Far West
Ermanno Detti
Alla conquista della nuova frontiera
Molti immigrati nell'America Settentrionale non avevano avuto fortuna. Così quando, fin dalla fine del Settecento, nelle città dell'Est americano [...] questo avrebbe comportato la fine dei Pellirosse.
La conquista del West e la formazione del cittadino americano
Lo storico Frederick Jackson Turner scrisse nel 1893 un saggio sull'importanza della conquista del Far West. Egli sostenne che i pionieri ...
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Giornalista (Claverack, New York, 1802 - New York 1884). Dal 1827 al 1861 fu direttore del Morning Courier di New York, che divenne uno dei maggiori portavoce dell'opposizione whig al presidente Jackson. [...] Dal 1861 al 1869 ministro degli USA in Brasile, nel 1865 riuscì a negoziare un trattato segreto con Napoleone III con cui questi s'impegnò a ritirare dal Messico le sue truppe ...
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Uomo politico statunitense (Kinderhook, New York, 1782 - ivi 1862). Senatore federale dal 1821, contribuì alla crescita del partito democratico; rieletto senatore (1827), si dimise per diventare governatore [...] dello stato di New York; in questa carica appoggiò la candidatura di A. Jackson alla presidenza. Segretario di stato (1829-31), vicepresidente con Jackson (1832), nel 1836 fu eletto presidente, come capo del partito democratico. Per fronteggiare la ...
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Storico (Columbus, Ohio, 1917 - New York 2007), figlio del precedente, prof. di storia all'univ. Harvard (1946-61). Consigliere del presidente J. F. Kennedy (1961-63), tornò poi all'insegnamento nell'univ. [...] di New York. Scrisse tra l'altro: The age of Jackson (1945, premio Pulitzer per la storia); The general and the president (1951, con R. H. Rovere); The age of Roosevelt (3 voll., 1957-60); A thousand days: J. F. Kennedy in the White House (1965, ...
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Pioniere americano (Limestown, Tennessee, 1786 - Alamo, Texas, 1836), cacciatore, avventuriero, giudice di pace, due volte rappresentante all'assemblea legislativa del Tennessee (1821-23). Membro del Congresso [...] -31; 1833-35), famoso per l'oratoria umoristica e piena di calore e per la rozzezza dei modi, si oppose a Jackson divenendo strumento dei whig; ma, sconfitto alle elezioni del 1835, scoraggiato e disgustato abbandonò il Tennessee e si unì ai ribelli ...
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Uomo politico statunitense (Greenway, Virginia, 1790 - Richmond, Virginia, 1862). Avvocato, seguace delle idee di Th. Jefferson, sedette alla Camera dei rappresentanti della Virginia (1811-16 e 1823-25), [...] democratico, ma poco incline ad accettare la disciplina di partito, votò spesso contro i provvedimenti del presidente A. Jackson. Passato all'opposizione, nel 1840 fu eletto alla vicepresidenza degli USA, assumendo fino al 1845 la massima carica ...
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Alabama
Stato sudorientale degli Stati Uniti d’America. Nel periodo coloniale fu esplorato e conteso da spagnoli, inglesi e francesi finché la pace di Parigi (1763) lo assegnò in gran parte al Regno [...] agli Stati Uniti, ne divenne il ventiduesimo Stato nel 1819. Liberato dagli indiani grazie alle campagne di A. Jackson, fu sostanzialmente una regione di frontiera, dove, però, le piantagioni di cotone si svilupparono rapidamente. Nel 1861 ruppe ...
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Statista e uomo politico statunitense (Abbeville, South Carolina, 1782 - Washington 1850), fu uno dei maggiori esponenti della dottrina della supremazia degli stati nei confronti del governo federale. [...] ) e vice presidente dal 1825 al 1832, allorché si dimise in opposizione alla politica di alte tariffe di Jackson che colpiva gli interessi agricoli del Sud. Divenne allora antiprotezionista e assertore della assoluta sovranità degli stati gettando le ...
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Calhoun, John Caldwell
Politico statunitense (Abbeville, South Carolina, 1782-Washington 1850). Fu uno dei maggiori esponenti della dottrina della supremazia degli Stati nei confronti del governo federale. [...] -25) e vicepresidente dal 1825 al 1832, allorché si dimise in opposizione alla politica di alte tariffe di Jackson che colpiva gli interessi agricoli del Sud. Divenne allora antiprotezionista e assertore della assoluta sovranità degli Stati, gettando ...
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Giurista e uomo politico statunitense (Clermont, New York, 1764 - Montgomery, New York, 1836), accanito partigiano di Th. Jefferson e avversario dei federalisti; eletto sindaco di New York (1801), diede [...] codice penale di ispirazione progressista che non fu mai adottato, ma fu oggetto di studio anche in Europa. Segretario di stato per gli Affari esteri (1831-33) sotto la presidenza di A. Jackson, fu poi ministro plenipotenziario in Francia (1833-35). ...
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jacksoniano
s. m. e agg. Ammiratore delle opere cinematografiche del regista neozelandese Peter Jackson; che apprezza l’opera di Peter Jackson. ◆ c'è anche chi concorda sul giudizio critico, dimostrando di non essere un «integralista tolkieniano...
jacksonismo
s. m. Lo stile e le tematiche portate sullo schermo dal regista neozelandese Peter Jackson e il dibattito che hanno suscitato. ◆ Gioisca il cassiere. Ma io sono un critico. So che il successo ha metastatizzato il tolkienismo in...