Goni Mukhtar
Leader islamista del Bornu, in Africa occidentale (m. 1809). Dotto , scatenò un jihad nel Bornu occid. sull’onda del grande movimento messo in atto da Uthman dan Fodio negli Stati hausa [...] (od. Nigeria settentrionale). Guadagnato nel 1808 il controllo di gran parte del Paese, occupò la capitale Gazargamu, cacciandone il mai («re») Ahmad, che abdicò in favore del figlio Dunama. Questi si ...
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Claudio
(etiope Galawdewos) Imperatore d’Etiopia (m. 1559). Regnò dal 1540 al 1559. Succeduto al padre Lebna Dengel riuscì a fermare il jihad di Ahmad ibn Ibrahim al Ghazi, anche con l’aiuto (1541) [...] dei portoghesi di C. da Gama (➔ Gama, Estêvão e Cristovão da), restaurò l’impero e sconfisse l’Adal. Nelle sue Confessioni difese le dottrine della Chiesa etiopica attaccate dai gesuiti. Cadde in battaglia ...
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– Locuzione (in lingua Hausa “la cultura occidentale è sacrilega”) comunemente impiegata per indicare il movimento fondamentalista islamico Jamāʿat Ahl al-Sunna lil-Daʿawah wa al-Jihād (in arabo “Gruppo [...] 2014 o quello avvenuto nel marzo 2015 a Damasak, dove sono state rapite almeno cinquecento persone. Nel 2015 il gruppo jihadista ha inoltre moltiplicato gli attacchi contro i paesi vicini, segnatamente in Niger, Ciad e Camerun, potendo contare su un ...
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Ahmad ibn Ibrahim al-Ghazi
(detto Grañ) Leader musulmano etiopico (n. ca. 1506-m. 1543). A partire dal 1527, muovendo dal sultanato dell’Adal, scatenò un jihad contro l’impero cristiano d’Etiopia, cui [...] inflisse enormi devastazioni. Nel 1531 sconfisse l’imperatore Lebna Dengel, senza tuttavia catturarlo. Minato dal tracollo militare e dalle conversioni di massa all’islam, l’impero fu salvato dal successore ...
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al-Kanemi, Muhammad al Amin
Leader kanembu del Bornu (➔ Borno) (m. 1837). Studioso islamico originario del Kanem, risiedeva in una provincia del Bornu quando il regno fu attaccato dal jihad di ‘Uthman [...] dan Fodio. K. condusse un’efficace resistenza, tanto che il mai («re») Dunama, incapace di fermare l’invasione, chiese il suo intervento e bloccò i fulani (1808). Ricoperto di onori, K. fu chiamato per ...
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Ibrahima Sori
Riformatore e governante islamico (almami) del Futa Djallon, nell’od. Guinea Conakry, che regnò dal 1751 al 1791 circa. Noto anche come Sori Mawdo (il Grande), succedette a Ibrahima Musa [...] nella guida dello Stato islamico e del jihad contro gli jallonke e i fulani non musulmani, che sconfisse definitivamente nel 1778. Divise la teocrazia del Futa Djallon in nove province con capitale a Timbo. ...
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Ahmadu Lobbo
Riformatore islamico fulani (Macina, od. Malica, 1773-ivi 1845). Maestro della Qadiriyya, influenzato dal misticismo sufi, raccolse presto molti seguaci predicando il ritorno a un islam [...] puro. Nel 1816 aderì al movimento di riforma di ‛Uthman dan Fodio. Condusse un suo jihad contro i governanti del Macina (1818), superficialmente musulmani e vassalli del regno pagano bambara di Segu. Creò un califfato esteso da Jenne, dove distrusse ...
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Adama bi Ardo Hassana (detto modibo Adama)
Adama bi Ardo Hassana
(detto modibo Adama) Fondatore dell’emirato di Adamaoua (n. 1771-m. 1848). Figlio di un notabile fula, studiò dottrina islamica nel [...] Bornu e nell’Hausa, guadagnando il titolo di modibo («letterato»). Nel 1806 si unì al jihad rigorista di ‛Uthman dan Fodio e, alla guida di seguaci fula e hausa, fondò l’Adamawa, distretto sudorient. del califfato di Sokoto istituito da ‛Uthman. ...
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al-Ẓawāhirī, Ayman. - Fondamentalista egiziano (Il Cairo 1951 - Kabul 2022). Proveniente da una facoltosa famiglia della borghesia egiziana, a soli quattordici anni si unisce ai Fratelli musulmani, per [...] anti-sovietiche e conosce O. Bin Laden: inizia qui un sodalizio che durerà oltre vent’anni. Tornato in patria porta al-Jihād su posizioni sempre più integraliste, ha rafforzato i legami con al-Qā'ida, e svolto un ruolo di primo piano negli attentati ...
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Mamadu, Lamine Drame (Muhammad al-Amin)
Mamadu, Lamine Drame
(Muhammad al-Amin) Riformatore islamico del Senegambia (Goundiourou, od. Mali, 1830 ca.-Toubacouta, Senegal, 1887). Ritornato verso il 1878 [...] di islam riformato ispirata alla scuola Tijaniyya e ad al-Hajj Umar Tall, denunciando le imposizioni francesi. Nel 1885 lanciò un jihad, sottomise il regno Tekrur di Boundou e creò un vasto dominio fra gli odd. Senegal, Gambia e Guinea Conakry, ma ...
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jihad
jihād 〈ǧihàd〉 (o, meno com., gihād) s. m., arabo [propr. «combattimento, lotta»; più precisamente, forma verbale che significa «lottare, combattere»], usato in ital. per lo più al femm. (per avvicinamento alla parola guerra). – 1. Termine...
jihadismo
〈ǧiha-〉 s. m. [der. di jihād]. – Il movimento fondamentalista islamico, nei suoi varî raggruppamenti, il cui principale obiettivo è quello di sostenere la «guerra santa» contro gli infedeli, senza escludere il ricorso ad attentati...