Poeta portoghese di origini mozambicane (Inhambane, Mozambico, 1932 - Lisbona 1997). Nei suoi versi, scanditi da un ritmo sincopato che ricorda la musica jazz, predilige temi tradizionali di matrice occidentale, [...] ispirandosi a Th. S. Eliot: O país dos outros (1959); Mangas verdes com sal (1969); O escriba acocorado (1978); Memória consentida. 20 anos de poesia: 1959-1979 (1982); O corpo de Atena (1984); O monhé ...
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Narratore e drammaturgo danese (Esbjerg 1909 - Copenaghen 1966). Il suo romanzo d'esordio Midt i en jazztid ("Nel mezzo d'un tempo di jazz", 1931), che nello stile semplice s'ispira alla narrativa americana [...] contemporanea, resta una viva testimonianza sulla gioventù danese degli anni Trenta. Non diverso l'ambiente del successivo To mennesker mødes ("Due persone s'incontrano", 1932), mentre in En kvinde er ...
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Commediografo, cineasta e scrittore francese (Aubagne, Bocche del Rodano, 1895 - Parigi 1974). Tra i suoi lavori teatrali, oltre al dramma in versi Catulle (1922): Les marchands de gloire (1925, in collab. [...] con P. Nivoix); Jazz (1926); Topaze (1928), commedia satirica che segnò il suo maggior successo; la trilogia Marius (1929), Fanny (1931), César (1936); Manon des sources (1952); Judas (1955); Fabien (1956). Tra i film da lui realizzati, che ...
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Cantante di blues afroamericana (Chattanooga 1894 - Clarksdale, Mississippi, 1937). Considerata l'interprete più rappresentativa del blues classico, esordì nelle compagnie itineranti dei minstrel shows [...] in breve come l'"Imperatrice del blues" attraverso una ricca produzione discografica, cui collaborarono i massimi interpreti del jazz degli anni Venti. Nel decennio successivo problemi di alcolismo e la crisi del blues la condussero a un triste ...
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Poeta inglese (Birkenhead, Cheshire, 1932 - Liverpool 2000). Appartiene al gruppo dei cosiddetti poeti pop di Liverpool. H. rifugge dalle pose auliche e dagli ermetismi stilistici e attinge temi e motivi [...] di giornali, elenchi di oggetti, annunci pubblicitarî tratti dalle televisioni commerciali, espressioni dei fumetti, ritornelli, canzoni pop, jazz. Fra le raccolte delle sue poesie briose e dissacranti si segnalano: Tonight at noon (1968); City (1969 ...
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Poeta e scrittore belga (n. Ohain, Brabante, 1898 - m. 1984). Le sue liriche si muovono tra due opposti poli: da un lato il verso libero portato alle soluzioni più moderne e rivoluzionarie sulla scia di [...] Apollinaire, dall'altro un classicismo che s'ispira ai modelli dell'alta lirica francese. Tra le sue raccolte di poesie: Jazz-Band (1922); La proie pour l'ombre (1935); Couleur d'absence (1936); Le voleur de feu (1950); Filles de l'onde (1954); ...
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Scrittore statunitense (Saint Paul, Minnesota, 1896 - Hollywood 1940). Raggiunse la notorietà con la pubblicazione del suo primo romanzo, This side of Paradise (1920; trad. it. 1952); i giovani della generazione [...] avvicinamento all'alcool. Nel 1936 la rivista Esquire pubblicò The crack-up (post., in vol., 1945; trad. it. L'età del jazz, 1960): era l'invocazione in un naufragio non solo personale ma di tutta una generazione. Malato e disperato, F. si ritirò nel ...
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Scrittore ceco (n. Náchod 1924). Nel romanzo Zbabělci (1958; trad. it. I vigliacchi, 1969) e nei primi racconti (Legenda Emöke "La leggenda Emöke", 1963; Konec nylonového věku "La fine dell'età del nylon", [...] descrisse sogni e ideali della sua generazione: gli amori giovanili, il mito dell'America e soprattutto la passione per il jazz. Dello stesso periodo sono il libro di racconti di tema ebraico Sedmiramenný svícen ("Il candelabro a sette bracci", 1964 ...
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Poeta e romanziere statunitense (Hermanville, Missouri, 1893 - New York 1954). È stato tra i primi a portare nel romanzo americano influssi del naturalismo francese; più interessante l'opera di poesia [...] realismo; Sixty seconds (1929); Naked on roller skates (1931), ecc. Poesie: Minna and myself (1918); Introducing irony (1922); The sardonic arm (1923); Against this age (1925); Bringing Jazz (1930); Lights in the valley (1942); Selected poems (1946). ...
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Scrittore francese (Ville d'Avray, Hauts-de-Seine, 1920 - Parigi 1959). Dopo una varia esperienza giunse al successo con J'irai cracher sur vos tombes (1946, con lo pseud. Vernon Sullivan), cui seguirono [...] di teatro (L'équarissage pour tous, 1950; Le goûter des généraux, 1959; Les bâtisseurs d'Empire ou le Schmürz, post., 1960) e numerose canzoni (tra le quali si ricorda Le déserteur). Si interessò anche al jazz, in qualità di critico e di solista. ...
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jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazzare /dʒe'ts:are/ v. tr. [der. di jazz]
(mus.) Adattare o eseguire un brano musicale con le movenze e lo stile proprio del jazz. ◆ Part. pass. jazzato, anche agg. (v.).