Lang, Fritz (propr. Friedrich Christian Anton)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico austriaco, naturalizzato statunitense nel 1935, nato a Vienna il 5 dicembre 1890 e morto a Los Angeles il [...] al nuovo universo di controllo e sorveglianza televisiva. Gli anni successivi furono ricchi per L. di onori e riconoscimenti (Jean-LucGodard, tra l'altro, lo volle come attore e alter ego in Le mépris, 1963, Il disprezzo), ma nessuna prospettiva ...
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Aristarco, Guido
Monica Trecca
Teorico, critico e storico del cinema, nato a Mantova il 17 ottobre 1918 e morto a Roma l'11 settembre 1996. Tra i principali esponenti della cultura cinematografica in [...] epifaniche, della ricerca dell'oltre, delle intermittenze del cuore in registi come Charlie Chaplin, Pier Paolo Pasolini, Jean-LucGodard, Glauber Rocha, Ingmar Bergman e altri, riflette sul passaggio, avvenuto anche nel cinema, dalle filosofie delle ...
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Vertov, Dziga
Pietro Montani
Nome d'arte di Denis Arkadevič Kaufman, regista e teorico del cinema, di famiglia ebrea, nato a Białystok (od. Polonia) il 2 gennaio 1896 e morto a Mosca il 12 febbraio [...] saltuario, al cinegiornale Novosti dnja (Notizie del giorno). La sua lezione sarebbe tornata nel cinema degli anni Settanta di Jean-LucGodard, e successivamente nell'opera di Abbas Kiarostami che, al di là di ogni ripresa esplicita, è forse il suo ...
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Rohmer, Eric
Paolo Marocco
Nome d'arte di Jean-Marie Maurice Schérer, regista, sceneggiatore, montatore e critico cinematografico francese, nato a Tulle (Corrèze) il 21 marzo 1920. Personalità tra le [...] cinematografico a "La gazette du cinéma", dove conobbe Jean-LucGodard, Jacques Rivette e altri giovani intellettuali che sarebbero del Neorealismo, di Roberto Rossellini e dell'intera opera di Jean Renoir, e dall'altro è in grado di creare un' ...
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Testimonianze - Luchino Visconti
Marco Tullio Giordana
Luchino Visconti
I suoi film li ho visti nell'adolescenza. Già sapevo qualcosa sul cinema, sullo star system, sulla celebrità del metteur en scène. [...] ", inchinarsi a Michelangelo Antonioni (lo faccio volentieri), ammettere Federico Fellini (altra gioia) purché con sufficienza, idolatrare Jean-LucGodard (obbedisco) e adorare i fratelli maggiori tedeschi in auge al momento (cari nomi di Wim Wenders ...
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Truffaut, François
Vittorio Giacci
Regista e critico cinematografico francese, nato a Parigi il 6 febbraio 1932 e morto a Neuilly-sur-Seine (Parigi) il 21 ottobre 1984. Cinema e vita furono per T. una [...] , iniziò a collaborare assiduamente ai due periodici e diede vita, insieme ad amici come Eric Rohmer, Jacques Rivette, Jean-LucGodard, Claude Chabrol, Jacques Doniol-Valcroze, a quel gruppo di tendenza che sarebbe sfociato nella Nouvelle vague.
Nel ...
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Deleuze, Gilles
Daniele Dottorini
Filosofo francese, nato a Parigi il 18 gennaio 1925 e morto ivi, suicida, il 4 novembre 1995. Tra le figure più innovative del pensiero del Novecento, D. ha rappresentato [...] i personaggi si muovono a stento. Gli autori del cinema moderno, tra i quali, soprattutto, Orson Welles, Jean-LucGodard, Alain Resnais, Jean-Marie Straub e Danièle Huillet, Marguerite Duras, Hans-Jürgen Syberberg, Stanley Kubrick, in modo diverso e ...
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Léaud, Jean-Pierre
Simone Emiliani
Attore cinematografico francese, nato a Parigi il 5 maggio 1944. Con Anna Karina e Jean-Paul Belmondo è stato tra gli attori simbolo della Nouvelle vague: la sua recitazione [...] dai gesti istintivi e lo sguardo inquieto, è stato frequentemente utilizzato anche da Jean-LucGodard e da cineasti francesi (Philippe Garrell, Jean Eustache) o stranieri (Jerzy Skolimowski, Bernardo Bertolucci, Glauber Rocha) formalmente influenzati ...
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Fuller, Samuel
Valerio Caprara
Regista, produttore e sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a Worcester (Massachusetts) il 12 agosto 1912 e morto a Los Angeles il 31 ottobre 1997. Indipendente [...] , vitalistico e visionario. Partecipò come attore ad alcuni film, tra cui Pierrot le fou (1965; Il bandito delle undici) di Jean-LucGodard, Der amerikanische Freund (1977; L'amico americano) di Wim Wenders, e Golem ‒ L'esprit de l'exil (1992; Golem ...
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Bardot, Brigitte
Lorenzo Dorelli
Attrice cinematografica francese, nata a Parigi il 28 settembre 1934. Impostasi sulla scena nella seconda metà degli anni Cinquanta, si è conquistata nel decennio successivo [...] di modesto valore. Tra le poche eccezioni, vanno ricordati i due film che interpretò per Louis Malle e Jean-LucGodard. Ispirandosi alla vicenda biografica dell'attrice, segnata da un rapporto sempre più conflittuale con la propria immagine pubblica ...
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antisnobismo
s. m. Rifiuto di atteggiamenti snobistici. ◆ L’umiliazione che suscita, oggi, vedere nei reality show povere persone che si rinfacciano urlando poveri peccati d’amore, o si assestano il reggipetto smoccolando come le concorrenti...