JOUVET, Louis
Attore e regista francese, nato a Crozon (Finistère) il 24 dicembre 1891. Tra i più giovani allievi di Jacques Copeau nella rinnovatrice scuola del Vieux-Colombier, apprese dal maestro [...] , ma anche di nobili splendori scenici.
A differenza dei suoi più severi colleghi del cosiddetto "Cartel", Charles Dullin e Georges Pitoëff, annidati in teatri piuttosto nudi e squallidi, la sua sede parigina è stata di preferenza la fulgida Comédie ...
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Documentario
Adriano Aprà
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, [...] (1926) di Alberto Cavalcanti, La Zone (1927, cm) di Georges Lacombe, Études sur Paris (1928) di Sauvage, À propos de (1936) di un collettivo (che comprendeva tra gli altri, Jacques Bécker e Henri Cartier-Bresson) coordinato da Jean Renoir, che ...
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Teorie del cinema
Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] un libero montaggio di immagini. Uno scritto di Georges Méliès, Les vues cinématographiques, traccia un ritratto André Gardies, Dominique Chateau e François Jost); sul punto di vista (Jacques Aumont, ancora Jost, E. Branigan: v. sguardo); sull'atto ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] ben più raffinato e sottile, certi esiti del cinema francese (il grandissimo Jacques Tati di Jour de fête, 1949, Giorno di festa e di erano emersi nuovi registi, come Robert Bresson, Henri-Georges Clouzot, Claude Autant-Lara che in certi casi avevano ...
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Architettura
Alessandro Cappabianca
Il rapporto tra architettura e cinema
Spazialità del cinema e spazio dell'architettura
Il rapporto tra a. e cinema, ricco di implicazioni, scambi e sfumature, non [...] perché il muro sta per essere demolito. Da parte sua Georges Méliès già dal 1896, pur senza abbandonare del tutto le Thomas, London 1997 (in partic. F. Penz, Architecture in the films of Jacques Tati, pp. 62-69.
P. Kruth, The color of New York: ...
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Francia
Paolo Marocco
Cinematografia
In F. nacque ufficialmente il cinema: il 28 dicembre 1895 i fratelli Louis e Auguste Lumière organizzarono al Grand Café di Parigi il primo spettacolo pubblico e [...] Rouquier. In mancanza di un tessuto nuovo e aggregante, gli autori emergenti come Jacques Becker, Henri-Georges Clouzot e Robert Bresson, che avevano esordito durante il decennio precedente, mantennero ognuno caratteri e interessi individuali.
Nel ...
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Cannes, Festival di
Ettore Zocaro
Bruno Roberti
Il Festival international du film di Cannes, uno dei festival cinematografici più famosi nel mondo, è riuscito negli anni ad affermare il proprio prestigio [...] oro nel 1960, quando presidente della giuria era lo scrittore Georges Simenon. Sophia Loren si mise in luce spesso alla manifestazione oro film come Les parapluies de Cherbourg (1963) di Jacques Demy nel 1964, che richiamava gli stilemi del musical ...
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Colonna sonora
Ermanno Comuzio
Si può ragionevolmente parlare di c. s. (o traccia, o banda sonora: in inglese sound track o soundtrack, termini diventati d'uso internazionale; in francese band son, [...] capitale plurima. Ci sono cineasti (come il citato Bresson, Jacques Tati, Jean-Marie Straub, Danielle Huillet e Franco Piavoli in Francia René Cloërec, Michel Magne, Michel Legrand, Georges Delerue, Pierre Jansen; in Gran Bretagna Malcom Arnold, John ...
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Pittura
Antonio Costa
Il rapporto tra pittura e cinema
Il pittorico e il filmico
Das Cabinet des Dr. Caligari (1920; Dott. Calligari, noto anche come Il gabinetto del dottor Caligari) di Robert Wiene [...] Léger a Luigi Veronesi, da Andy Warhol a Mario Schifano, a Jacques Monory) e cineasti che dipingono (p. e grafica come attività e Le mystère Picasso (1956; Il mistero Picasso) di Henri-Georges Clouzot (che rimane il più celebre e il più suggestivo).
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Sala cinematografica
Gian Piero Brunetta
Comunque la si voglia considerare e qualsiasi forma e dimensione abbia avuto ‒ baraccone ambulante, nickelodeon, o palazzo da 6214 posti, come il Roxy di New [...] passioni e sostituirle con altre: è la fase della cinefilia. Georges Perec, nel suo romanzo Les choses (1974, p. 30), cui tutti si ritrovano".
Dans la salle obscure (1997) di Jacques Laurens in ordine di tempo è l'ultima testimonianza, e forse la ...
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