Pittore (Firenze 1515 circa - Roma 1598). Allievo di Andrea del Sarto, influenzato dal Pontormo, dal Rosso e da Michelangelo, si trasferì presto a Roma, dove ebbe contatti con Francesco Salviati e con [...] Attivo a più riprese nell'Oratorio di S. Giovanni Decollato con gli affreschi: Annuncio a Zaccaria (1536 circa), Predica del Battista (1538) e Battesimo di Cristo (1541); eseguì anche la pala della Deposizione (1551, Galleria nazionale d'arte antica ...
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Michelangelo e la pittura un itinerario biografico
Barbara Agosti
Quando compì i suoi primi esperimenti nell’ambito della pittura, al giovane Michelangelo Buonarroti (1475-1564) era già ben chiara la [...] Vaga, Daniele da Volterra, Francesco Salviati, Giorgio Vasari, Battista Franco, Roviale Spagnolo, Marcello Venusti, Prospero Fontana, JacopinodelConte) furono quelli che, ciascuno a suo modo, più faticarono per riuscire a recepirne le sfide e le ...
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CORDINI, Giovanni Battista (Battista da Sangallo detto il Gobbo)
Pier Nicola Pagliara
Nacque a Firenze nel 1496 da Bartolomeo di Antonio di Meo, bottaio, e da Smeralda Giamberti, sorella dei celebri [...] di S. Giovanni Decollato e come ufficiale di questa compagnia fu, a detta del Vasari (VII, p. 16), uno dei committenti dei dipinti realizzati da JacopinodelConte nella sede della Confraternita tra il 1536 ed il '37 e dell'affresco della ...
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CESURA, Pompeo
Giuseppe Scavizzi
Nacque probabilmente all'Aquila (donde il soprannome di Pompeo dall'Aquila, o Pompeo Aquilano) da una "onorata famiglia" che diede anche alcuni scrittori durante i secoli [...] Vaga.
Secondo lo Zeri, il suo stile consisterebbe in un "inteligente accordo tra Daniele da Volterra, il primo JacopinodelConte e la maniera emiliana". Secondo il Bologna, su una formazione perinesca si inserirebbe l'influsso di Francesco Salviati ...
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manierismo
Caterina Volpi
Lo stile raffinato e stravagante che segnò la fine del Rinascimento
L’armonia dell’arte rinascimentale, con la regolarità geometrica delle forme, i colori limpidi e chiari, [...] molto legati a Michelangelo, quali Giorgio Vasari, JacopinodelConte e Francesco Salviati. L’incontro di queste nella Sala dei cento giorni in Palazzo della Cancelleria (1546), Perin del Vaga decora la Sala Paolina in Castel Sant’Angelo (1545-47); ...
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Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] - così chiamati per estensione, in tempi moderni, del nomignolo delconte d'Angiò Goffredo il Bello (1113-1151), che svevo e a chiari accenti bolognesi nel genere di Jacopino da Reggio. Senza dimenticare il carattere pronunciatamente catalaneggiante ...
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GIUSTIZIA
P. Réfice
Nel Medioevo la g. era, in senso generale, la manifestazione dell'aequitas divina, la personificazione dell'ordine del creato e del suo mantenimento. Come tale veniva classificata [...] di origine padana, quali il celebre Decretum Gratiani firmato da Jacopino da Reggio, del 1310 ca. (Roma, BAV, Vat. lat. 1375, c. 1r), miniato in collaborazione con altri artisti (Conti, 1981), e, per tutto il secolo, è riproposto a rappresentare ...
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VITALE da Bologna
D. Benati
(o di Aymo degli Equi)
Pittore bolognese, di cui si hanno notizie dal 1330 al 1359.
Il 7 marzo 1330 è attestato che V. riscosse il saldo per i lavori condotti nella cappella [...] del Maestro del 1333, dello pseudo-Dalmasio e degli artisti accumulati sotto il nome di pseudo-Jacopino , IV, Ferrara 1987, pp. 409-440: 417-419, 423; S. Skerl DelConte, Epigono di Vitale in Friuli: gli affreschi di S. Giorgio in Vado a Rualis ...
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PITTURA dal 1260 al 1400
A. Châtelet
In tutto il mondo occidentale, nel periodo compreso tra il 1260 e il 1400 la p. ebbe un grande sviluppo, subendo al tempo stesso una profonda trasformazione; questo [...] intorno al 1330 due pittori anonimi, il Maestro del 1333 e lo pseudo-Jacopino di Francesco, si distinguono per una ricerca di trarre origine dai medaglioni in stucco che ornavano la stanza delconte di Artois nel castello di Hesdin : la p., forse ...
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BRESCIA
G. Panazza
(lat. Brixia; Brisia, Bressa nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di prov. e diocesi vescovile, situata tra i fiumi Oglio e Chiese allo sbocco della val Trompia.Di [...] i Carolingi (774) B. passa sotto il governo dei conti: il primo documentato è il conte Suppone (817-822), la cui famiglia avrebbe retto la della cripta del Duomo Vecchio, eseguiti al tempo del vescovo bolognese Lambertini (1343 ca.). A Jacopino di ...
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