Cantautore e bassista italiano (n. Roma 1967). Cresciuto in Belgio, ancora adolescente ha iniziato a suonare il basso in diverse formazioni acid jazz (tra cui i 4 Play 4), per poi tornare stabilmente in [...] Italia nel 1991. Quattro anni dopo ha pubblicato Contro un’onda del mare; l’album ha ottenuto il plauso della critica (grazie all’originalità di testi e sonorità) e ha segnato l’esordio di G. sulla scena ...
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Soprannome del pianista Thomas Turner, detto anche Million (St. Louis 1873 - ivi 1932), uno dei primi pianisti di ragtime ricordati nella storia del jazz. Popolarissimo a St. Louis verso la fine dell'Ottocento, [...] il suo Harlem rag fu la prima composizione di ragtime pubblicata (1897) ...
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Haden, Charlie. – Contrabbassista statunitense (Shenandoah, Iowa, 1937 – Los Angeles 2014). Cresciuto in una famiglia di musicisti, H. è noto per essere stato uno degli inventori del free jazz, genere [...] . Brecker. I sodalizi più importanti sono stati quelli con il sassofonista O. Coleman, che toccò il vertice con l’album The Shape of Jazz to Come (1959), e con K. Jarrett, con cui insieme al batterista P. Motian ha creato il famoso trio e poi insieme ...
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Pianista, cantante e compositore brasiliano (Rio de Janeiro 1927 - New York 1994). È stato uno dei padri della bossa nova; ha influenzato molto jazz degli anni '60 attraverso alcune sue celeberrime composizioni [...] (interpretate da S. Getz e da altri), tra cui vanno ricordate Desafinado, Garota de Ipanema, Corcovado, poi messe in repertorio anche dai maggiori cantanti internazionali (F. Sinatra, E. Fitzgerald) e, ...
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Trombettista e compositore italiano (n. Augusta, Siracusa, 1969). A soli tredici anni è diventato primo trombettista della banda di Augusta, e ha iniziato a esibirsi nei locali jazz più famosi d’Italia [...] e folk rock (Mau Mau), ma anche con Manu Chao e Macaco. Nel 1999 P. ha fondato i Roy Paci & Aretuska, gruppo ska-jazz reso noto al grande pubblico dal singolo Toda joia toda beleza (2007); nel 2010 è uscito il loro ultimo album, Latinista, e nel ...
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Chitarrista inglese (n. Kirk Sandall, Yorkshire, 1942). Prima con i migliori esponenti dell'avanguardia britannica e poi negli USA con M. Davis (dal 1969) e altri, elaborò il primo compiuto stile jazz-rock [...] , dal nome dell'omonimo quintetto del quale ha fatto parte (2000-05), in cui continuano a mescolarsi elementi di musica indiana con il jazz. Dopo gli album Thieves and poets (2003) e Industrial zen (2006), dal 2007 si esibisce con un nuovo quartetto ...
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Chitarrista statunitense (Indianapolis 1925 - ivi 1968). Dopo l'esordio coi fratelli Buddy, pianista e vibrafonista (n. Indianapolis 1930), e Monk, primo bassista elettrico nel jazz (n. Indianapolis 1921), [...] nel trio The Montgomery brothers, quindi nei Mas tersounds, incise i primi dischi come solista nel 1959, trovando immediato successo grazie a una rara compenetrazione di stile e di tecnica. L'uso del pollice ...
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DALLA, Lucio
Marinella Venegoni
Cantautore, clarinettista, regista, visionario, nato a Bologna il 4 marzo 1943, figlio unico di Giuseppe e di Iole Melotti.
Lucio Dalla è stato un artista complesso, che [...] era il nome che ancora si dava alla canzone di consumo):
«Mi disturbava il carattere esclusivo e snob che aveva il jazz, per chi lo suonava e per chi lo ascoltava. Sembravano dei cospiratori! Uscire da quest’ottica provinciale, mi mise in contatto ...
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Misraki, Paul (propr. Misrachi)
Lorenzo Dorelli
Compositore francese, nato a Istanbul il 28 gennaio 1908 e morto a Parigi il 29 ottobre 1998. Musicista fortemente legato al jazz, produsse un gran numero [...] per Les cousins (1958; I cugini) di Chabrol una colonna sonora che miscela abilmente temi romantici con freddi interventi di musica jazz. Furono anche apprezzate le musiche di Le doulos (1963; Lo spione) di Jean-Pierre Melville e quelle di Alphaville ...
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Pseudonimo del sassofonista statunitense Steven Norman Lackritz (New York 1934 - Boston, Massachusetts, 2004). Considerato il più originale specialista del sax soprano, compì un singolare itinerario stilistico [...] fine degli anni Sessanta in Italia e poi a Parigi, costituì un audace trait d'union fra le avanguardie europee e americane, e fra jazz e sperimentazione. Nel 2002 tornò negli Stati Uniti, dove insegnò al New England conservatory of music di Boston. ...
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jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazzare /dʒe'ts:are/ v. tr. [der. di jazz]
(mus.) Adattare o eseguire un brano musicale con le movenze e lo stile proprio del jazz. ◆ Part. pass. jazzato, anche agg. (v.).