LIPPI, Filippo
Luca Bortolotti
Nacque intorno al 1406 a Firenze, figlio di Tommaso di Lippo, di professione macellaio, e di Antonia di ser Bindo Sernigi.
Secondo le indicazioni di Vasari (1568, p. 612), [...] resa luministica. L'opera evidenzia l'acume con cui il L. guardava alla coeva pittura fiamminga (JanvanEyck, Robert Campin, Rogier van der Weyden), ma anche al poderoso plasticismo di Donatello.
Di poco successiva (dipinta quasi certamente fra ...
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CANAVESIO, Giovanni
Giovanni Romano
Se ne ignora la data di nascita, ma non deve cadere lontano dal 1425-30 perché il C. risulta già documentato a Pinerolo nel 1450 come "magister iohannes canavexii [...] Piemonte e Provenza. Già il Troescher ha segnalato come il C. a Briga mostri di conoscere il Giudizio finale di JanVanEyck (Metropolitan Museum di New York) o un'opera similare, ma è un indizio ancora troppo limitato. È forse necessario ipotizzare ...
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COLANTONIO
Ferdinando Bologna
Non sono noti i dati biografici di questo pittore, né è stato ritrovato alcun documento che lo riguardi con certezza (l'ipotesi di Grigioni, 1947, che si riferisca a lui [...] 1450 anche Antonello da Messina.
La formazione di C. dové avvenire sulla base delle interpretazioni borgognone-provenzali della pittura di JanvanEyck, e si può ritenere che avesse luogo fra il 1438 e il 1442 nella cerchia di Renato d'Angiò, quando ...
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BENSON, Ambrogio
Goffredo Hoogewerff
Non abbiamo documenti né sulla data di nascita né sugli inizi di questo pittore, che nel 1518 prese la cittadinanza di Bruges e qui si stabilì per tutta la vita. [...] ha attinto alle opere di vari maestri, da JanvanEyck a Janvan Hemessen, e ha saputo mettere a frutto tutto pp. 125 s.; E. H.Begemann, Einige Brugse Werken in Spanie uit de omgeving van G. David en A. B., in Oud Holland, LXVII (1952), pp. 237-241 ...
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FRANCESCHI, Piero
Ronald W. Lightbown
FRANCESCHI (Della Francesca), Piero (dei).- Nacque a Borgo San Sepolcro (oggi Sansepolcro), primogenito di Benedetto di Piero e di Romana, figlia di Pierino di [...] toscani, lombardi, veneti e fiamminghi, soprattutto JanvanEyck e Rogier van der Weyden.
Secondo Vasari il F. iniziò Malatestiano, mostra un'evidente ripresa della tecnica di Rogier van der Weyden nell'emulazione dello scintillio della luce e del ...
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DE ANTONIO, Antonello (Antonello da Messina)
Fiorella Sricchia Santoro
Nato a Messina da Giovanni, "mazonus", e da una Garita, verso il 1425-430, ha operato gran parte della sua vita nella città natale, [...] Aragona jacomart Bai;o, sia, ancora, la sollecitante presenza di opere dei più noti maestri.fiamminghi, JanvanEyck, Rogier van der Weyden, che Alfonso d'Aragona raccoglieva con grande interesse. Un contesto dunque di preminente accento oltremontano ...
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CENAMI
Simonetto Giancoli
Famiglia di mercanti lucchesi attivi dal sec. XIV in poi nell'Italia centrosettentrionale, in Frangia e nelle Fiandre.
Col nome di Cenamo nelle carte lucchesi sono indicati, [...] , Giovanni di Arrigo Arnolfini, prima del 1434; questa infatti è la data segnata sul quadro dipinto per loro da JanvanEyck, e attualmente conservato alla National Gallery a Londra col titolo Ilcambiatore e sua moglie. Giovanna seguì le fortune del ...
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HUGFORD, Ignazio Enrico
Alessandro Serafini
Nacque nel 1703 a Pisa (Fleming, p. 197) o a Firenze (Borroni Salvadori, 1983, p. 1025), dai cattolici inglesi Ignatius, un orologiaio che nel 1683 era emigrato [...] Botticelli nello stesso Museo, ma ritenuto di Filippo Lippi; una Madonna col Bambino e angeli, pure agli Uffizi, passata come di JanvanEyck e ora assegnata a Hans Memling (Borroni Salvadori, 1974, p. 49). Tra le opere messe in mostra c'erano anche ...
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FELICE, Matteo
Gennaro Toscano
La prima opera documentata di questo miniatore napoletano attivo tra il 1467 e il 1493 è il ms. Pal. lat. 1740 della Biblioteca apost. Vaticana, contenente il De consolatione [...] da Alfonso che possedeva nelle sue collezioni, tra l'altro, un dipinto dal tema analogo: il celebre trittico Lomellino di JanvanEyck che su uno dei pannelli raffigurava un S. Gerolamo nello studio. IlF. aveva potuto inoltre ispirarsi al dipinto con ...
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JACOMETTO Veneziano
Alessandro Serafini
Ignoti sono il luogo e la data di nascita di questo artista, il cui nome è stato tramandato da due sole fonti: la lettera di Michele de Placiola a Ermolao Bardelino [...] stesso Pasqualino il S. Girolamo nello studio, oggi alla National Gallery di Londra, sulla cui paternità è incerto tra JanvanEyck, Hans Memling e Antonello da Messina, riferisce l'opinione di alcuni che "credono che la figura sii stata rifatta ...
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fine art
(fine-art) loc. s.le f. inv. Nella fotografia, genere e tecnica che mira alla qualità artistica e pittorica dell’immagine, anche tramite l’intervento delle risorse tecnologiche digitali; anche in funzione agg.le. ◆ Come alla Wannabee...