PROPIZIAZIONE (lat. propitiatio; gr. ἱλαστήριον)
Nicola Turchi
È il placamento della divinità che si ottiene mediante un dono, una preghiera, un sacrifizio (propitiatio est placatio, sacrum ad placandum [...] ; il kappõreth, o propiziatorio, era la lastra rettangolare d'oro incastrata sul coperchio dell'arca dell'alleanza, sulla quale Jahvè riposava come su "trono di grazia" e che veniva spruzzata con il sangue delle vittime sacrificate (v. arca). Da ...
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RE, Libri dei
Giuseppe Ricciotti
Con questo termine si designa un numero differente di libri storici della Bibbia, a seconda che di questa si segue il testo originale ebraico, ovvero quello della versione [...] XXXI è narrato il declino e la fine di Saul insieme con gl'inizî di David.
Dopo la reiezione di Saul, Samuele riceve da Jahvè l'ordine di ungere segretamente re David, il quale è poi chiamato in corte da Saul; David uccide il gigante Golia, ma per la ...
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. Uno dei libri della Bibbia ebraica che fa parte della terza classe, detta dei Kethūbhīm o Agiografi, e precisamente di quel gruppo dei cinque più brevi scritti: i Cinque Rotoli (Mĕgilloth) o Volumi. [...] hanno stabilito sotto l'influenza delle rispettive religioni: perciò i rabbini hanno scorto nella storia d'amore un simbolo dell'amore di Jahvè per la nazione israelitica, i cristiani invece di Cristo per la Chiesa, o per la sua madre Maria, o per le ...
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LEVI e Leviti (Levi, ebr., nella versione greca dei LXX Λευεί e Λευί; la Bibbia riallaccia il nome alla radice "aderire" [Genesi, XXIX, 34 e Num., XVIII, 2]; per altra etimologia vedi sotto)
Leone Tondelli
L., [...] , si attenua e s'infrange lo sforzo originario di cementare l'unità nazionale con una speciale alleanza con Dio sotto il nome di Jahvè e una stretta comunione religiosa. Sorgono un po' da per tutto i santuarî: oltre a Silo, dove è l'arca, si hanno ...
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ricuscire [per la grafia, v. Petrocchi, Introduzione 443]
Alessandro Niccoli
Nel settimo girone del Purgatorio i lussuriosi espiano il loro peccato camminando nel fuoco e alternando il canto di un inno [...] dei vizi ".
La metafora ha lontane origini bibliche e patristiche: nel corpo del popolo eletto, venuto meno alla fedeltà per Jahve, Isaia (1, 6) vede " vulnus et livor et plaga tumens non... circumligata nec curata medicamine nec fota oleo "; con un ...
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VOTO (fr. voeu; sp. voto; ted. Gelübde; ingl. vow)
Gennaro PESCE
Agostino TESTO
Nicola TURCHI
Emilio ALBERTARIO
Concetto e condizionl- Il voto è una promessa solennemente formulata, in forza della [...] su chi lo ha emesso le più gravi punizioni da parte delle divinità.
Caso tipico di voto condizionato è quello formulato da Giacobbe: se Jahvè sarà con me e mi custodirà nel mio viaggio; se mi darà pane da mangiare e abiti da vestire; se io ritornerò ...
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IPOSTASI (gr. ὑπόστασις, da ὑπό "sotto" e ἵστημι "sto")
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Nicola TURCHI
Dal punto di vista etimologico, questo termine coincide pienamente con substantia, che la tarda [...] sacro di Dio: onde, dato il concetto di Dio personale, l'apparente ipostatizzazione. Comunque, poiché nel giudaismo il concetto di Jahvè è stato sempre quello di un Dio vivente e personale, la cui azione è immediata (in contrasto con la concezione ...
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GEREMIA (ebr. Yirmĕyāhū, o abbreviato Yirmĕyah; greco ‛Ιερεμῖας; Vulgata Jeremias; scrittori cristiani anche Hieremias)
Giuseppe RICCIOTTI
Alfredo Vitti
Profeta israelita, autore del libro della Bibbia [...] e potevano giungervi ad ogni momento. Tuttavia questo pericolo non era avvertito, e si sperava o nell'ignoto o addirittura in Jahvè contro l'odiato nemico.
In questo tempo avvenne l'episodio narrato in Ger., XXXVI, importantissimo per la storia degli ...
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SANTUARIO
Franz Rudolf MERKEL
Arnaldo BERTOLA
Sono chiamati santuarî alcuni luoghi considerati sacri perché vi si è rivelata e vi è riconosciuta presente una potenza superiore, alla quale viene ivi [...] santuario di pietre, come pure il palo di legno (asherāh) che era in qualche modo in relazione con l'originario culto di Jahvè. Fu pure adottato il culto dei luoghi elevati (bāmoth) e nei più importanti (p. es. Bethel Sichem, Dan) sorsero dei templi ...
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. In una concezione primitiva l'idea di spirito (dal lat. spiritus; gr. πνεῦμα; ebr. ruaḥ, propriamente "soffio" o "fiato") appartiene a un modo primitivo di concepire la natura, l'animismo (v.), secondo [...] dei morti, così dalla credenza nei demoni e dalle pratiche della magia; ma poi si cominciò a distaccare la causa del male da Jahvè medesimo e ad attribuirla, prima a un suo mandatario o al suo angelo (Esodo, IV, 24, secondo i LXX; Osea, XII, 4 seg ...
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profezia
profezìa s. f. [dal lat. tardo prophetïa, gr. προϕητεία, der. di προϕήτης «profeta»]. – 1. Predizione di eventi futuri, derivante da ispirazione divina, come tale presente in tutta la storia delle religioni; nell’ambito della tradizione...