L'Ottocento: biologia. L'evoluzionismo darwiniano: successi e controversie
Giuliano Pancaldi
L'evoluzionismo darwiniano: successi e controversie
La pubblicazione dell'opera On the origin of species [...] e di cui si considerava paladino; la seconda era la 'teoria della discendenza con modificazione', che attribuiva a Jean-BaptisteLamarck (1744-1829) in quanto suo primo enunciatore. Soltanto al terzo posto Haeckel metteva la 'teoria della selezione ...
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Evoluzione biologica: quadro generale
Saverio Forestiero
Definibile come l'insieme dei cambiamenti che si realizzano lungo le linee di discendenza degli esseri viventi, l'evoluzione biologica presenta [...]
Il primo naturalista che elaborò un vero e proprio programma di ricerca sull'evoluzione delle specie fu Jean-BaptisteLamarck (1744-1829), che tuttavia ne diede una spiegazione errata collegando causalmente l'evoluzione osservata a un'ipotetica ...
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L'Ottocento: biologia. La paleontologia
Nicolaas A. Rupke
La paleontologia
Durante la prima metà del XIX sec. la paleontologia fu una delle discipline scientifiche maggiormente innovative; tra i suoi [...] 1830, la documentazione paleontologica fu usata per attestare la trasformazione delle specie, sostenuta in precedenza da Jean-BaptisteLamarck (1744-1829). Étienne Geoffroy Saint-Hilaire (1772-1844) ipotizzò, nelle Recherches sur les grands sauriens ...
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L'Ottocento: biologia. Zoologia e tassonomia animale
Ilse Jahn
Zoologia e tassonomia animale
Agli inizi dell'Ottocento la zoologia non godeva ancora, in ambito accademico, di un pieno riconoscimento; [...] classi animali di Linneo. In particolare la quinta e la sesta classe di Vermes e Insecta furono riclassificate da Jean-BaptisteLamarck (1744-1829), insieme a Pierre-André Latreille (1762-1833); vennero così create dieci nuove classi di 'invertebrati ...
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SANGIOVANNI, Giosuè.
Fabio D'Angelo
– Nacque a Laurino (Salerno) il 15 gennaio 1775 da Pasquale, medico, e da Agnese Casalburi.
All’età di sei anni rimase orfano del padre e fu posto sotto la tutela [...] nuovamente le lezioni al Muséum e le dimore dei suoi maestri francesi. Gli incontri fondamentali furono quelli con Jean-BaptisteLamarck e Georges Cuvier, presso i quali si recava a giorni alterni intrattenendosi sulle lezioni discusse la mattina al ...
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RANZANI, Camillo
Pietro Corsi
RANZANI, Camillo. – Nacque a Bologna il 21 giugno 1775 da Tommaso e da Francesca Sgarzi.
Sebbene la famiglia non fosse benestante, Ranzani ricevette un’ottima educazione, [...] suoi successivi interessi per gli invertebrati marini, e i Cirripedi in particolare, non sembra abbia seguito i corsi di Jean-BaptisteLamarck (il suo nome è assente dalla lista degli uditori), di cui avrebbe accettato l’impostazione tassonomica, pur ...
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Lamarck, Jean-Baptiste-Pierre-Antoine de Monet, chevalier de
Naturalista francese (Bazentin-le-Petit, Somme, 1744 - Parigi 1829). A L. si devono importanti contributi in geologia, meteorologia, botanica, [...] determinati organi con una frequenza e un’intensità diverse dalle precedenti; ne deriva quindi la prima legge dell’evoluzionismo lamarckiano (detta dell’uso e disuso), secondo cui l’uso costante di un organo lo rafforza, mentre il suo costante ...
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Meccanismi trascrizionali alla base delle caratteristiche epigenetiche. Meccanismi epigenetici e malattie. iPSC: un esempio di riprogrammazione epigenetica. Ereditarietà di programmi epigenetici acquisiti. [...] . Non è un caso che il più famoso esponente della teoria dell’ereditarietà dei caratteri acquisiti, Jean-Baptiste de Lamarck, fosse un botanico. La trasmissione transgenerazionale di segnali epigenetici negli animali è stata documentata in alcuni ...
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Adattamento
Luciano Gallino
Le radici del concetto di adattamento nella biologia evoluzionistica
Il concetto moderno di adattamento, anche quando viene utilizzato in un contesto socio-scientifico, rimane [...] specie dal supremo Creatore; oppure una forma di apprendimento dell'organismo trasmissibile ai discendenti, come postulava Jean-Baptiste de Lamarck, il primo grande teorico dell'evoluzione. Anche in seguito, l'idea dell'ereditarietà dei caratteri ...
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La vita
Maria Arcà
Elisa Manacorda
Cosa vuol dire essere vivi
Un gattino è vivo, un tavolo no. La maestra è viva, una bambola no. Sembra facile capire quali sono le cose che appartengono al mondo vivente. [...] elefanti di oggi.
Perché le giraffe hanno il collo lungo?
All'inizio dell'Ottocento il biologo francese Jean-Baptiste de Lamarck pensava che i viventi potessero migliorare volontariamente il loro corpo e trasmettere ai figli le nuove caratteristiche ...
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