Indirizzo filosofico che pone nell’esperienza la fonte della conoscenza. Si oppone a ‘innatismo’ e a ‘razionalismo’, che fanno derivare la conoscenza per deduzione da principi razionali evidenti a priori, [...] . Locke, D. Hume. Ha conosciuto notevoli sviluppi nell’età del positivismo, soprattutto in logica e psicologia, a opera di J.S. Mill, H. Spencer, F. Brentano ed E. Mach, ed è stato consapevolmente e, insieme, criticamente riaffermato da W. James e da ...
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Filosofo (Skipton, Yorkshire, 1838 - Cambridge 1900); lettore (dal 1859), quindi prof. (dal 1883) di filosofia al Trinity College di Cambridge; primo presidente della Society for psychical research, da [...] influenza, non solo in ambito inglese. L'etica è concepita da S. come studio di una normatività, di un dover essere che non , rimanendo, con notevoli perfezionamenti, nella tradizione di J. S. Mill (Principles of political economy, 1883, 3a ed. ...
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Filosofo inglese (Clapham, Londra, 1846 - Oxford 1924). Influenzato da T. H. Green, lettore e ammiratore di Hegel, con Bosanquet e McTaggart tra i maggiori esponenti del neo-idealismo inglese, propose [...] (1883) la critica di B. era invece rivolta alla logica formale di derivazione aristotelica e alla logica induttiva di J. S. Mill, nel tentativo di delineare un'interpretazione del processo conoscitivo per la quale l'elemento primario non era il dato ...
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Nel linguaggio filosofico, termine introdotto dagli Stoici per indicare, in contrapposizione alla ‘definizione’, un discorso riferito all’individualità della cosa di cui coglierebbe i caratteri accidentali. [...] al loro rapporto con un altro tipo di termini singolari, i nomi. Per una corrente che si può far risalire a J.S. Mill, secondo cui i nomi non hanno connotazione e solo le d. determinano il loro referente qualitativamente, ossia mediante le proprietà ...
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Filosofo e naturalista (Lancaster 1794 - Cambridge, Inghilterra, 1866). Dapprima prof. di mineralogia a Cambridge (1828) poi di filosofia morale nella stessa università (1839). Scrisse molto, soprattutto [...] controllo dei risultati scientifici, piuttosto che la preoccupazione per l'articolazione formale del processo inferenziale (induttivo) mediante il quale i risultati vengono conseguiti, posizione in netto contrasto con l'induttivismo di J. S. Mill. ...
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LOGICA INDUTTIVA
Domenico Costantini
Fra le interpretazioni che nel passato furono date della l. i. la più nota si deve a J.S. Mill, secondo cui questa è la l. della scoperta scientifica. Se, come si [...] ).
A partire dai primi suggerimenti di G. Mendel, J.C. Maxwell e L. Boltzmann, le leggi statistiche rapporto può essere riferito a cento, sarà allora una percentuale; oppure a mille o, come si è soliti fare, potrà essere una probabilità, cioè un ...
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Libertà e determinismo
Mario De Caro
Le discussioni filosofiche sulla libertà si dividono in due principali ambiti tematici, caratterizzati da costellazioni di problemi filosofici ben distinte, sebbene [...] il determinismo - una tesi, questa, risalente a J. Locke, Hume e J.S. Mill e difesa, tra gli altri, da D.C. 'Connor, Persons and causes: the metaphysics of free will, Oxford 2000.
S. Smilansky, Free will and illusion, Oxford 2000.
D. Pereboom, Living ...
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Mentre vi è un generale consenso sulla valutazione morale di specifici comportamenti verso gli esseri umani, almeno nelle questioni essenziali (uccidere o provocare un danno fisico oppure esercitare una [...] per la prima ipotesi, mentre quelli che, come J.S. Mill, lo interpretano in senso intellettuale e spirituale, tendono del produttore in molte teorie, come nella teoria del lavoro di J. Locke o nel principio cristiano secondo cui Dio ha il diritto ...
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Conoscenza
Carlo Sini
Il termine indica l'atto del conoscere e, in particolare, il possesso o la presenza nella mente di un sapere già acquisito; è dal latino tardo cognoscentia, derivato di cognoscere, [...] innatismo Locke, D. Hume e poi la corrente dell'utilitarismo e dell'associazionismo dell'Ottocento inglese (J. Bentham, J. e J.S. Mill, A. Bain) ricondussero l'intera conoscenza ai fenomeni fisiologici del corpo (pensati in analogia alla combinazione ...
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Indirizzo filosofico del 19° sec., il cui iniziatore è il francese A. Comte e i cui maggiori rappresentanti sono in Inghilterra J. S. Mill e H. Spencer, e in Italia R. Ardigò. Più in generale, il termine [...] e che non lascia alcun posto al trascendente.
I maggiori esponenti
Con J.S. Mill il p. assume una configurazione diversa da quella conferitogli da Comte. In realtà Mill si collega alla tradizione empiristica inglese e in sostanza ha in comune con ...
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colóre s. m. [lat. color -ōris]. – 1. a. Termine indicante, in fisica, sia la sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa qualità e composizione (c. soggettivo), sia la luce stessa, monocromatica o policromatica (rispettivam....
residuo
resìduo agg. e s. m. [dal lat. residuus, der. di residere «rimanere indietro», comp. di re- e sedere, propr. «stare seduti»]. – 1. agg. Che rimane, che avanza: somma, quantità r.; debiti, crediti r.; alterazioni patologiche residue....