Nome d'arte del regista cinematografico francese Jacques Frédérix (Ixelles 1885 - Rives-de-Prangins 1948); ha diretto film d'intensa ispirazione poetica: L'Atlantide (1921); Crainquebille (1923); Visages [...] d'enfants (1925); L'image (1925); il sentimentale Gribiche (1926); Carmen (1926); Thérèse Raquin (1928) dal realismo sorvegliato e robusto; Les nouveaux messieurs (1928), che gli aprì le porte di Hollywood ...
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ROSAY, Françoise
Gian Luigi RONDI
Attrice cinematografica e teatrale, nata a Parigi il 19 aprile 1894. Terminati gli studî in quel conservatorio, svolse una notevole attività sulle scene liriche e di [...] prosa. Nel 1917 sposò il regista belga JacquesFeyder, insieme col quale scrisse Le cinéma, notre métier (1943). La sua attività cinematografica, che data dal 1925, fin dai tempi del muto, si svolse non soltanto in Francia, ma anche in America, in ...
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Pittura
Antonio Costa
Il rapporto tra pittura e cinema
Il pittorico e il filmico
Das Cabinet des Dr. Caligari (1920; Dott. Calligari, noto anche come Il gabinetto del dottor Caligari) di Robert Wiene [...] questa categoria di film, dopo l'avvento del sonoro, è La kermesse héroïque (1935; La kermesse eroica) di JacquesFeyder, sistematica rivisitazione della p. fiamminga in cui il fasto scenografico e l'effetto pittorico fanno passare in second'ordine ...
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Erotico, film
Bruno Roberti
Codificazione di una tipologia
Il f. e. rappresenta una tipologia cinematografica, codificatasi come vero e proprio genere tra gli anni Sessanta e Settanta, costantemente [...] Nel cinema francese l'erotismo percorse le immagini di film come Fièvre (1921) di Louis Delluc, L'Atlantide (1921; Atlantide) di JacquesFeyder, Nana (1926; Nanà) di Jean Renoir, Un chien andalou (1929) di Luis Buñuel, in cui l'amour fou, l'erotica ...
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Carné, Marcel
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore francese, nato a Parigi il 18 agosto 1909 e morto a Clamart (Hauts-de-Seine) il 31 ottobre 1996. Le peculiarità stilistiche del suo cinema sono nella [...] tra romanticismo e quotidianità. Fu grazie a una celebre attrice degli anni Trenta, Françoise Rosay, moglie del regista JacquesFeyder, che C., prima come assistente operatore di Georges Périnal e poi come assistente personale del regista, mosse i ...
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Belgio
La prima proiezione in B. del cinematografo Lumière avvenne a Bruxelles il 1° marzo 1896, ma nel Paese non si sviluppò subito una produzione nazionale, sebbene le premesse scientifiche del cinema [...] che si trasferirono in Francia sono da annoverare Charles Spaak e Albert Valentin. Il primo collaborò con Jean Renoir, Duvivier e JacquesFeyder; l'altro prestò la sua opera per Renoir e Jean Grémillon. L'esule belga più famoso fu comunque proprio il ...
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Korda, Sir Alexander
Eva Cerquetelli
Nome d'arte di Sándor László Kellner, regista e produttore cinematografico ungherese, naturalizzato britannico, nato a Turpásztó il 16 settembre 1893 e morto a Londra [...] di Rembrandt, sempre diretto dallo stesso K. e nel 1937 Knigth without armour, La contessa Alessandra, di JacquesFeyder), accanto ad altri celebrativi dell'impero coloniale britannico, avventurosi e coloratissimi (rilevante fu il contributo della ...
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Antoine, André
Edoardo Bruno
Regista e attore teatrale e regista cinematografico francese, nato a Limoges il 31 gennaio 1858 e morto a Le Pouliguen (Loire-Atlantique) il 19 ottobre 1943. Fondatore del [...] J. Vilar, il suo contributo al cinema non è stato minore e può dirsi a buon diritto all'origine del realismo di JacquesFeyder, Jean Renoir, Marcel Pagnol, Jean Grémillon. Ciò che ancora oggi colpisce nei suoi film è il modo diretto di raccontare, di ...
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Restauro e conservazione
Gianluca Farinelli
Davide Pozzi
La disciplina del restauro cinematografico è un territorio dai confini incerti, ancora privo di regole codificate, di metodologie condivise, [...] , Friedrich W. Murnau, Paul Leni, Joe May, Mario Camerini, Alessandro Blasetti, Louis Delluc, Germaine Dulac, JacquesFeyder, Julien Duvivier, Jean Epstein, Abel Gance, Mauritz Stiller, Victor Sjöstrom, Benjamin Christensen, Alfred Hitchcok, David W ...
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Muto e sonoro
Alberto Boschi
Il mito del muto
Nel 1975 François Truffaut intitolava Le grand secret la sezione di Les films de ma vie "consacrata a registi che hanno cominciato la loro carriera con [...] mezzi visivi" (trad. it. in Ejzenštejn 1986, p. 270). Due anni dopo un altro veterano del muto, il francese JacquesFeyder, si spingeva anche oltre, affermando che il film 'silenzioso' era un medium inadatto ad assolvere il compito di tipo narrativo ...
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