Sollima, Giovanni. – Violoncellista e compositore italiano (n. Palermo 1962). Dopo essersi diplomato in violoncello con G. Perriera e in composizione con il padre E. Sollima, ha cominciato una brillate [...] la sua curiosità lo spinge ad esplorare nuove frontiere attraverso contaminazioni fra generi diversi come il rock, il jazz e il minimalismo anglosassone, avvalendosi anche dell'utilizzo di strumenti orientali, elettrici e di sua invenzione.La sua ...
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Cantautore italiano (n. Monfalcone 1934). Cresciuto a Genova, e inizialmente dedicatosi alle arti grafiche e visive, comincia a cantare e a comporre per caso, ispirandosi a temi e voci della canzone esistenzialista [...] anno ha ricevuto il Premio alla carriera del Festival di Sanremo. Del 2007 è l'uscita della raccolta Milestones. Un incontro in jazz, con la collaborazione di artisti come Emilio Rava, Danilo Rea e Roberto Gatto, e del 2009, quando P. ha compiuto i ...
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Auric, Georges
Enzo Siciliano
Compositore francese, nato a Lodève il 15 febbraio 1899 e morto a Parigi il 24 luglio 1983. La sua produzione sinfonica e cameristica va collocata nella cornice del cosiddetto [...] 'esperienza della vita moderna, che risentisse di un dinamismo ritmico dentro il quale potesse trovare spazio anche il jazz, e che testimoniasse vitalità, ironia, nonché una dose di scettica freddezza verso l'espansione espressiva. Richiamandosi all ...
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Cantante britannico (n. Washington, Durham, GB, 1945). Nel 1971 ha fondato insieme al bassista Graham Simpson il complesso pop rock Roxy Music, ottenendo subito un vasto successo di pubblico. Successivamente, [...] l’artista è tornato sul palco insieme al suo vecchio complesso per una serie di concerti; tra i suoi ultimi album occorre ancora citare Frantic (2002), Dylanesque (2007), Olympia (2010), The jazz age (2012), Avonmore (2014) e Bitter-Sweet (2018). ...
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Trombettista afroamericano (n. New Orleans 1961). Enfant prodige, filologo della musica afroamericana, M. è l'emblema del riflusso delle avanguardie jazzistiche (e del loro messaggio sociale) verso un [...] concentrato su M. l'interesse dei media, facendone un fenomeno di grande influenza su una generazione di ventenni equamente votati al rigore e al successo, ma disinteressati al rinnovamento linguistico del jazz. Praemiun Imperiale per la musica 2023. ...
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Genere musicale sviluppatosi negli anni Sessanta del Novecento come evoluzione del rock 'n' roll, in seguito alla diffusione di nuove tecniche elettroniche e all'influenza del beat britannico (→ beat generation).
Gli [...] r. ha continuato a cercare nuove strade: è nato il r. progressivo, contaminazione di un r. che abbracciava di volta in volta jazz, folk e avanguardie colte, i cui massimi esponenti sono stati i Pink Floyd, i Genesis e i King Crimson. Più diretto, ma ...
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Chitarrista e compositore statunitense di rock, nato a Baltimora il 21 dicembre 1940, morto a Los Angeles il 4 dicembre 1993. Fondò il suo primo complesso, The Blackouts, alla fine degli anni Cinquanta, [...] London Symphony Orchestra, Vol. I (1983), Zappa meets Mothers of prevention (1985), Old masters, box 2 (1986, 7 LP), Jazz from Hell (1986). Negli ultimi anni fu sempre più coinvolto in realizzazioni ''colte'' a sfondo sinfonico e di avanguardia, dal ...
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La parte audio di un film, composta da parola (dialogo), rumori (effetti sonori), musica e ottenuta tramite impressione di segnali luminosi su un lato della pellicola cinematografica che, letti da un apposito [...] con il proiettore – fu un vero e proprio trionfo, così che l’anno successivo uscì il primo film sonoro: Il cantante di jazz di A. Crosland, con la c. incisa sul bordo della copia (sistema Western Electric). Fino allo scoppio della Seconda guerra ...
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Nome d’arte del cantante italiano Roberto Satti (n. Roma 1945). Lanciato dal brano Una lacrima sul viso (presentato nel 1964 al Festival di Sanremo), negli anni Sessanta S. ha scritto un nuovo capitolo [...] il suo stile inconfondibile, negli ultimi lavori S. ha sperimentato sonorità e generi diversi, quali la canzone napoletana (Easy jazz neapolitan song, 2009) e i classici di natale (Bobby christmas, 2011). Tra i suoi ultimi lavori vanno citati i ...
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(App. III, I, p. 203)
Musicista statunitense, morto a New York il 23 gennaio 1981. Dal suo sodalizio con G. C. Menotti nacquero l'opera Vanessa, rappresentata per la prima volta a New York nel 1958, e [...] 'interessi che gli ha consentito di passare con accattivante disinvoltura da forme musicali legate al folklore americano e al jazz, a strutture più elaborate e nostalgiche del sinfonismo e della musica da camera, come il Concerto per pianoforte (1963 ...
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jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazzare /dʒe'ts:are/ v. tr. [der. di jazz]
(mus.) Adattare o eseguire un brano musicale con le movenze e lo stile proprio del jazz. ◆ Part. pass. jazzato, anche agg. (v.).