Poeta tedesco (Monaco di Baviera 1903 - Berlino 1945), figlio di Karl. Nel 1940 prof. di geografia politica all'univ. di Berlino; collaboratore scientifico al ministero degli Esteri, fu arrestato una prima [...] carceri di Moabit, in attesa della sicura fine, scrisse i Moabiter Sonette (post., 1947), definiti da M. Jaspers "la più robusta testimonianza poetica della resistenza tedesca", prova di consapevolezza virile, anche se totalmente sottratta a ogni ...
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Etica
Pietro Piovani
di Pietro Piovani
Etica
sommario: 1. Introduzione. 2. Alla ricerca dell'oggettività dei valori. 3. Mobilità, relatività, storicità. 4. Autonomia e ambiguità. 5. Logica del disordine [...] È pronta, anzi, ad affrontare molte rinunce pur di rimanere fedele integralmente a se medesima. Ci sono parole di Jaspers in cui, involontariamente, le distanze dalla lezione di Kant sembrano potersi misurare quasi in maniera esemplificativa: ‟Non è ...
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GRASSI, Ernesto
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Milano il 2 maggio 1902 da Giovanni Battista e da Caterina Luce. Compì gli studi nella città natale, dove fu allievo di P. Martinetti ed entrò in contatto [...] in filosofia conseguita a Milano, lo portarono invece in Germania.
Qui entrò brevemente in contatto con filosofi quali M. Scheler, K. Jaspers e N. Hartmann; fu a Marburgo, nello stesso anno, che il G. fece la conoscenza, decisiva per la propria ...
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psicosi
Insieme di condizioni psicopatologiche gravi contraddistinte dalla perdita del contatto con la realtà e delle capacità di critica e giudizio, dalla presenza di disturbi pervasivi del pensiero, [...] oggetti e degli accadimenti. Storia del concetto di psicosi. Tutta la storia delle p., a partire da Karl T. Jaspers, è contrassegnata dalla problematica ancora aperta del rapporto tra malattia e turbe della personalità. La prospettiva di una genesi ...
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autentico/inautentico
Coppia di concetti, con cui, soprattutto nella filosofia esistenziale del 20° sec., si contrappone ciò che appartiene alla natura più propria dell’uomo, che ne esprime il carattere [...] ciò ch’è cresciuto e si è sviluppato con la persona di contro a ciò che la persona ha accettato o imitato». Jaspers precisa anche il carattere puramente ideale (nel senso kantiano del termine) dell’autenticità, che si trova sempre mescolata all’i. e ...
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Coscienza
HHans Wagner
Donald O. Hebb
Carlo Loeb
di Hans Wagner, Donald O. Hebb, Carlo Loeb
COSCIENZA
Coscienza
di Hans Wagner
sommario: 1. Introduzione. 2. Le difficoltà specifiche della teoria della [...] -186.
Jackson, H., Selected writings of J. H. Jackson (a cura di J. Tyalor), vol. II, London 1958.
Jaspers, K., Allgemeine Psychopathologie, Berlin-Heidelberg 1959.
Jouvet, M., Neurophysiology of the states of sleep, in ‟Physiological reviews", 1967 ...
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atteggiamento
Nozione impiegata prevalentemente nella psicologia contemporanea, che può essere ricondotta, in senso molto generico, a quanto veniva inteso nella filosofia antica e classica mediante il [...] (1965). Nell’ambito della filosofia esistenzialistica (nonostante l’autore aspiri a parlare in quanto «psicologo») si muove Jaspers che, in Psychologie der Weltanschauungen (1919; trad. it. Psicologia delle visioni del mondo), analizza i possibili a ...
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Filosofo e psicanalista italiano (n. Monza 1942). I suoi studi hanno seguito percorsi complessi con forte attenzione all'insegnamento junghiano. Al centro dei suoi interessi l'uomo che in un mondo dominato [...] con il recupero dell'ideale greco di saggezza, senza ricorsi a mitologie religiose.
Tra le opere si ricordano: Heidegger, Jaspers e il tramonto dell'Occidente (1975), Psichiatria e fenomenologia (1979), Il corpo (1983), La terra senza il male. Jung ...
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Stato tormentoso di ansietà e di sofferenza.
Filosofia
L’a. è uno dei temi fondamentali dell’esistenzialismo, che l’intende come una delle situazioni affettive rivelatrici attraverso cui l’esistenza si [...] così il vero significato della presenza dell’uomo nel mondo: l’‘essere per la morte’. Un’eco di questa concezione è in K. Jaspers, che collega l’a. a quelle che egli chiama le situazioni-limite, tra cui la morte, di fronte alla quale l’uomo può ...
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Presso i Greci, ἐνϑουσιασμός era la condizione di chi era invaso da una forza o furore divino, cioè della pitonessa, dell’indovino, del sacerdote, nonché del poeta, che si pensava ispirato da un dio. Il [...] degenerate, lo pose alla base delle più alte manifestazioni della cultura umana. Su questa linea di distinzione fra un ‘e. ragionevole’ e un ‘e. fanatico’ si mantennero sostanzialmente gli illuministi e I. Kant e, fra i contemporanei, K. Jaspers. ...
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naufragio
naufràgio s. m. [dal lat. naufragium, comp. di navis «nave» e tema di frangĕre «rompere»]. – 1. Sommersione o perdita totale di una nave per grave avaria del suo scafo, dovuta all’azione degli elementi naturali, a urto contro un...
esistentivo
eṡistentivo agg. [der. di esistenza]. – Nel linguaggio filos., termine con cui si suole rendere nella lingua ital. il ted. existenziell (da non confondersi con existenzial «esistenziale»), che nell’esistenzialismo (spec. di Karl...