Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
August Strindberg rappresenta – nell’ambito del dramma e della narrativa – la rottura [...] , nel 1906, intensi racconti come La copertura della casa (Taklagsöl) (che sembra anticipare lo stream of consciousness di JamesJoyce) e Il capro espiatorio. Nel 1904 più pungenti romanzi satirici come Sale gotiche e Bandiere nere (pubblicato nel ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I crepuscolari italiani (su tutti Gozzano e Palazzeschi) avviano un processo di [...] animare i progetti letterari modernisti: un esempio per tutti è costituito dalla dissoluzione della forma romanzesca attuata dal JamesJoyce di Ulisse (Ulysses, 1922) e, in maniera ancora più evidente, di Finnegans Wake (La veglia di Finnegan, 1939 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Novecento è un’epoca di crisi del personaggio. Quasi tutti i principali romanzieri [...] azioni narrative. Il critico francese Roland Barthes ha osservato che dal Don Chisciotte di Cervantes all’Ulisse di JamesJoyce il personaggio gioca un ruolo di primo piano nella narrativa occidentale, mentre in seguito molte tendenze della narrativa ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il romanzo del Novecento sperimenta diversi assetti e apporta profonde modifiche alla [...] personaggi e perfezionano le tecniche narrative volte alla rappresentazione della coscienza, come lo stream of consciousness che JamesJoyce mette a punto nell’Ulisse (Ulysses, 1922) e i monologhi interiori che, con esiti multiprospettici, Virginia ...
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Per lingua inventata si intende una lingua artificiale, provvista di proprie regole sintattiche (descritte o meno) e proprio lessico (inventariato o meno). Sono state inventate lingue artificiali per motivi [...] , Jonathan Swift, Lewis Carroll, Howard Phillips Lovecraft, Filippo Marinetti, Jorge Luis Borges, Fosco Maraini, Raymond Queneau, JamesJoyce, Dario Fo, Umberto Eco, John Ronald Reuel Tolkien). Da questo insieme composito la studiosa isola il gruppo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pierluigi Licciardello
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La rappresentazione della velocità è una delle ossessioni della prima parte [...] anticipano le costruzioni visive della pubblicità. Le poetiche dei grandi narratori modernisti (Marcel Proust, Virginia Woolf, JamesJoyce, Robert Musil, e potremmo aggiungere Luigi Pirandello, Carlo Emilio Gadda, Louis-Ferdinand Céline, o Malcolm ...
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Una lingua possiede generalmente un corredo di parole ritenute a vario titolo proibite o sconvenienti (dette usualmente parolacce), utilizzate a volte, in chiave metaforica, come ➔ insulti o imprecazioni, [...] meno fitte di quelle dei mass media. Per questo, soprattutto nel Novecento, la letteratura italiana e straniera, da JamesJoyce a Henry Miller, da ➔ Pier Paolo Pasolini a Pier Vittorio Tondelli, annovera numerose opere contenenti un’ampia gamma ...
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particelle elementari
Lorenzo Foà
I semi della materia
Quali – e quanti – sono i mattoni fondamentali della natura? Come si aggregano per formare le strutture più complesse? Quali teorie esistono per [...] base della materia e dettero loro il nome di quark, una parola tratta da Finnegans wake, un romanzo dello scrittore irlandese JamesJoyce.
Il modello a quark
Nello schema di Gell-Mann e Zweig un protone risulta costituito da tre quark, due up con ...
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PRAGA, Marco
Livia Cavaglieri
PRAGA, Marco. – Nacque a Milano il 20 giugno 1862, da Emilio, poeta, e Annetta Benfereri.
Costretto a dodici anni ad abbandonare il ginnasio e a diplomarsi in ragioneria, [...] «una più matura concezione della vita» (Ruberti, 1928, p. 539).
In La crisi (apprezzata da JamesJoyce, cfr. P. Raisor, Grist for the mill: JamesJoyce and the naturalists, in Contemporary literature, XV (1974), 4, pp. 457-473) assistiamo dapprima al ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La sofferenza dell’uomo, l’assurdità dell’esistenza, il carattere fittizio e arbitrario [...] a Dublino ma trascorre buona parte della sua vita in Francia; qui l’amicizia maturata negli anni giovanili con JamesJoyce influenza notevolmente la sua prima produzione. I dieci racconti di More Pricks than Kicks (1934, tradotto in italiano Più ...
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joyciano
〈ǧoisi̯a-〉 (meno com. joiceiano) agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce allo scrittore irland. James Joyce (1882-1941), alla sua opera e al suo stile: la tecnica narrativa j.; lo sperimentalismo j.; come sost., seguace, imitatore,...