Honegger, Arthur Oskar
Marta Tedeschini Lalli
Compositore svizzero, nato a Le Havre il 10 marzo 1892 e morto a Parigi il 27 novembre 1955. Esponente del gruppo dei Sei, che si riunì negli anni Venti [...] attorno a JeanCocteau ed Eric Satie, diede un importante contributo al cinema, firmando oltre quaranta colonne sonore, dove riversò la ricchezza della scrittura orchestrale e vocale, mostrando sempre il più vivo interesse per le dimensioni teatrali, ...
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Bosè, Lucia
Morando Morandini
Attrice cinematografica, nata a Milano il 28 gennaio 1931. Ha occupato un posto di nicchia nel divismo italiano del dopoguerra, lontana dal modello delle coetanee 'maggiorate [...] , partecipò a diciassette film. Fece una breve apparizione in Le testament d'Orphée (1960; Il testamento di Orfeo) di JeanCocteau e, dopo un altro lungo intervallo, prese parte nel biennio 1968-69 a quattro film spagnoli, a Fellini Satyricon (1969 ...
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Franju, Georges
Massimo Causo
Regista e sceneggiatore cinematografico francese, nato a Fougères (Bretagna) il 12 aprile 1912 e morto a Parigi il 5 novembre 1987. Autore tra i più singolari del cinema [...] al cinema di Louis Feuillade, attraversato da straordinarie intuizioni figurative; Thomas l'imposteur (1965), dal romanzo di JeanCocteau, autore anche della sceneggiatura, storia di un mitomane che paga con la vita la partecipazione alla guerra; e ...
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Wiéner, Jean
Marta Tedeschini Lalli
Compositore e pianista francese, nato a Parigi il 19 marzo 1896 e morto ivi l'8 giugno 1982. Musicista versatile, frequentatore di molti e diversi generi musicali, [...] l'istituzione dei Concerts Wiéner, dal 1921 al 1924) sia della musica 'leggera' e di intrattenimento del café-concert (fu con JeanCocteau tra i fondatori del club Le bœuf sur le toit), in un costante impegno per superare le tradizionali barriere tra ...
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Bruno, Edoardo
Bruno Roberti
Critico e studioso del cinema, nato a Roma l'11 settembre 1928. La sua riflessione sulla centralità dell'esperienza cinematografica, si è articolata tanto attraverso saggi [...] Campidoglio-Maestri del Cinema. Ha curato per la Mostra del cinema di Venezia varie retrospettive (René Clair, Luis Buñuel, JeanCocteau). Tra le sue opere: Tendenze del cinema contemporaneo (Roma 1965), Film altro reale (Roma 1978), Il senso in più ...
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Milian, Tomas
Francesco Zippel
Nome d'arte di Tomás Quintín Rodríguez, attore cinematografico cubano, nato a Culono (La Avana) il 3 marzo 1933. Formatosi alla scuola del cinema italiano d'autore (Luchino [...] Studio di Lee Strasberg. Messosi in luce in alcune produzioni di Broadway e in una serie televisiva, M. venne notato da JeanCocteau che, insieme a Giancarlo Menotti, lo portò nel 1959 al Festival di Spoleto per interpretare il suo testo Le poète et ...
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Richter, Hans
Bruno Di Marino
Pittore, regista, storico e teorico tedesco del cinema sperimentale, nato a Berlino il 6 aprile 1888 e morto a Muralto (Locarno) il 1° febbraio 1976. Tra i massimi esponenti [...] con altri due film, 8x8 (1957), sempre strutturato in episodi concepiti insieme ad artisti quali Ernst e JeanCocteau, e Dadascope (1961), visualizzazione di alcuni poemi dada. Negli anni successivi R. avrebbe abbandonato il cinema dedicandosi ...
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CASARES, Maria
Catherine McGilvray
Casarès, Maria (propr. Casarès Quiroga, Maria)
Attrice cinematografica e teatrale spagnola, naturalizzata francese, nata a La Coruña (Spagna) il 21 novembre 1922 e [...] che la C. affascinò ancora per la sua spietata, sensuale Principessa di Morte in Orphée (Orfeo) di JeanCocteau, cui seguirà, sempre di Cocteau, un meno intenso Le testament d'Orphée (1960). Negli anni Settanta e Ottanta l'attrice fu interprete di ...
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CINEMATOGRAFIA (cinematografo: X, p. 335; App. I, p. 420; II, 1, p. 592; III, 1, p. 384)
Innovazioni tecniche. - Dal 1960 a oggi non si registrano innovazioni tecniche di rivoluzionaria importanza, tuttavia [...] primo R. Clair e dal primo Buñuel, a Léger, a Cocteau, a M. Ray), si sviluppa, di pari passo con -74); animato da affanni esistenziali ma non estraneo alla cronaca minuta, Goretta (Jean-Luc persecuté, 1968; Vivre ici, 1969; Le fou, 1970; L'invitation ...
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Narratore, poeta e giornalista, nato a Parigi il 10 settembre 1887. Compì lunghi e numerosi viaggi e aderì fin dagli inizî alle tecniche futuristiche e a una sorta di trasposizione letteraria del cubismo. [...] di Moravagine (1926), di Rhum ou l'Aventure de Jean Galmot (1930) fino all'attivistica celebrazione del presente come La Main coupée (1947).
Bibl.: R. Tavernier, B. C. et J. Cocteau, in Confluences, 1943, f. 21-24; L. Parrot, La symphonie du monde ...
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mostro2
móstro2 (ant. mònstro) s. m. [lat. monstrum «prodigio, portento», dal tema di monere «avvisare, ammonire»]. – 1. a. Essere che si presenta con caratteristiche estranee al consueto ordine naturale e come tale induce stupore e paura;...