Musicologo (Hörde, Dortmund, 1900 - Lipsia 1969), ha insegnato presso le univ. di Heidelberg, Jena e Lipsia. Si è occupato soprattutto di musica medievale e rinascimentale pubblicando, tra l'altro, Die [...] Musik des Mittelalters und der Renaissance (1931-34). Ha curato edizioni di opere di J. S. Bach, G. Gabrieli, O. di Lasso e l'opera omnia di G. Dufay e G. de Machaut. Altre pubblicazioni: J. S. Bach (1935); ...
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Drammaturgo tedesco (n. forse a Breslavia 1640 - m. Breslavia 1704). Studiò diritto a Jena ed esercitò a Breslavia la professione dell'avvocato. Scriveva intanto lavori teatrali di successo; ma la conversione [...] al cattolicesimo contribuì a distrarre da lui l'attenzione di qualche potente che avrebbe potuto sostenerlo. Finì dimenticato e forse in miseria. I suoi drammi puntano a un'efficacia immediata, e pertanto ...
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Teologo protestante (Stetten, Württemberg, 1839 - Berlino 1908), pastore a Heilbronn (1868), poi a Jena (1870), prof. di teologia pratica (1871), nel 1875 fu chiamato a insegnare teologia sistematica a [...] Berlino. Allievo della scuola di Tubinga, fu seguace dell'indirizzo storico-religioso contro quello teologico di A. Ritschl; diede pertanto il meglio di sé in opere di storia delle idee teologiche, viste ...
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Poeta mistico (Breslavia 1651 - Mosca 1689). Figlio di un artigiano, studiò diritto a Jena e a Leida e conobbe l'opera di J. Böhme, cui si ispirò in un poema pervaso di notazioni profetiche. Studiò inoltre [...] gli scritti di Paracelso, la filosofia neoplatonica e quella esoterica. Si dedicò alla pubblicazione delle proprie opere ispirate alla Bibbia e all'Apocalisse, in cui si dispiega il suo disegno di conversione ...
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NIPPERDEY, Karl
Filologo tedesco, nato a Schwerin il 13 settembre 1821, morto a Jena (dove era professore dal 1852), il 2 gennaio 1875. Opera sua fondamentale è l'ampio commento agli Annali di Tacito [...] (1851-52, voll. 2), che, nella rielaborazione dell'Andresen, è ancora oggi consultato con profitto. Si deve anche al N. un'edizione di tutte le opere di Tacito (1871-76, voll. 4) ...
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Filosofo e matematico tedesco (Wismar 1848 - Bad Kleinen, Meclemburgo, 1925); insegnò lungamente a Jena; erano gli anni in cui scienziati illustri come K. Weierstrass, J. W. R. Dedekind, G. Cantor davano [...] grande impulso alle ricerche sui fondamenti della matematica. I lavori di F. hanno notevole importanza, sia dal punto di vista filosofico sia da quello tecnico, nel quadro storico della logica matematica. ...
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Filosofo (Monaco di Baviera 1874 - Francoforte sul Meno 1928). Professore nelle univ. di Jena, di Monaco, di Colonia e di Francoforte. Dopo un saggio ispirato ancora alle prospettive del suo maestro R. [...] Eucken (Die transzendentale und die psychologische Methode, 1900), S. si avvicinò alla fenomenologia husserliana, sviluppandola anzitutto in direzione dell'etica con una serie di scritti tra cui il più ...
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Unverricht, Heinrich
Medico tedesco (Breslavia 1853 - Magdeburgo 1912). Prof. di medicina interna a Jena, poi a Dorpat e infine a Magdeburgo. Oltre che a problemi di patologia generale e di clinica medica, [...] si dedicò a studi in campo neurologico (sulle mioclonie, l’epilessia, ecc.). Malattia di U.: ➔ mioclonoepilessia ...
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Scrittore tedesco, nato a Strasburgo il 6 maggio 1897. Studiò a Jena e a Monaco, dove si laureò in filosofia; dal 1934 al 1944 fu editore, insieme a B. von Mechow, e redattore capo del mensile Das innere [...] Reich (Monaco).
Narratore, poeta, drammaturgo e saggista, i suoi racconti (in particolare la notissima Pfeiferstube, Francoforte s. Meno, 1929) sono spesso soffusi da un delicato umorismo: Kilian, Berlino-Potsdam ...
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STEWART, James Purves
Neuropatologo, nato a Edimburgo il 20 novembre 1869. Studiò a Jena e a Francoforte, si laureò nel 1898. Ufficiale medico nella guerra anglo-boera. Nel 1898 fu nominato assistente [...] nel Westminster Hospital di Londra, nel 1918 Senior physician nell'ospedale stesso. È anche consulente neurologo dell'ospedale di West End in Londra. Le sue ricerche riguardano soprattutto la semeiotica ...
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vetro
vétro s. m. [lat. vĭtrum, di origine ignota]. – 1. a. Sostanza minerale artificiale, amorfa, largamente usata nei campi più diversi per la sua modellabilità allo stato fuso, tenacità, durezza, resistenza alla corrosione, trasparenza,...
antidalemismo
s. m. La contrapposizione alla linea politica di Massimo D’Alema. ◆ Sotto il tendone del Palaterme si respira umidità e antidalemismo. Il premier non c’è. In compenso ha inviato Marco Minniti, che ascolta impassibile la relazione...