Cantante italiana (n. New York 1959). Figlia del fotografo statunitense G. Casale, si è trasferita in Italia ancora bambina. All’inizio degli anni Settanta ha cantato come corista per grandi nomi della [...] duetto con G. Di Michele). Negli anni C. si è avvicinata alla musica jazz (con gli album Jazz in me, 1994; Billie Holiday in Me, 2003; Merry Christmas in jazz, 2009) e ha ottenuto il favore del pubblico teatrale come interprete di commedie musicali ...
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Duo statunitense di musica pop, formato nel 1970 dai compositori e musicisti Donald Fagen (n. Passaic 1948) e Walter Becker (n. New York 1950). Circondandosi volta per volta di musicisti diversi, il duo [...] è divenuto celebre per la capacità di nobilitare i fondamenti pop-rock delle canzoni con sofisticati elementi ripresi dal jazz e da altre tradizioni afroamericane. Notevoli le influenze letterarie nei testi (lo stesso nome del duo deriva dal romanzo ...
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Narrare con i suoni
Rita Valentino Merletti
Angela Mazzoccoli
Tutto intorno a noi è musica
C'è la musica della natura e quella degli strumenti, la musica dell'allegria e quella della tristezza, la [...] o con il sax. Celebri sono rimasti la tromba di Louis Armstrong e di Miles Davis e il sax di John Coltrane.
Nel canto jazz c'è poi un modo di usare la voce come un vero e proprio strumento, per emettere rapidamente sillabe prive di significato, usate ...
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Badalamenti, Angelo
Lorenzo Dorelli
Compositore statunitense, nato a New York il 22 marzo 1938 da padre di origine italiana e madre statunitense. Si è affermato nella seconda metà degli anni Ottanta [...] B. (che nel film appare anche nel ruolo del produttore mafioso) si muovono tra stili diversi, dallo swing al cool jazz, dal blues alle sonorità industriali; il tema principale è costruito ancora una volta intorno a una dolce e ipnotica melodia, che ...
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sassofono Strumento musicale a fiato di ottone nichelato o argentato, avente forma di tubo conico e fornito di ancia battente applicata su un becco analogo a quello del clarinetto. Fu inventato nel 1840 [...] da A.-J. Sax (➔), che lo brevettò nel 1846. Usato inizialmente nelle bande, fu poi adottato anche in orchestre, soprattutto di jazz e di musica leggera. Esistono diversi tipi di s., che si differenziano per forma e per accordatura (in do, fa, mi ...
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Batterista afroamericano (Chicago 1911 - New York 1985). Inizialmente polistrumentista, si affermò a Kansas City come batterista nell'orchestra di C. Basie, tra il 1936 e il 1948, presentandosi poi spesso [...] come leader di proprî gruppi. Grande innovatore, specie nell'uso del piatto a pedale (hi hat) e delle spazzole, ha anticipato lo sviluppo della batteria nel jazz moderno. ...
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Compositore russo (Tomsk 1929 - Parigi 1996). Nel suo stile compositivo, che si è evoluto dalle tecniche seriali verso una sempre maggiore linearità di scrittura melodica e ritmica, D. ha volutamente limitato [...] vocabolario e rare sono le citazioni del passato o le incursioni in altri generi musicali, tranne per il riferimento al jazz.
Vita
Dopo essersi laureato in matematica, grazie al sostegno di D. D. Šostakovič poté compiere gli studi musicali al ...
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Musicista statunitense (New Orleans 1934 - ivi 2020). Specializzatosi in Pianoforte presso la Dillard University di New Orleans, ha insegnato al New Orleans center for creative arts, formando generazioni [...] (con B. Huntington e J. Black, 1997); Duke in blue (1999), intenso e felicissimo omaggio a D. Hellington; Marsalis family - A jazz celebration (con B. Marsalis, D. Marsalis, J. Marsalis e R. Guerin, 2002); On the first occasion (con B. Huntington e J ...
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Matsui, Keiko. – Pianista e compositrice giapponese (n. Tokyo 1961). Ha studiato presso la Yamaha music foundation. Dopo essersi trasferita negli Stati Uniti (1980), ha sviluppato un particolare tipo di [...] occidentali. Negli anni Novanta i suoi album hanno venduto milioni di copie, diffondendo nel mondo un genere chiamato ‘smooth jazz’. Molto impegnata sul fronte del sociale, ha devoluto i diritti d’autore di alcuni suoi dischi al World food programme ...
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Musicista tedesco naturalizzato statunitense (Dessau 1900 - New York 1950). Nato e cresciuto in Germania, dove iniziò la sua attività artistica, conquistò la celebrità proprio nel periodo tedesco, con [...] un moderno tipo di Singspiel, corredato di canzoni e d'intermezzi orchestrali che presentano accenti propri della musica leggera e del jazz elaborati con aspra armonizzazione e con ritmi vivaci.
Vita e opere
Studiò con F. Busoni e iniziò la sua ...
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jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazzare /dʒe'ts:are/ v. tr. [der. di jazz]
(mus.) Adattare o eseguire un brano musicale con le movenze e lo stile proprio del jazz. ◆ Part. pass. jazzato, anche agg. (v.).