Sei, Gruppo dei Gruppo musicale francese. Costituitosi dopo la Prima guerra mondiale per iniziativa di D. Milhaud, A. Honegger, F. Poulenc, G. Auric, L. Durey, G. Tailleferre, ebbe come punti di riferimento [...] diverse, i S. erano accomunati dall’avversione al romanticismo, da una certa ironia e un sarcasmo dissacratori e dall’intento di una radicale semplificazione del linguaggio musicale, che accogliesse anche spunti del circo, del music-hall, del jazz. ...
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Reich, Steve (propr. Stephen Michael). - Musicista statunitense (n. New York 1936) di famiglia ebrea. È considerato uno dei compositori di maggiore spicco del panorama musicale statunitense. La sua musica, [...] L. Berio e D. Milhaud. Nel corso di questi anni, durante i quali ha avuto contatti con esperienze musicali diverse, dal jazz modale di J. Coltrane alla musica di I. Stravinskij e B. Bartok, R. ha preso gradualmente le distanze dalle avanguardie dell ...
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Milani, Riccardo. – Regista e sceneggiatore italiano (n. Roma 1958). Ha iniziato la sua carriera come aiuto regista prima di G. Calderone, poi di N. Moretti, M. Monicelli e D. Luchetti. Ha esordito alla [...] , del quale è stato anche sceneggiatore, e nel 2007 con Piano, solo, film biografico dedicato alla figura del pianista jazz L. Flores e alla sua drammatica esistenza. Tra le ultime serie televisive dirette si ricordano: Tutti pazzi per amore (2008 ...
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Nome d'arte del pittore e scultore tedesco Ralf Winkler (Dresda 1939 - Zurigo 2017). Autodidatta, fu profondamente colpito dalla distruzione della sua città durante la guerra. Espose per la prima volta [...] spesso in collaborazione con artisti quali G. Baselitz e J. Immendorf; ha sperimentato vari mezzi espressivi (musica jazz, poesia, cinematografia), firmandosi con diversi pseudonimi (Mike Hammer, TM, Ypsilon, Alpha, ecc.). P. ha avuto una notevole ...
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Giornalista e scrittore danese (n. Ordrup, Copenaghen, 1899 - m. 1967), figlio di Agnes Henningsen. Collaboratore di Klingen e redattore della Kritisk Revue (1926-28), fu esponente del radicalismo danese [...] della quotidianità e della morale sessuale sono presentati con leggerezza e umorismo, accompagnati da canzoni e ballate sul ritmo del jazz. La sua influenza si fece sentire nel gusto e negli atteggiamenti ideologici degli anni Sessanta e Settanta. ...
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Regista teatrale italiano (n. Caserta 1946). Nel 1966 fondò a Roma il gruppo La Comunità, che dal 1973 si stabilì nel teatro omonimo. Si è messo in luce con allestimenti sperimentali di opere di García [...] , pur realizzando ancora lavori con il suo gruppo e singolari epopee come Itala Film Torino (1986) e L'età del jazz (1987), ispirate al cinema muto italiano e hollywoodiano, è passato dal teatro di ricerca a un teatro più accessibile e talvolta ...
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Copland, Aaron
Marta Tedeschini Lalli
Compositore statunitense, nato a New York il 14 novembre 1900, da famiglia di ebrei russi immigrati (il cui cognome originario era Kaplan), e morto a Tarrytown [...] specificamente americani, assumendo le tradizioni della musica folk e i ritmi del jazz. L'influenza del jazz, rilevabile per es. in Music for the theatre (1925) e nel Jazz concerto (1926), si manifesta soprattutto sul piano ritmico, e costituisce un ...
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Cantante, pianista e compositore italiano (Napoli 1920 - Roma 2001). Diplomatosi in pianoforte (1937), dalla fine degli anni Quaranta, dopo circa dieci anni di attività in Africa orientale, ha guidato [...] successivi. Nelle sue canzoni, C. ha saputo innestare sulla tradizione della canzone napoletana elementi di diversa provenienza, dal jazz al rock e allo swing, con effetti rigeneratori e mai di semplice giustapposizione; le invenzioni ritmiche e i ...
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Collettivo di scrittori provenienti dalla sezione di Bologna degli artisti facenti parte del Luther Blisset Project (1994-99), denominatosi Wu Ming (“senza nome” oppure “cinque nomi”) Foundation e composto [...] ), di Wu Ming 5, storia reale e fantascientifica a un tempo; New thing (2004), di Wu Ming 1, ambientato nel mondo del jazz; Previsioni del tempo (2008), di Wu Ming 3 e Wu Ming 5, sul problema dello smaltimento dei rifiuti illeciti; The old new thing ...
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Sollima, Giovanni. – Violoncellista e compositore italiano (n. Palermo 1962). Dopo essersi diplomato in violoncello con G. Perriera e in composizione con il padre E. Sollima, ha cominciato una brillate [...] la sua curiosità lo spinge ad esplorare nuove frontiere attraverso contaminazioni fra generi diversi come il rock, il jazz e il minimalismo anglosassone, avvalendosi anche dell'utilizzo di strumenti orientali, elettrici e di sua invenzione.La sua ...
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jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazzare /dʒe'ts:are/ v. tr. [der. di jazz]
(mus.) Adattare o eseguire un brano musicale con le movenze e lo stile proprio del jazz. ◆ Part. pass. jazzato, anche agg. (v.).