Compositore e critico musicale polacco (n. Leopoli, Polonia, 1929). Allievo di A. Malawski (violino e composizione) a Cracovia e di Z. Jachimecki (musicologia) alla Università Jagellonica, insegnante dal [...] di strumenti tradizionali ed elettronici, pezzi per strumento solista e orchestra, brani per pianoforte e vocali, musica jazz. Tra i suoi saggi su problemi di musica contemporanea: Nowa muzyka, problemy wspólczesnej techniki komposytorskiej ("Nuova ...
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Sassofonista e compositore afroamericano (n. Chicago 1940). A metà degli anni Sessanta fu tra i fondatori dell'AACM (Association for advancement of creative musicians) e, in collaborazione col trombettista [...] collettiva e dalla commistione con altri generi (teatro, danza, ecc.). M. è stato tra i primi, nel jazz d'avanguardia, ad applicare il polistrumentismo (flauto, clarinetto, oboe) alle esibizioni solitarie e alle tecniche fonografiche di ...
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Gruppo musicale italiano formatosi nel 1987 su iniziativa di diversi musicisti (tra i quali G. Palma e A. Bisceglia). Dopo i primi dischi in lingua inglese influenzati da sonorità ska e reggae (Soul of [...] rock e ha scritto in italiano i testi di Dainamaita (1993). Sempre pronti a sperimentare (ad esempio con il trip hop e l’acid jazz di Sempre più vicini, 1995), nel 1997 i C. R. hanno conquistato la critica (ma confuso i vecchi fan) con CRX, album in ...
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Compositore statunitense (New York 1925 - Londra 2012). Negli anni Cinquanta ha iniziato a comporre insieme con il fratello Richard e nel 1958 i due sono stati assunti dalla Walt Disney Productions come [...] in Mary Poppins, 1964), ma anche Voglio essere come te (in Il libro della giungla, 1967) e Tutti quanti voglion fare il Jazz (in Gli Aristogatti, 1970). Nel corso della loro lunga carriera, S. e il fratello hanno vinto numerosi riconoscimenti; dopo i ...
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Gruppo musicale italiano formatosi a Brescia nel 1986 (fino al 1987 col nome Precious Time). Con all’attivo già diverse esibizioni live, nel 1988 il gruppo ha pubblicato il primo singolo (Signornò) e due [...] (O. Pedrini e F. Renga), i T. hanno col tempo contaminato i loro lavori con sonorità metal (2020 SpeedBall, 1995), jazz ed etniche (Eta Beta, 1997). Attenti alla potenzialità critica e sociale della musica, hanno proseguito l’attività a fasi alterne ...
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Cantante sudafricana (Johannesburg 1932 - Castel Volturno 2008). Interprete tra le più significative della musica africana e simbolo della lotta contro l'apartheid, fu costretta all'esilio per avere partecipato al [...] del Sudafrica e simbolo della protesta razziale, attivista in America e in Africa, anche in collaborazione con musicisti pop e jazz (H. Belafonte, P. Simon, D. Gillespie). Tra i suoi album di maggior successo occorre ancora citare Pata Pata (1977) e ...
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Cantante e chitarrista brasiliano (Juazeiro 1931 - Rio de Janeiro 2019). Contribuì a lanciare la moda della bossa nova incidendo nel 1959 il brano Desafinado di A. C. Jobim. Trasferitosi negli USA nel [...] Ha ricevuto il Grammy Award nel 2001 per l'album João Voz e Violão. Tra i suoi album più recenti: Live at Umbria Jazz (2002); João Gilberto in Tokyo (2004); João Gilberto for Tokyo (2006); Um encontro no Au bon gourmet (2015); Getz/Gilberto 76 (2016 ...
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Piazzolla, Astor
Marta Tedeschini Lalli
Compositore argentino e suonatore di bandoneon, nato a Mar del Plata l'11 marzo 1921, morto a Buenos Aires il 5 luglio 1992. Studiò il bandoneon (strumento di [...] della propria vocazione artistica: la musica della tradizione argentina, verso la quale la stessa Boulanger lo incoraggiò, il jazz, gli esperimenti della musica europea. Ancora ragazzo, fu chiamato da C. Gardel a collaborare alle musiche del film ...
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Compositore olandese (Utrecht 1939 - Weesp 2021). Figlio d’arte, studiò con il padre, l'organista e compositore Hendrick (1892-1981), proseguendo poi con K. van Baaren e infine con L. Berio a Milano e [...] omonime. Dopo l’adesione alla serialità dodecafonica (Series, 1958; Nocturnen , 1959), ha esplorato le possibilità politonali del jazz (On Jimmy Yancey, 1973), il cui influsso, unito agli stimoli dell’avanguardia olandese e alla tensione verso nuove ...
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Strumento cordofono appartenente alla famiglia degli archi (violini, viole e violoncelli). Alto circa 1,80 m, può avere 4 o 5 corde accordate per quarte ed è uno strumento traspositore in quanto l'effetto [...] quale si svincolò solo grazie a Mozart, Boccherini e Beethoven. Nel Novecento ha trovato anche largo utilizzo nella musica jazz, suonato senza archetto pizzicando le corde con le dita.
Il termine può essere usato anche con funzione appositiva, unito ...
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jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazzare /dʒe'ts:are/ v. tr. [der. di jazz]
(mus.) Adattare o eseguire un brano musicale con le movenze e lo stile proprio del jazz. ◆ Part. pass. jazzato, anche agg. (v.).