Barry, John (propr. Prendergast, Jonathan Barry)
Nicola Campogrande
Compositore inglese, nato a York il 3 novembre 1933. La sua notorietà è legata soprattutto alle musiche di molti film della serie dell'agente [...] giovane lavorò come proiezionista. Si avvicinò alla musica classica studiando il pianoforte, e, dopo aver scoperto il jazz, si dedicò anche alla tromba, per poi frequentare un corso di composizione e orchestrazione per corrispondenza mentre svolgeva ...
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Cantautore italiano (Genova 1940 - Milano 1999). È stato il primo artista italiano a introdurre nelle sue canzoni tematiche nuove, diverse da quelle sentimentali che fino ad allora avevano contraddistinto [...] italiana.
Vita e opere
Dopo aver compiuto gli studi classici nella sua città, cominciò a suonare la chitarra in un gruppo jazz, entrando al tempo stesso in contatto con cantautori come L. Tenco, G. Paoli e altri, con i quali contribuì a delineare ...
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– Gruppo musicale statunitense formato nel 1969 da M. White (Memphis 1941 – Los Angeles 2016). Il gruppo ha raggiunto l’apice del successo verso la metà degli anni Settanta, fondendo nella loro black music [...] diversi generi, dal soul al funk al jazz creando dei brani di disco music ancora ballati con successo. Nella loro lunga carriera hanno vinto sei Grammy Awards e hanno venduto più di novanta milioni di dischi. Il gruppo è stato un riferimento per la ...
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Lenoci, Gianni. – Compositore e pianista italiano (Monopoli 1963 - San Giovanni Rotondo 2019). Allievo di P. Bley e M. Waldron, diplomato in Pianoforte al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma e in Musica [...] elettronica al Conservatorio N. Piccinni di Bari, ha collaborato con i principali artisti mondiali nel campo del jazz e della musica improvvisata. Interprete dell'opera completa di J.S. Bach per strumento a tastiera, a lui è intitolato l’omonimo ...
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Compositore, pianista e direttore d'orchestra statunitense (Brooklyn 1898 - Beverly Hills 1937). Figlio d'immigrati russi, iniziò l'attività professionale nel 1915 come song plugger ("pianista dimostratore") [...] be good, The man I love, I got rhythm, But not for me, Embraceable you, ecc.). Nel 1924 con Rhapsody in blue, per jazz band e pianoforte, G. diede inizio alla sua attività di compositore "serio", che proseguirà con il Concerto in fa per pianoforte e ...
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Pianista e compositore (Parigi 1896 - ivi 1982). Allievo di A. Gédalge al conservatorio di Parigi, iniziò l'attività concertistica nel 1920 dedicandosi prevalentemente alla esecuzione di musiche contemporanee. [...] Con C. Doucet costituì un celebre duo pianistico. Divulgatore in Europa della musica jazz, nel 1923 aprì e diresse in collab. con J. Cocteau il cabaret "Le boeuf sur le toit". Compose balletti, musiche di scena, concerti per strumenti solisti e ...
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Cantante e pianista afroamericano di blues (Nashville 1905 - Indian apolis 1935); lavorò spesso con il chitarrista Scrapper Blackwell (1904-62). Gli si deve, fra l'altro, la sostituzione del piano alla [...] chitarra, notevole evoluzione nel passaggio dal genere dei blues popolari al jazz. ...
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Pianista inglese (Londra 1919 - New York 2011) naturalizzato statunitense nel 1956; divenuto cieco poche settimane dopo la nascita, frequentò la scuola per ciechi di Linden Lodge e si dedicò allo studio [...] era già uno dei più apprezzati pianisti inglesi di jazz: molto versatile, acquistò notevole fama anche come fisarmonicista e suo quintetto, con il quale si fece diffusore del cool jazz di L. Tristano, raggiungendo una grande notorietà durante gli ...
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Conduttore, autore radiotelevisivo e musicista italiano (n. Foggia 1937). Raggiunta la notorietà con il programma radiofonico Alto gradimento (1970), ha poi creato in televisione spettacoli originali quali [...] L'altra domenica (1976-79), Quelli della notte (1985) e Indietro tutta (1987). Come musicista ha coltivato swing, jazz e blues, spesso riarrangiando secondo questi stili brani della canzone italiana e napoletana.
Vita e attività
Dopo un esordio come ...
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Cantante e compositore brasiliano (n. Tijuca, Rio de Janeiro, 1942). Cresciuto nello stato di Minas Gerais, ha proiettato la cultura folclorica e barocca dei suoi luoghi d'origine in uno stile di canzone [...] assai sofisticato, in cui l'influenza dei Beatles, del jazz, di H. Villa-Lobos si stempera in un melos evocativo e spesso incurante delle divisioni metriche. Tra i suoi lavori si ricordano: Milton Nascimento (1967); Milagre dos peixes (1973); ...
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jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazzare /dʒe'ts:are/ v. tr. [der. di jazz]
(mus.) Adattare o eseguire un brano musicale con le movenze e lo stile proprio del jazz. ◆ Part. pass. jazzato, anche agg. (v.).