo 1829 da Bartolomeo, avvocato e direttore del demanio, e da Paola Duppelin Meneyrat, figlia di un generale napoleonico; ultimati [...] formazione scientifica del B. la teoria economica sembrava aver raggiunto la sua sistematica con i Principii di J. S. Mill: al più, escludendo punti di minore importanza, restavano soltanto compiti di elaborazione e applicativi. Sotto questo riguardo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nei primi decenni dell’Ottocento si afferma in Inghilterra il gruppo dei filosofi radicali, [...] lecite in quanto tendono a promuovere la felicità e illecite se tendono a generare il suo opposto”. (J.S. Mill, L’utilitarismo, ed. 1988, 17)
Trasposte sul piano collettivo queste definizioni conducono all’utilitarismo filosofico come prospettiva ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La complessità del fenomeno femminismo, sul quale da oltre due secoli si interroga il [...] società e mantenuto e protetto dall’autorità pubblica subentrata ai conflitti senza ordine e senza freno della forza fisica.
J.S. Mill, Pagine scelte, Milano, Facchi, 1923
Nata con la Rivoluzione francese, con quella Déclaration des droit de la femme ...
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teoria
Dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός, termine che nell’antica Grecia indicava una persona inviata, di solito come parte di una delegazione (detta ϑεωρία), a consultare un oracolo o ad assistere a una [...] in ogni approccio sperimentale al mondo dei fenomeni. J.F.W. Herschel insisté sulla funzione delle ipotesi e che senz’altro «una t. vera è un fatto»; mentre J.S. Mill obiettò che il valore esplicativo delle t., come prevedono le regole del metodo ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso, del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori. In filosofia il termine c. assume un significato [...] senso comune si sviluppò in quella forma di intuizionismo contro cui si mosse costantemente J.S. Mill nella sua rielaborazione logico-epistemologica dell’empirismo. Mill negò che la c. potesse essere fonte autonoma di conoscenze, sia in materia di ...
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colóre s. m. [lat. color -ōris]. – 1. a. Termine indicante, in fisica, sia la sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa qualità e composizione (c. soggettivo), sia la luce stessa, monocromatica o policromatica (rispettivam....
residuo
resìduo agg. e s. m. [dal lat. residuus, der. di residere «rimanere indietro», comp. di re- e sedere, propr. «stare seduti»]. – 1. agg. Che rimane, che avanza: somma, quantità r.; debiti, crediti r.; alterazioni patologiche residue....