Anatomista tedesco (Giessen 1849 - Jena 1918); allievo di His e di Schwalbe, ordinario onorario a Jena (1888), fondatore e segretario generale della Società di anatomia. Furono argomento dei suoi studî [...] l'osteologia, l'antropologia, la miologia, l'angiologia ...
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Medico (Amburgo 1599 - Jena 1673); allievo di A. van den Spiegel. Nel 1628 prof. di anatomia all'univ. di Padova; dal 1629 prof. di anatomia, chirurgia e botanica a Wittenberg. A Jena fondò il teatro anatomico [...] e il laboratorio chimico. Autore, fra l'altro, di Dissertationes anatomicae methodo synthetica exaratae (1656) ...
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Chirurgo (Teschentin, Meclemburgo, 1846 - Jena 1916). Insegnò a Jena e svolse intensa attività scientifica. A lui, tra l'altro, si deve la descrizione della tiroidite lignea (o morbo di R.), caratterizzata [...] da grave indurimento della ghiandola tiroide, la cui sclerosi coinvolge e comprime esofago, trachea, nervo ricorrente (da cui, rispettivamente, dispnea, disfagia, disfonia) ...
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Neuropsichiatra tedesco (Neuses 1873 - Jena 1941). Prof. di neuropsichiatria a Jena. È l'iniziatore delle ricerche di elettroencefalografia, perché per primo ha registrato (1929), derivandole a cranio [...] integro, le differenze di potenziale elettrico fra punti diversi del cervello umano, e ne ha rilevato le caratteristiche fondamentali (Über das Electrencephalogramm des Menschen, in Archiv für Psychiatrie ...
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Chirurgo (Lipsia 1830 - Jena 1889); prof. di clinica chirurgica a Halle (1867). Fu il primo in Germania ad adottare l'antisepsi. Suoi campi d'indagine furono la chirurgia ortopedica (osteotomia subtrocanterica; [...] artroplastica dell'anca; cura del piede piatto; tenotomia nella cura del torcicollo, ecc.), la cura delle ferite, il cancro del retto, ecc. Da lui prende il nome la paralisi di V., ovvero la retrazione ...
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Psichiatra (Düsseldorf 1775 - Siegburg 1858). Studiò a Jena, dove ebbe amicizia con Goethe, a Gottinga, a Edimburgo e a Erfurt. Seguì un indirizzo nettamente materialistico, e, assieme a J. E. Esquirol, [...] Ph. Pinel e V. Chiarugi, fu assertore di una riorganizzazione degli asili per i malati di mente ...
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Medico (Langensalza, Turingia, 1762 - Berlino 1836), prof. a Jena e a Berlino, dove fu medico personale del re di Prussia e protomedico della Charité. Tra i primi propugnò l'attuazione della vaccinazione [...] jenneriana su vasta scala; organizzò la sanità civile in Prussia dopo la battaglia di Jena; fu autore di un trattato di terapia e di oltre quattrocento pubblicazioni. ...
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Neuropatologo svizzero (Münsterlingen 1852 - Kreuzlingen 1929), prof. a Jena (dal 1882). Scrisse sulla paralisi progressiva, sulla neurastenia, sull'isteria e sull'epilessia. ...
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Medico (Berlino 1847 - Funchal, Madera, 1888). Studiò a Jena con Haeckel e Gegenbaur, a Berlino con Cohnheim e Virchow. Nel laboratorio di quest'ultimo condusse la sua prima importante ricerca che lo portò [...] alla scoperta delle cosiddette isole del pancreas (1869), chiamate poi in suo onore isole di Langerhans. Prof. di anatomia patologica a Friburgo (1871-74), gli si deve tra l'altro la descrizione delle ...
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Patologo (Breslavia 1845 - Berna 1928), prof. nelle univ. di Jena e di Berna. Le sue ricerche più importanti riguardano il meccanismo di trasformazione degli edemi, le alterazioni del midollo spinale nell'anemia [...] perniciosa, l'afasia sensoriale sottocorticale ...
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vetro
vétro s. m. [lat. vĭtrum, di origine ignota]. – 1. a. Sostanza minerale artificiale, amorfa, largamente usata nei campi più diversi per la sua modellabilità allo stato fuso, tenacità, durezza, resistenza alla corrosione, trasparenza,...
antidalemismo
s. m. La contrapposizione alla linea politica di Massimo D’Alema. ◆ Sotto il tendone del Palaterme si respira umidità e antidalemismo. Il premier non c’è. In compenso ha inviato Marco Minniti, che ascolta impassibile la relazione...