La finanza pubblica
Luciano Penzolo
La capitale finanziaria
Nel 1587 Leonardo Donà - che in seguito avrebbe assunto la dignità dogale - stendendo alcuni appunti sulle entrate pubbliche di Venezia [...] procurarsi legname dai boschi dello Stato, canapa da Montagnana e daBologna (17), ma che rimaneva altresì a , p. 208.
81. Parere dei Clarissimi Antonio Bragadin e Jacopo Foscarini procuratori di San Marco e savi del consiglio intorno al trattato ...
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Il dominio del mare
Bernard Doumerc
Nel corso del Quattrocento il commercio marittimo della Serenissima giunse a comprendere - nel contesto che si è convenuto di definire, sulla scorta di Fernand [...] versarono forti somme per il noleggio delle galere: Jacopoda Mosto per esempio offrì 300 lire e 6 ducati 1990.
4. Ugo Tucci, Mercanti, navi, monete nel Cinquecento veneziano, Bologna 1981, pp. 61 ss.
5. Gino Luzzatto, Storia economica di Venezia ...
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Arte e società
Enrico Castelnuovo
Ilaria Bignamini
Introduzione
I rapporti tra arte e società mutano nel tempo e nello spazio; in particolare varia il significato del primo termine, quello di arte, [...] e dell'esportazione di opere d'arte, come Jacopoda Strada, fornitore delle collezioni imperiali, e lo stesso -London 1980 (tr. it.: La costruzione della Firenze rinascimentale, Bologna 1984).
Goldthwaite, R. A., The empire of things: consumer ...
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UMBRIA
P. Scarpellini
Regione dell'Italia centrale, tra Toscana, Marche e Lazio, compresa nell'alto e medio bacino del Tevere e limitata verso E dalla catena appenninica.
Storia e urbanistica
I confini [...] e, di qui, commisti con l'attività della bottega cosmatesca di Jacopo di Lorenzo (v.), fino a Civita Castellana (Noehles, 1961-1962 1325, 1329), in parte in una fase successiva da Matteo d'Ugolino daBologna (1352-1353); gli stalli lignei del coro, ...
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MARCHE
E. Simi Varanelli
Regione dell'Italia centrale, bagnata a E dal mare Adriatico e confinante a N con la Romagna, a O con la Toscana e l'Umbria, a S con il Lazio e l'Abruzzo. Esteso dallo spartiacque [...] dalle quali giunsero opere e artisti come Andrea daBologna (v.). Influenzato dalla pittura bolognese fu il santi e decorazioni floreali a sbalzo e nielli di Gherardo di Jacopo Cavazza, orafo bolognese residente a Camerino (Bittarelli, 1986). Il ...
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DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] momento si decide il suo futuro di letterato, sia perché questa fuga daBologna e dagli studi di legge significa per l'uomo un affrancamento dalle norme alle vecchie amicizie (Tiziano, Aretino, Jacopo Sansovino, Daniele Ricciarelli) delle nuove, ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] chiose ai Documenti d'amore, pone il C. accanto a Jacopoda Lentini, Guittone d'Arezzo, Cino, Dante e Cavalcanti. A 324 e passim; J.Larner, L'Italia nell'età di Dante, Petrarca e Boccaccio, Bologna 1982, pp. 24 e 31 n. 8; G. Arnaldi, D. C. cronista ...
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VERONA
G. Valenzano
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sita sulle rive dell'Adige, tra la pianura e il piede dei monti Lessini.La città, di origine romana, ha mantenuto l'impianto viario reticolato [...] secolo sono documentati Giacomo da Riva, Bartolomeo Badile, Martino da V., Jacopoda Verona. Nell'impossibilità de Verona. Versus de Mediolano civitate, a cura di G.B. Pighi, Bologna 1960, p. 5; V. Fainelli, Codice diplomatico veronese del periodo dei ...
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GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] è il profilo del pittore Bartolomeo (alias Merlino) daBologna, figlio di tal Luca de Blondis, al servizio l'evoluzione del Palazzo del Te, ibid., pp. 434-438; E. Verheyen, Jacopo Strada's Mantuan drawings of 1567-68, in The Art Bulletin, XLIX (1967), ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] Mundi di Onorio d’Autun o alla Historia Hierosolimitana di Jacopoda Vitry: cfr. Di Palma 1985) l’Oriente costituiva soprattutto straniere dello Zingarelli, Bologna, Zanichelli.
Zolli, Paolo (1991), Le parole straniere, Bologna, Zanichelli.
Bagna, ...
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studentato s. m. Alloggio in cui abitano gli studenti fuori sede, in genere durante il periodo universitario. ◆ Da Prati a Centocelle, e poi Eur, Primavalle, San Giovanni, Garbatella. Sempre a Roma occupate anche tutte le sedi della facoltà...
europolitico
s. m. Uomo politico degli Stati membri dell’Unione europea che svolge la sua attività in sede comunitaria. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto diffuso...