Origine. - Sull'origine delle carte da giuoco e sulla loro introduzione in Europa si è discusso e si discuterà ancora a lungo. Che la Cina sia stata la loro patria sin dal 1120 (tesi del Remusat) è affermazione [...] le predicazioni ecclesiastiche contro le carte fu celebre quella di San Bernardino da Siena, che il 5 maggio 1423, dalla scalinata della chiesa di S. Petronio a Bologna, dichiarò le carte opus Diaboli e pronunziò un'allocuzione veemente contro tutti ...
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. Lo studio degli enti geometrici e delle leggi che regolano i fenomeni naturali si traducono analiticamente nello studio di determinate funzioni (v. funzione). L'esaminare il modo di comportarsi di tali [...] già stati posti nel sec. XVII da Pietro Mengoli (1625-1686) e daJacopo Gregory (1638-1675), definì (in forma la proposizione fu data da B. Cavalieri in Geometria indivisibilibus continuorum nova quadam ratione promota (Bologna 1635). Il teorema può ...
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La città più importante dell'Abruzzo, capoluogo della provincia omonima (già detta Abruzzo Ulteriore II, v. oltre), a 42° 21′ lat. N. e 0° 56′ long. E. (M. Mario). Sorge all'incirca al centro della grande [...] reca la fontana della Rivera, costruita da Tancredi da Pentima, e giunta a noi poco tuttavia, la città venne a patti con Jacopo Caldora che l'aveva assediata per ordine Aquila uno Studio generale come quelli di Bologna, Siena e Perugia, il quale ebbe ...
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Città della Lombardia, capoluogo di provincia. Deve l'origine alla posizione geografica, sorgendo essa sulla riva sinistra del Po, a 47 m. s. m., in località adatta al passaggio di questo fiume; ha perciò [...] sculture anche più antiche: ma il gran rosone fu eseguito daJacopo Porrata nel 1274; e poco più tardi fu costruito il bel due colonne. Un esemplare si trova nella bibl. universitaria di Bologna e un altro nella bibl. capitolare di Lucca; è rarissimo ...
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Nacque in Siracusa, probabilmente intorno al 287 a. C. Era, come dice egli stesso, figlio di un astronomo, Fidia. Polibio e Plutarco riferiscono che egli era parente di Gerone, re di Siracusa. Un suo scritto, [...] da Pelusio (270-200 a. C.), e con Erastotene da Cirene (276-194 a. C.); su questi astronomi e sulle loro opere si veda G. Schiaparelli, Scritti sulla Storia dell'astronomia antica, Bologna codice A in Roma; nel 1460 Jacopo Cremonese lo copiò in Roma e ...
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. Il vocabolo ebraico 'ādhām è originariamente nome comune che designa in genere la razza umana, o in particolare un suo individuo (latino homo); eccezionalmente, l'uomo in contrapposto alla donna (latino [...] imposto agli angeli di prostrarsi ad Adamo, cosa ch'essi fecero eccetto Iblīs, punito quindi da Dio (II, 32; VII, 10-17; XVII, 63-67; XVIII, 48; i riquadri scultorî di Jacopo della Quercia sulle porte del S. Petronio di Bologna; i riquadri pittorici ...
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La d. nasce nel 19° secolo con ritardo rispetto alla linguistica tout court, e non soltanto perché ne forma un sottoinsieme ancillare, dedito all'indagine sulle varietà (di frequente segnate da inferiorità [...] le lingue germaniche del Dott. Jacopo Grimm), del quale condivideva a De Mauro e altri). I Saggi ladini pubblicati da Ascoli nell'Archivio glottologico (1873) offrono già , Le origini delle lingue neolatine, Bologna 19726, p. 19). Tale immagine ...
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La storia di questa famiglia si confonde molte volte e s'immedesima con la storia di Genova e può, come questa, dividersi in alcuni principali periodi. Sino al sec. XIV i D. primeggiano con le altre grandi [...] morì a Genova nel 1558), elevato alla porpora da Clemente VIII nel 1604, quattro anni dopo vescovo di Francoforte (1742) e legato a Bologna e, appartenente al ramo romano dei D XIII (C. Imperiale di S. Angelo, Jacopo d'Oria e i suoi Annali, Storia di ...
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È l'antica Fanum Fortunae (sporadica è la forma Flano), cosiddetta per il "tempio alla Fortuna" ivi esistente. È città del litorale marchigiano, in provincia di Pesaro-Urbino, sede vescovile. È posta a [...] 207 a. C. e per la basilica di Vitruvio, da lui stesso descritta (V,1,6; per i resti, Manzoni, Annali tipografici dei Soncino, III, Bologna 1883; A. Ricci, Memorie..., Fano , Macerata 1905; G. Castellani, Jacopo del Cassero e il codice dantesco ...
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Nato a Firenze nel 1510, egli iniziò col 1532 il periodo del principato nella città che più a lungo aveva mantenuto la forma repubblicana. Dovette la sua fortuna all'ambizione dello zio, il papa Clemente [...]
Quando, con gli accordi di Barcellona (1529) e di Bologna (1530), Clemente VII si riaccostò all'imperatore Carlo V e si presentavano a lui da un lato A. e il Guicciardini, e dall'altro i fuorusciti, a nome dei quali lo storico Jacopo Nardi fece una ...
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studentato s. m. Alloggio in cui abitano gli studenti fuori sede, in genere durante il periodo universitario. ◆ Da Prati a Centocelle, e poi Eur, Primavalle, San Giovanni, Garbatella. Sempre a Roma occupate anche tutte le sedi della facoltà...
europolitico
s. m. Uomo politico degli Stati membri dell’Unione europea che svolge la sua attività in sede comunitaria. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto diffuso...