Garrel, Philippe
Rinaldo Censi
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico francese, nato a Parigi il 6 aprile 1948. Fedele allo spirito della sua generazione, legata agli eventi del Sessantotto, [...] istanti del suo passato e meglio comprenderli. In questo senso, egli fa parte di quella schiera di cineasti che, come Jean-LucGodard, per dirla con lo stesso G. 'mancano d'immaginazione', nel senso che preferiscono la riflessione, l'analisi di un ...
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Martone, Mario
Bruno Roberti
Regista cinematografico e teatrale, nato a Napoli il 20 novembre 1959. La sua attività, che ha raccolto prestigiosi riconoscimenti, si è sviluppata tra teatro e cinema in [...] nella complessità visiva e nella scenografia di Ritorno ad Alphaville (1986, ispirato al film Alphaville, 1965, di Jean-LucGodard), il suo esito teatrale più estremo e barocco, nel quale il trionfo dell'immaginario postmoderno traeva ispirazione sia ...
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Sontag, Susan
Daniele Dottorini
Saggista e scrittrice statunitense, nata a New York il 16 gennaio 1933. Rappresentante tra le più prestigiose della cultura radical statunitense, nell'ambito del suo [...] a S. Beckett, da C. Lévi-Strauss fino ai film di fantascienza ‒ è contenuto un famoso saggio sul cinema di Jean-LucGodard; qui la S. ribadisce la necessità di rovesciare l'approccio interpretativo all'opera d'arte, rileggendo il corpus del cinema ...
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Leroy, Philippe (propr. Leroy-Beaulieu, Philippe)
Clarice Cartier
Attore cinematografico francese, nato a Parigi il 15 ottobre 1930. Ha saputo imporre, sia in ruoli di eroe sia in quelli negativi, infidi [...] di aristocratico decadente: dal pilota borghese tradito dalla moglie di Une femme mariée (1964; Una donna sposata) di Jean-LucGodard, al 'professore', membro di una gang internazionale che svaligia una banca svizzera di Sette uomini d'oro (1965 ...
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Denis, Claire
Daniela Turco
Regista cinematografica francese, nata a Parigi il 21 aprile 1948. L'Africa, con i suoi spazi dilatati e la sua luce, e l'immigrazione africana in Europa, con il suo drammatico [...] 'interno della Legione straniera. Tra gli interpreti Michel Subor, che nel 1960 aveva recitato in Le petit soldat di Jean-LucGodard, Denis Lavant, e Grégoire Colin, presente nella maggior parte delle opere della Denis. Nel film, alla presenza totale ...
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Palance, Jack
Alessandro Loppi
Nome d'arte di Vladimir Palahniuk, attore cinematografico e teatrale statunitense, di origine ucraina, nato a Lattimer Mines (Pennsylvania) il 18 febbraio 1919. I tratti [...] film storici, ma anche a Il giudizio universale (1961) di Vittorio De Sica e a Le mépris (1963; Il disprezzo) di Jean-LucGodard.
In seguito la sua carriera si è dispersa nell'ambito di film di genere (tra cui, negli anni Sessanta e Settanta, molti ...
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Brasseur, Pierre
Simona Pellino
Nome d'arte di Pierre-Albert Espinasse, attore teatrale e cinematografico francese, nato a Parigi il 22 dicembre 1905 e morto a Brunico il 14 agosto 1972. Talento da [...] di Serge de Poligny, pittore folle in Lumière d'été (1943) di Jean Grémillion, amante geloso in Les portes de la nuit (1946; Mentre diretti da importanti registi come M. Carné, Jean-LucGodard, Jean Renoir e François Truffaut.
Bibliografia
F. Savio, ...
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Rossellini, Roberto
Edoardo Bruno
Regista e sceneggiatore/cinematografico, nato a Roma l'8 maggio 1906 e morto ivi il 6 giugno 1977. Il suo contributo al linguaggio cinematografico è risultato fondamentale [...] dei Due Mondi di Spoleto, da cui lo stesso R. trasse la sceneggiatura, scritta in collaborazione con Jean Gruault, del film omonimo (1963) di Jean-LucGodard. La tensione educativa portò R. a intraprendere tra la fine degli anni Sessanta e gli anni ...
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Moravia, Alberto
Arnaldo Colasanti
Pseudonimo di Alberto Pincherle, scrittore, nato a Roma il 28 novembre 1907 e morto ivi il 26 settembre 1990. Autore di decisivi romanzi come Gli indifferenti (1929), [...] Vaccari; La ciociara (1960) di Vittorio De Sica; Agostino (1962) di Bolognini; Le mépris (1963; Il disprezzo) di Jean-LucGodard; Gli indifferenti (1964) di Francesco Maselli (e in seguito nella versione televisiva del 1989 diretta da Mauro Bolognini ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] introdotto nel catalogo della società nel 1965), le opere di Robert Bresson, di Ermanno Olmi, alcuni film di Jean-LucGodard, di Federico Fellini, di François Truffaut o di Liliana Cavani. In particolare, Galileo (1968) della Cavani, presentato al ...
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antisnobismo
s. m. Rifiuto di atteggiamenti snobistici. ◆ L’umiliazione che suscita, oggi, vedere nei reality show povere persone che si rinfacciano urlando poveri peccati d’amore, o si assestano il reggipetto smoccolando come le concorrenti...