soul Genere musicale nato alla fine degli anni 1950 grazie a musicisti afroamericani come R. Charles e J. Brown, i quali fusero il sostrato blues con i ritmi e le cadenze del gospel, laicizzandone i contenuti. [...] Nel corso degli anni con A. Franklin, O. Redding e, successivamente, S. Wonder e M. Gaye, il s. si è fuso di volta in volta con il jazz, il pop, il rap. ...
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afroamericana, mùsica Nata dall'incontro tra le melodie della tradizione africana e gli idiomi e le strutture di quella occidentale, fu inizialmente la musica degli schiavi impegnati nelle piantagioni. [...] A partire dalle forme originarie, quali canti di lavoro, richiami, grida di campo e di strada, la musica a. si sviluppò nel corso dei decenni in generi più evoluti quali il blues e il jazz. ...
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Vibrafonista afroamericano (Detroit 1923 - New York 1999). Trasferitosi a New York nel 1945 dietro invito di D. Gillespie, fu da questi iniziato alla temperie creativa del be-bop, di cui J. tradusse il [...] lessico sul proprio strumento. Il suo stile, personalizzato da un incisivo senso del blues, fu complementare fin dal 1952 alla sensibilità classica di J. Lewis nella sintesi musicale proposta dal Modern jazz quartet. ...
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Waxman, Franz (propr. Wachsmann, Franz)
Marta Tedeschini Lalli
Compositore e direttore d'orchestra tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Königshütte (Alta Slesia, od. Chorzów, Polonia) il 24 dicembre [...] narrativa, W. utilizzò tecniche compositive del passato, come fuga e passacaglia, e fece ricorso alla sua familiarità con il jazz; la varietà di spunti musicali presente nei suoi lavori non ne inficia tuttavia l'unitarietà e la coerenza formale. A ...
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Gruppo musicale formato da Petra Magoni (voce) e Ferruccio Spinetti (contrabbasso), il cui esordio è segnato dall’album di cover Musica nuda (2004), cui hanno fatto seguito il CD doppio Musica nuda 2 (2006, [...] Dilecta (2006), Live à Fip (2007), 55/21 (2008), Complici (2011), Banda larga (2013) e Little Wonder (2015). Influenzato dal jazz e dalla musica da camera, il duo associa con felici esiti, e con riscontri estremamente positivi di critica e pubblico ...
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Nome dal sassofonista e compositore afroamericano William Emanuel Huddleston (Chattanooga, Tennessee, 1920 - Shutesbury, Massachusetts, 2013), assunto dopo la conversione all'islamismo. Distintosi nel [...] in una panoplia di strumenti a fiato di origine etnica. È stato tra i più originali propugnatori di un incontro del jazz con altre culture musicali, grazie anche agli anni trascorsi in Nigeria e alla familiarità con la cultura islamica. La sua Little ...
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Chitarrista messicano naturalizzato statunitense (n. Autlán de Navarro, Messico, 1947). Figlio di un musicista messicano trasferitosi a San Francisco nel 1962, fondò nel 1968 il gruppo S., complesso che [...] . S. coniuga lo stile liricamente rock-blues della chitarra elettrica con armonie e ritmi che traducono le esperienze del jazz afrocubano nel linguaggio del rock. Ha anche collaborato con importanti jazzisti (J. McLaughlin, W. Shorter). Il grande ...
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Cantante afroamericano (Milwaukee 1940 - Los Angeles 2017). Raggiunse il successo nel 1975, quando cominciò a fondere il suo bagaglio jazzistico con la musica pop, pur continuando per alcuni anni a proporre [...] scia di L. Armstrong e di E. Fitzgerald. È l'unico cantante ad aver vinto sette Grammy Awards in tre diverse categorie (jazz, pop e rhythm and blues). Da ricordare gli album: Look to the rainbow (1977); All fly home (1978); High crime (1984); Heaven ...
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Clarinettista e compositore francese (n. Bayonne 1935); ha studiato clarinetto e direzione d'orchestra con P. Dervaux. Valido interprete della letteratura per clarinetto classica e contemporanea, è anche [...] M. P. Unit, fondato nel 1971). Apprezzato solista anche di sassofono e bandoneon, è stato tra i fondatori del free jazz europeo e più volte premiato come autore di colonne sonore (, nelle sue improvvisazioni utilizza strumenti quali il sassofono, il ...
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Musical
Massimo Marchelli
Genere cinematografico in cui lo sviluppo narrativo e drammaturgico della vicenda è strutturato su canzoni e danze. Seppur erede di una forma di spettacolo nata nel teatro [...] . Il m. sfiorò nostalgicamente anche Martin Scorsese con New York, New York (1977), e dilagò melodrammaticamente con All that jazz (1979; All that jazz ‒ Lo spettacolo continua) di Fosse e Hair (1979) di Milos Forman. Un esito a suo modo originale fu ...
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jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazzare /dʒe'ts:are/ v. tr. [der. di jazz]
(mus.) Adattare o eseguire un brano musicale con le movenze e lo stile proprio del jazz. ◆ Part. pass. jazzato, anche agg. (v.).