Batterista di jazz afroamericano (Evansville 1910 - Chicago 1951). Fece parte negli anni Trenta di orchestre famose (F. Henderson, D. Redman) e collaborò, prima e dopo la guerra mondiale, con L. Armstrong. [...] Nella storia della percussione jazzistica rappresenta il momento di passaggio dallo stile esecutivo delle origini alla moderna concezione ritmica del jazz, affermatasi a partire dal bebop. ...
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Trombettista jazz afroamericano (Pittsburgh, Pennsylvania, 1911 - New York 1989). Ha suonato con le orchestre di F. Henderson, G. Krupa, A. Shaw, B. Goodman, C. Hawkins, E. Fitzgerald, ecc. Dotato di uno [...] stile irruente, con grande fluidità di fraseggio e notevole abilità nello sfruttare l'intera tessitura dello strumento, è stato il precursore dei trombettisti del jazz moderno. ...
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Musicista jazz afroamericano (Plaquemine, Luisiana, 1893 - Queens, New York, 1965). Pianista e direttore d'orchestra, fu dapprima accompagnatore di cantanti di blues, e dal 1925 diresse varî complessi [...] strumentali, cui presero parte solisti come L. Armstrong e S. Bechet. Fra i temi da lui composti, e divenuti dei classici del jazz, Royal garden blues (1919). ...
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Cornettista di jazz statunitense (Defiance, Ohio, 1906 - Santa Barbara, California, 1989). Incise i primi dischi nel 1924 affermandosi, in seguito, come uno dei più significativi esponenti del cosiddetto [...] di Chicago. Dal 1945 al 1957 collaborò stabilmente col chitarrista-impresario E. Condon, esibendosi poi periodicamente in Europa, sia come solista sia come capogruppo e confermandosi tra i migliori musicisti, di ogni tempo, del jazz tradizionale. ...
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Sassofonista di jazz statunitense (Muskogee, Oklahoma, 1912 - Amsterdam 1972). Componente delle migliori formazioni jazzistiche degli anni Trenta, fece parte, dal 1941, della big band di Count Basie e [...] collaborò quindi con musicisti di stile bebop. Dopo la guerra mondiale si stabilì in Europa. Per fantasia improvvisativa, profondità d'espressione e abilità tecnica fu uno dei massimi specialisti di sax tenore della storia del jazz. ...
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Sassofonista e compositore di jazz statunitense (n. Chicago 1945). Utilizzando il linguaggio dell'improvvisazione jazzistica degli anni Cinquanta e Sessanta (C. Parker, J. W. Coltrane, E. Dolphy) e assumendo [...] talune tecniche compositive dell'avanguardia colta americana ed europea (K. Stockhausen, J. Cage), B. si è imposto come il più rappresentativo esponente di quel jazz noto, durante gli anni Settanta, come "musica creativa". ...
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Trombonista di jazz afroamericano (Xenia, Ohio, 1906 - New York 1984). La sua carriera artistica, nata nei primi anni Venti, conobbe il periodo più felice tra gli anni Sessanta e Settanta, allorché D. [...] fece parte di un quintetto col trombettista B. Hackett e della world's greatest jazz band. Fu solista dotato in notevole misura di swing, fantasia e senso del blues. ...
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Multistrumentista di jazz afroamericano (Los Angeles 1928 - Berlino 1964). Si mise in luce, sul finire degli anni Cinquanta, come componente (al sax contralto) del quintetto di C. Hamilton. Collaborò poi [...] ultimi anni della sua attività si dedicò prevalentemente al clarinetto basso e al flauto. Influenzato inizialmente da C. Parker, sviluppò in seguito un suo personale approccio all'improvvisazione. Fu tra i più significativi esponenti del free jazz. ...
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Contrabbassista di jazz afroamericano (Miami 1934 - New York 1976). Dopo aver suonato con L. Tristano, B. Evans e O. Coleman, dal 1961 al 1966 fece parte del quartetto di J. Coltrane, dando un contributo [...] decisivo alla musica del sassofonista di Hamlet. Militò poi nei gruppi di E. Jones e di A. Shepp. Fu uno dei più significativi contrabbassisti del periodo di transizione tra il tardo hard bop e il free jazz. ...
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Contrabbassista e violoncellista di jazz afroamericano (n. Ferndale, Michigan, 1937). Continuatore della tradizione esecutiva iniziata da J. Blanton e proseguita da O. Pettiford e R. Brown, C. si è messo [...] in luce negli anni Sessanta, quando entrò a far parte del complesso di M. Davis. Per la cavata ampia e profonda, lo swing poderoso e l'intelligenza musicale, C. è tra i più apprezzati contrabbassisti del jazz moderno. ...
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jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazzare /dʒe'ts:are/ v. tr. [der. di jazz]
(mus.) Adattare o eseguire un brano musicale con le movenze e lo stile proprio del jazz. ◆ Part. pass. jazzato, anche agg. (v.).