Cinema nel cinema
Pietro Piemontese
Il metacinema
Al cinema, gli avvenimenti sembrano raccontarsi autonomamente tanto assomigliano al modo in cui si vedono nella quotidianità. Il cinema intrattiene [...] In La lanterne magique (1903; La lanterna magica) di Georges Méliès due clown hanno grandi scatole che si rivelano proiettori improvvisati Claude Chabrol, Jean-Luc Godard, François Truffaut, Jacques Rivette, Eric Rohmer che, provenendo dalla critica ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] , Paris 1979, p. 29).
Come per i fratelli Lumière e Georges Méliès, la concentrazione delle funzioni fu la caratteristica di molti pionieri, non Chabrol, François Truffaut, Godard, Eric Rohmer e Jacques Rivette, di Agnès Varda, Alain Resnais e Louis ...
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Nouvelle vague
Michel Marie
*La voce enciclopedica Nouvelle vague è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Goffredo Fofi.
L'espressione Nouvelle vague, che [...] , Claude Barma con Le dindon, Ralph Baum con Nuits de Paris, Georges Combret e Claude Orval con Musique en tête, mentre tra il 1952 visione del mondo: Jean Renoir, Robert Bresson, Jacques Tati, Jacques Becker, Abel Gance e Max Ophuls, i cui ...
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Fantastico, cinema
Alessandro Cappabianca
Tra i generi cinematografici, il fantastico appare forse il meno facilmente definibile, presentando numerose tangenze con l'horror, l'avventura, la fantascienza, [...]
I confini del fantastico
Il cinema di Georges Méliès, padre dei trucchi cinematografici e principale trascurabile sul piano espressivo, specialmente per la serie di film diretti da Jacques Tourneur, figlio di Maurice, tra cui Cat people (1942; Il ...
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Film sull'arte
Paola Scremin
Cade sotto la definizione di f. sull'a. una varietà eterogenea di filmati dedicati alla cultura storico-figurativa: dal profilo biografico di un creatore di varia natura [...] ) e A. Modigliani (Montparnasse 19, 1958, Gli amori di Montparnasse, di Jacques Becker). Una summa spettacolare del film processuale è Le mystère Picasso (1956) di Henri-Georges Clouzot dove, per la prima volta, la figura carismatica dell'artista ...
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Filmologia
Giorgio De Vincenti
Orientamento degli studi cinematografici che anticipò per diversi aspetti la semiologia del cinema degli anni Sessanta e Settanta ed ebbe origine con la fondazione nel [...] Souriau, Henri Agel, Jean Germain, Henri Lemaître, Jean-Jacques Rinieri ‒ su specifici argomenti, come per es. l' i contributi di carattere sociologico vanno ricordati soprattutto quelli di Georges Friedmann ed E. Morin, che pubblicarono sul nr. 10 ...
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Trasposizione
Antonio Costa
Fin dalle sue origini il cinema ha fatto ampio ricorso al repertorio di testi letterari (romanzi, drammi, commedie, fiabe), prima di tutto per trarne ispirazione, ma anche [...] dans la Lune (1902; Il viaggio nella Luna) di Georges Méliès, che derivava almeno in parte da due romanzi di J a Der Name der Rose (1986; Il nome della rosa) di Jean-Jacques Annaud, due film che sono riusciti a deludere i cultori delle rispettive ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] Cassavetes, Claude Chabrol, Marco Bellocchio, Marguerite Duras, Jacques Rivette, Pier Paolo Pasolini, Philippe Garrel, Jean e di quella rosselliniana alla storia della settima arte.Già Jean-Georges Auriol, recensendo nel 1931 su "La révue du cinéma" ...
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Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] chiamato in Italia Ridolini), o pagliacci straccioni; Georges Méliès faceva invece appello alla fantasia con i . fiamminghi di La kermesse héroïque (1935; La kermesse eroica) di Jacques Feyder e per quelli tra il fantasioso e il popolaresco di Le ...
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Cahiers du cinéma
Giorgio De Vincenti
Rivista francese con periodicità mensile, nata nel 1951 (il primo numero ad aprile), sulle orme della seconda serie di "La revue du cinéma" (1946-1949) diretta [...] dal critico Jean-Georges Auriol, prematuramente scomparso nel 1950. La nuova rivista venne fondata da tre collaboratori della "Revue", André Bazin, Jacques Doniol-Valcroze e Jean-Marie Lo Duca, e divenne culla della Nouvelle vague nonché punto di ...
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