I fasti della ‘tradizione’: le cerimonie della nuova venezianità
Marco Fincardi
Il luogo delle feste
Il ritratto luminoso di Venezia presentato nel 1937 dall’Enciclopedia Italiana(1) è l’immagine ufficiale [...] costume, a cura di Sandro Piantanida, Venezia 1951; Premier congrès international d’histoire du costume, Venise 1952; JeanCocteau-Gino Damerini, Venise: l’amour de l’art, Paris 1951; Giandomenico Romanelli-Giuseppe Pavanello, Palazzo Grassi. Storia ...
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La laguna e le isole
Franco Mancuso
La comunità lagunare
Agli inizi degli anni Cinquanta, e per gran parte di quel decennio, la laguna e le isole, insieme con Chioggia e Venezia, presentano ancora vividamente [...] romani, che produrrà nelle sale appositamente costruite dietro il Mulino Stucky importanti opere cinematografiche, richiamandovi registi di grido: JeanCocteau e Pierre Billon, che nel ’47 vi girano Ruy Blas; Orson Welles, nel ’52 alle prese con ...
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Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] preconsci/inconsci sono presenti (Un chien andalou e L'âge d'or di Luis Buñuel, Le sang d'un poète di JeanCocteau, Vinyl e The Chelsea girls di Andy Warhol, Inauguration of the pleasure dome di K. Anger). Configurare le immagini cinematografiche ...
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Ambiguità
Alessandro Cappabianca
Nel suo studio sull'a. nel linguaggio poetico (Seven types of ambiguity), la cui prima edizione risale al 1930, W. Empson riconosceva che l'operare dell'a. è alla radice [...] chien andalou, 1928, e L'âge d'or, 1930, ambedue realizzati con la collaborazione di Salvador Dalì), o il cinema del poeta e pittore JeanCocteau, a partire da Le sang d'un poète (1930) sino a Orphée (1950; Orfeo) e a Le testament d'Orphée (1960; Il ...
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Sperimentale, cinema
Bruno Di Marino
L'espressione cinema sperimentale, inadeguata e ambigua, si riferisce a una vasta area di film, caratterizzati quasi sempre da: a) assenza di sceneggiatura, dialoghi [...] rinacque negli Stati Uniti durante gli anni Trenta. Molti cineasti sperimentali rimasero suggestionati dal cinema di Luis Buñuel e JeanCocteau. Robert Florey realizzò The love of Zero (1927) e The life and death of 9413 ‒ a Hollywood extra (1927 ...
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Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] un variegato linguaggio cinematografico. Christian Bérard fu collaboratore di JeanCocteau, con il quale, per i c. di La e Der Name der Rose (1986; Il nome della rosa) di Jean-Jacques Annaud; Nanà Cecchi, che ha collaborato con Ettore Scola, G. ...
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Compositore
Sergio Miceli
Compositori e cinema
Nella fase 'preistorica' del cinema le proiezioni erano itineranti, in forma autonoma o associate al circo e alla fiera, mentre a un gradino più alto facevano [...] inteso, oppure incarnazione occasionale del Dadaismo e del Surrealismo (osservato o incoraggiato da un letterato come JeanCocteau), quanto con la nascente scuola cinematografica francese legata a un cinema tradizionalmente 'narrativo' ma rinnovato ...
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ZEFFIRELLI, Franco
Paolo Puppa
– Nacque a Firenze il 12 febbraio 1923 da una relazione tra Alaide Garosi, apprezzata sarta con un suo atelier vicino al duomo, e Ottorino Corsi, commerciante di tessuti [...] portò a Spoleto Fogli d’album, eterogeneo montaggio di testi tra l’altro di Dino Buzzati, Italo Calvino, Eugène Ionesco e JeanCocteau, e canzoni di Dario Fo e Fiorenzo Carpi. Ricevette a questo punto la proposta prestigiosa, a consacrazione di un ...
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Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] du paradis (1945; Amanti perduti) di Marcel Carné e La belle et la bête (1946; La bella e la bestia) di JeanCocteau; la violazione della compostezza inglese in Brief encounter (1945; Breve incontro) di David Lean e in Black narcissus (1947; Narciso ...
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Arredi scenotecnici
Alessandro Cappabianca
Non è agevole operare una distinzione netta tra la vera e propria scenografia e quel complesso di materiali (mobilio, arredamento, oggetti) che vengono chiamati [...] e inorganico) approntate dallo scenografo Christian Bérard per La belle et la bête (1946; La bella e la bestia) di JeanCocteau. Mentre emana un fascino metafisico la vera e propria proliferazione di statue che popola il parco di L'année dernière à ...
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mostro2
móstro2 (ant. mònstro) s. m. [lat. monstrum «prodigio, portento», dal tema di monere «avvisare, ammonire»]. – 1. a. Essere che si presenta con caratteristiche estranee al consueto ordine naturale e come tale induce stupore e paura;...