MADERNO, Carlo
Maria Cristina Loi
Figlio di Paolo e di Caterina Fontana, sorella dell'architetto Domenico Fontana, nacque intorno al 1556, data accettata quasi unanimemente dalla critica e già indicata [...] vedova di Jacopo Zanni, e nel 1621 con Elisabetta Malucci, vedova di Claudio Tebalducci: da questo terzo I (1926), pp. 32-38; A. Foratti, La chiesa di S. Pietro in Bologna dal secolo XV al XVII, in Atti e memorie della R. Deputazione di storia patria ...
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ERBARIO
L. Tongiorgi Tomasi
Deve intendersi con il termine e. un libro, in uso dall'Antichità classica fino agli ultimi decenni del sec. 15°, che raccoglie descrizioni delle piante e delle loro virtù [...] °, trascritto in volgare dal monaco padovano Jacopo Filippo per Francesco II Novello da Carrara, ultimo signore della città veneta, di storia dell'arte. C.I.H.A., Bologna 1979", III, a cura di H. Zerner, Bologna 1983, pp. 17-22; S. Ragazzini, Un ...
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VISCONTI
S.B. Tosatti
Dinastia di signori (1310-1447) e, dal 1395, duchi di Milano (v.), che soppiantarono i Torriani, già signori di questa città, inizialmente nel 1287 e definitivamente nel 1310.
Il [...] da Viterbo (Parigi, BN, lat. 4895), illustrata in parte da un bolognese, in parte da un grande maestro che, seppur legato a Bologna Bonino da Campione (documentato dal 1357, morto nel 1392-93). Madonna dolente, in Dalla Bibbia di Corradino a Jacopo ...
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CAVALLINI, Pietro
A. Tomei
(o Pietro de' Cerroni)
Artista attivo principalmente a Roma e a Napoli tra l'ultimo quarto del Duecento e il primo decennio del Trecento.Scarse e variamente interpretate, [...] cappella di S. Paolo). Per i primi Bologna (1969) ha avanzato un'attribuzione a di San Giorgio e il cardinale Jacopo Stefaneschi, Firenze 1981; G. in Roma nel Duecento. L'arte nella città dei papi da Innocenzo III a Bonifacio VIII, a cura di A.M ...
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TODI
(lat. Tuder)
Città dell'Umbria (prov. Perugia), sorta su un colle a dominio della valle del Tevere.Occupata in antico da popolazioni umbro-sabelliche, dopo l'89 a.C. entrò nell'orbita politica romana [...] di T., che si vuole fondata da s. Callisto fra il 524 e il , in anni recenti accostato alla figura di Jacopo di Mino del Pellicciaio (Dal Purgatorio di L'Umbria nella storia, nella letteratura, nell'arte, Bologna 1954, pp. 251-271; M.C. Faina, ...
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MASO di Banco
E. Neri Lusanna
Pittore e scultore fiorentino, attivo a Firenze nella prima metà del sec. 14°, M. si configura come la personalità più eminente e innovativa nella schiera dei maestri strettamente [...] in S. Domenico, ricordato da Vasari (Le Vite, II, 1967, p. 131) come di Jacopo Lanfrani, appare degna di Maso, CrArte, s. IV, 15, 1967-1968, pp. 49-64; F. Bologna, I pittori alla corte angioina di Napoli 1266-1414, Roma 1969a; id., Novità ...
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ZECCA
L. Travaini
Il termine z. in italiano indica specificamente il luogo di produzione della moneta e l'istituzione che ne governa l'attività e l'organizzazione. Per esteso tuttavia, specialmente [...] del 15°: la parte principale della z. è composta da un locale (m 2128) con un gran focolare , Nuova raccolta delle monete e zecche d'Italia, III, Bologna 1783, pp. 257-268; P.I. Affò, Della zecca 1975; D. Howard, Jacopo Sansovino. Architecture and ...
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Andrea di Cione (o Orcagna)
G. Kreytenberg
Pittore, scultore e architetto nato verosimilmente fra il 1315 e il 1320 e morto alla fine del 1368, attivo principalmente a Firenze e temporaneamente anche [...] essere stata non solo eseguita ma anche ideata daJacopo vale la sua stretta affinità stilistica con le .
M. Gualandi, Memorie originali italiane riguardanti le belle arti, VI, Bologna 1845, pp. 176, 189.
F. Bonaini, Memorie inedite intorno alla ...
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GUARANA, Giacomo (Iacopo)
Simone Guerriero
Nacque da genitori veneziani il 28 ott. 1720 a Verona, dove il padre Vincenzo era al servizio del vescovo Marco Gradenigo (Moschini, 1808). Come provano le [...] d'essere ascritto alle Accademie di Firenze e di Bologna".
L'insegnamento e l'assidua partecipazione alla vita accademica , Tiepolo, G.), in Notizie da Palazzo Albani, 1983, nn. 1-2, pp. 272 s.; E. Martini, Novità per Jacopo G., in Labyrinthos, XI ( ...
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Andrea Pisano (o da Pontedera o di Ugolino)
G. Kreytenberg
Orafo e scultore, capomastro dell'Opera del duomo a Firenze e Orvieto, nacque a Pontedera intorno al 1295 - il padre, ser Ugolino, era notaio [...] I rilievi di A. derivano piuttosto da quelli dell'orafo pistoiese Andrea di Jacopo d'Ognabene, presso il quale egli New York 1971.
A. Garzelli, Orvieto, Museo dell'Opera del Duomo, Bologna 1972.
A. Caleca, in Mostra del Restauro, cat., Pisa 1972, pp ...
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studentato s. m. Alloggio in cui abitano gli studenti fuori sede, in genere durante il periodo universitario. ◆ Da Prati a Centocelle, e poi Eur, Primavalle, San Giovanni, Garbatella. Sempre a Roma occupate anche tutte le sedi della facoltà...
europolitico
s. m. Uomo politico degli Stati membri dell’Unione europea che svolge la sua attività in sede comunitaria. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto diffuso...