Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] a quel regno dei r. ‒ da Friedrich W. Murnau a Ewald A. Dupont e a Ernst Lubitsch, da Abel Gance a Marcel L'Herbier, JeanEpstein e Luis Buñuel, da Lev V. Kulešov a Vsevolod I. Pudovkin, Sergej M. Ejzenštejn e Dziga Vertov, da Griffith a Chaplin e a ...
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Movimenti di macchina
Dario Tomasi
Ogni singola ripresa di un film può essere statica o dinamica. Nel primo dei due casi ci si trova di fronte a un'inquadratura fissa, nel secondo invece a un movimento [...] presenti in alcuni film francesi di quel periodo, come Au secours (1923) di Abel Gance, L'auberge rouge (1923) di JeanEpstein e L'inondation (1924) di Louis Delluc. Ma a costituire veri e propri esempi per il mondo intero furono soprattutto film ...
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Psicoanalisi
Lucilla Albano
Il rapporto tra psicoanalisi e cinema
Nel 1895, mentre a Vienna venivano pubblicati gli Studien über Hysterie di J. Breuer e S. Freud, atto di fondazione di una nuova disciplina [...] era stata rilevata in diversi interventi già negli anni Dieci e Venti (e nelle dichiarazioni di famosi registi come JeanEpstein e René Clair). Successivamente Metz sottolineò affinità e scarti tra film e sogno, mettendo in evidenza l'esistenza di ...
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Compositore
Sergio Miceli
Compositori e cinema
Nella fase 'preistorica' del cinema le proiezioni erano itineranti, in forma autonoma o associate al circo e alla fiera, mentre a un gradino più alto facevano [...] 'narrativo' ma rinnovato sul piano linguistico (JeanEpstein, Abel Gance, Marcel L'Herbier, René Zéro de conduite (1934; Zero in condotta) e L'Atalante (1934), entrambi di Jean Vigo, Carnet de bal (1937; Carnet di ballo) di Julien Duvivier, e Drôle ...
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Soggettiva
Elena Dagrada
Per soggettiva si intende un'inquadratura o un insieme di inquadrature che rappresentano sullo schermo ciò che vede un personaggio, come è supposto vederlo quel personaggio, [...] e sfaccettature, a causa dell'eredità di un lontano dibattito da cui deriva lo stesso nome della figura.
È probabilmente JeanEpstein a utilizzare per primo la parola soggettiva, in uno scritto del 1921 dove immagina una scena di danza ripresa "come ...
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Dreyer, Carl Theodor (propr. Nilsson, Carl Theodor)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico danese, nato a Copenaghen il 3 febbraio 1889 e morto ivi il 20 marzo 1968. È da annoverare tra i più [...] , i rami degli alberi: paradossale soggettiva del cadavere (per la quale forse D. prese spunto dall'analoga scena girata da JeanEpstein tre anni prima in La chute de la maison Usher). Primo film sonoro del regista danese, una parte del fascino di ...
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Horror
Federico Chiacchiari
Il film horror affonda le sue radici nella letteratura di fine Settecento e Ottocento, in particolare nel romanzo gotico (il cui capostipite è The castle of Otranto, 1764, [...] Blade of Satan bog, 1921, Pagine dal libro di Satana), Benjamin Christensen (Häxan, 1922, La stregoneria attraverso i secoli), JeanEpstein (La chute de la maison Usher, 1928), mentre l'industria hollywoodiana ‒ che pure aveva iniziato già nel 1908 a ...
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Narrativi, procedimenti
Sandro Bernardi
Il cinema non ha sempre raccontato storie, anzi, in origine non sapeva neppure che cosa fossero: era stato concepito per riprendere e proiettare vedute di una [...] ., velata dal flou o fuori fuoco o traballante). Questo procedimento venne usato in particolare da Ewald André Dupont, JeanEpstein, o Abel Gance e in generale dai cosiddetti impressionisti (v. impressionismo). Il cinema americano utilizzò invece in ...
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ZACCONI, Ermete
Donatella Orecchia
ZACCONI, Ermete. – Nacque il 14 settembre 1857 a Montecchio Emilia da Giuseppe e da Lucia Lipparini e fu battezzato con il nome di Ernesto Giuseppe.
Figlio d’arte, [...] personaggi che l’avevano reso famoso in teatro: Il Cardinale Lambertini (1934, Parsifal Bassi), Coeur de gueux (1936, JeanEpstein), Processo e morte di Socrate (1940, Corrado D’Errico), Don Buonaparte (1941, Flavio Calzavara). In L’orizzonte dipinto ...
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Cineclub
Callisto Cosulich
Termine con il quale vengono indicate le associazioni aventi per scopo lo studio, la diffusione e la difesa dell'arte del cinema attraverso molteplici iniziative: proiezioni [...] per il cinema Salvator Dalí, Rafael Alberti, Pio Baroja, i sovietici Ejzenštejn e Grigorij V. Aleksandrov, i francesi JeanEpstein, Eugène Deslaw e Marcel L'Herbier: un cosmopolitismo reso necessario dalla povertà dei quadri creativi e critici del ...
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