Neuropsichiatra tedesco (Neuses 1873 - Jena 1941). Prof. di neuropsichiatria a Jena. È l'iniziatore delle ricerche di elettroencefalografia, perché per primo ha registrato (1929), derivandole a cranio [...] integro, le differenze di potenziale elettrico fra punti diversi del cervello umano, e ne ha rilevato le caratteristiche fondamentali (Über das Electrencephalogramm des Menschen, in Archiv für Psychiatrie ...
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Musicista (Mannheim 1745 - Jena 1801), figlio di Jan Václav, studiò col padre e con C. L. Cannabich. Violinista a Mannheim e Strasburgo, violista a Parigi, Londra, Pietroburgo, fu poi (1785) maestro di [...] cappella del duca di Noailles a Parigi; dopo molti viaggi si stabilì (1794) a Jena. Compose settanta sinfonie, molte sonate a tre, duetti per archi, concerti per varî strumenti, quartetti per fiato e due opere teatrali. ...
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Giurista (Magdeburgo 1619 - Jena 1692), assessore nel tribunale di Halle, poi (1646) prof. nell'univ. di Jena; esercitò pure varie cariche amministrative. Autore di oltre duecento opere, fra le quali: [...] Syntagma iuris feudalis (1653); De operis et servitiis rusticorum (1656); Syntagma iuris civiliis universi (1658-63); Ius sacrum iustinianeum (1668); Iurisprudentia romano-germanica forensis (1670); Dissertationes ...
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Giurista tedesco (Westen 1819 - Jena 1906); prof. nelle univ. di Basilea, Rostock, Jena. Dal diritto romano si volse a più ampie indagini storico-giuridiche riguardanti i popoli indo-europei. Continuò [...] con 4 voll. (1870-79) il commentario alle Pandette di C. Fr. Glück. Fra le altre opere: Die bonorum possessio (1844-48); Über die Entwicklung eines positiven gemeinen Rechts in der civilisierten Menschheit ...
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Poligrafo (Bielefeld, Vestfalia, 1760 - Jena 1819); prof. di storia al Carolinum di Brunswick (1786) e di filosofia nelle univ. di Gottinga (1810) e di Jena (1817), fu tra i primi a diffondere in Germania [...] le teorie di A. Smith, specie con l'opera Über Nationalindustrie und Staatswirtschaft (3 voll., 1800-04). Caldeggiò l'emancipazione degli Ebrei e attribuì importanza fondamentale agli elementi morali dello ...
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Storico boemo (Iglau 1832 - Jena 1904), prof. nell'università di Vienna (1862-85), poi in quella di Jena. Tra le sue opere, la più diffusa è Deutschlands Geschichtsquellen im Mittelalter (1870). Pubblicò [...] anche molti lavori di storia medievale e moderna tedesca (fra i quali: Deutsche Geschichte in 13. und 14. Jahrhundert, 1863-67 e Kaiser Wilhelm und die Begründung des Reiches 1866-71, 1902) e di genealogia ...
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Giurista (Merseburg 1803 - Jena 1865), fratello di Gustav Ernst; fu a Lipsia e a Jena: lasciò la cattedra (1832) perché assunto ivi come magistrato della Corte suprema. Editore e studioso di fonti del [...] diritto greco-romano, si dedicò anche allo studio del diritto moderno. Con la collaborazione del fratello, collazionò, in Francia e in Italia, un gran numero di manoscritti, dei quali si servì per una ...
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Chimico fisico tedesco (Jena 1884 - Traunstein 1950), figlio di Rudolf Christoph. Studiò nelle univ. di Kiel, di Jena e, infine, di Berlino ove fu allievo e poi assistente di W. Nernst. Prof. nelle univ. [...] di Breslau (1915) e di Gottinga (1930) dove fu direttore dell'Istituto di chimica fisica, presidente della Società chimica tedesca e della Deutsche Bunsen-Gesellschaft; è noto per originali ricerche in ...
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Pedagogista (Eisenach 1847 - Jena 1929). Fu direttore del seminario di Eisenach (1876) e prof. di pedagogia a Jena (1886-1912). Di ispirazione herbartiana, coltivò senza particolare originalità un ideale [...] educativo che tendeva a conciliare la molteplicità degli interessi con l'unità della coscienza, in vista della formazione di una personalità etica globale. Opere principali: Pädagogik im Grundriss (1900); ...
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Giurista (Hainichen, Jena, 1775 - Francoforte sul Meno 1833). Dagli studî filosofici passò presto a quelli di diritto, ottenendo la cattedra di istituzioni a Jena, quindi a Kiel e infine a Landshut, dove [...] fu anche consigliere aulico. Più tardi, lasciato l'insegnamento, diventò membro del dipartimento segreto di giustizia e polizia: in tale qualità fece abolire la tortura e propose importanti riforme nell'ordinamento ...
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vetro
vétro s. m. [lat. vĭtrum, di origine ignota]. – 1. a. Sostanza minerale artificiale, amorfa, largamente usata nei campi più diversi per la sua modellabilità allo stato fuso, tenacità, durezza, resistenza alla corrosione, trasparenza,...
antidalemismo
s. m. La contrapposizione alla linea politica di Massimo D’Alema. ◆ Sotto il tendone del Palaterme si respira umidità e antidalemismo. Il premier non c’è. In compenso ha inviato Marco Minniti, che ascolta impassibile la relazione...