Indipendente, cinema
Serafino Murri-Bruno Roberti
Caratteristiche del cinema indipendente
Con l'espressione cinema indipendente si definisce un insieme di modalità realizzative, produttive e distributive, [...] come il Surrealismo (v.) in Francia (Luis Buñuel, JeanCocteau) o vicini alle esperienze estetiche del Bauhaus in Germania ( -politica come Carmelo Bene o la coppia costituita da Jean-Marie Straub e Danièle Huillet furono punti di riferimento per ...
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PADOVANI, Lea
Enrico Lancia
PADOVANI, Lea. – Nacque a Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, il 28 luglio 1920, da Ugo, vicentino, e da Ida Campanari, originaria della Corsica ma nata a Tuscania.
Conseguita [...] in Un uomo come gli altri di Armand Salacrou, la dolente Maddalena in una ripresa de I parenti terribili di JeanCocteau e un’accattivante signora borghese in Spirito allegro di Noel Coward. Nella stagione successiva recitò in un’altra commedia di ...
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Gaumont
Francesco Zippel
Casa cinematografica francese di produzione, distribuzione ed esercizio, fondata il 10 agosto 1895 da Léon Gaumont (nato a Parigi il 10 maggio 1864 e morto a Sainte-Maxime, [...] Poiré ne produsse negli anni successivi alcuni dei capolavori. La belle et la bête (1946; La bella e la bestia) di JeanCocteau, Antoine et Antoinette (1947; Amore e fortuna) di Jacques Becker, Un condamné à mort s'est échappé (1956; Un condannato a ...
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PAGLIERO, Marcello
Stefania Carpiceci
PAGLIERO, Marcello. – Nacque a Londra il 15 gennaio 1907 da Luigi, di origine genovese, e da Clara (Claude) Renaud, francese.
Di nazionalità italo-francese, nel [...] fu apprezzata più all’estero (premiata nel 1949 al Festival du film maudit, organizzato a Biarritz da André Bazin e JeanCocteau) che in patria, dove ricevette un’accoglienza distratta, nonostante il Nastro d’Argento conferito nel 1948 dal Sindacato ...
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Testimonianze - Luchino Visconti
Marco Tullio Giordana
Luchino Visconti
I suoi film li ho visti nell'adolescenza. Già sapevo qualcosa sul cinema, sullo star system, sulla celebrità del metteur en scène. [...] Fellini (altra gioia) purché con sufficienza, idolatrare Jean-Luc Godard (obbedisco) e adorare i fratelli formazione ha debiti soprattutto con Thomas Mann, Jean Renoir, Giuseppe Verdi, Arturo Toscanini, JeanCocteau, il grande fotografo Horst P. Horst ...
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Minnelli, Vincente (propr. Lester Anthony)
Marco Pistoia
Regista cinematografico statunitense, nato a Chicago il 28 febbraio 1903 e morto a Los Angeles il 25 luglio 1986. Fra i più importanti registi [...] Autore per più versi legato al gusto e alla cultura europei, che amava, fra gli altri, registi quali Jean Renoir, Max Ophuls e JeanCocteau, M. seppe ancora offrire, dopo questi appassionanti mélo, saggi del proprio stile e della propria visione del ...
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Riefensthal, Leni (propr. Helene Bertha Amalie)
Melania G. Mazzucco
Regista, attrice e produttrice tedesca, nata a Berlino il 22 agosto 1902 e morta e Pöcking (Baviera) l'8 settembre 2003. Già ballerina [...] (fra cui Die roten Teufel, da girarsi in Italia con Vittorio De Sica, e Friedrich und Voltaire, scritto con e per JeanCocteau). Quando capì che non sarebbe mai più riuscita a girare un film in Europa, nel 1956 partì per girare in Africa Schwarze ...
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Le diable au corps
Maurizio Cabona
(Francia 1946, 1947, Il diavolo in corpo, bianco e nero, 110m); regia: Claude Autant-Lara; produzione: Universal/Paul Graetz; soggetto: dall'omonimo romanzo di Raymond [...] assunto una connotazione più umiliante, vista la lunga occupazione tedesca. Inoltre alla vena dissacrante di Radiguet ‒ caro a JeanCocteau ‒ s'aggiunsero le acuminate osservazioni degli sceneggiatori e il genio insolente del regista. Il fatto che la ...
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Alekan, Henri
Stefano Masi
Direttore della fotografia francese, nato a Parigi il 10 febbraio 1909 e morto ad Auxerre (Yonne) il 15 giugno 2001. Sostenitore della fotografia come artificio e invenzione, [...] di due film molto diversi ma entrambi di grande rilievo: La belle et la bête (La bella e la bestia) di JeanCocteau, trionfo barocco del bianco e nero, che faceva rivivere sullo schermo le fantasie dell'incisore ottocentesco G. Doré; e un'opera ...
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Le roman d'un tricheur
Sandro Toni
(Francia 1936, Il romanzo di un baro, bianco e nero, 81m); regia: Sacha Guitry; produzione: Serge Sandberg per Cinéas; sceneggiatura: Sacha Guitry dal suo romanzo [...] gioco con gli spettatori. Questa dimensione così piacevolmente disincantata della storia, questo scherzo con il nulla, spingerà JeanCocteau a definire Guitry un pre-dadaista.
Il continuo ricorso alla sorpresa verbale e visiva sostenuto da Guitry ...
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mostro2
móstro2 (ant. mònstro) s. m. [lat. monstrum «prodigio, portento», dal tema di monere «avvisare, ammonire»]. – 1. a. Essere che si presenta con caratteristiche estranee al consueto ordine naturale e come tale induce stupore e paura;...