Emozioni e retorica in vendita: il linguaggio pubblicitario
Fabio Rossi
I messaggi della pubblicità
Sulla pubblicità si è scritto moltissimo, almeno a partire dagli anni Cinquanta. Il testo dei messaggi [...] rischi della persuasione occulta e della messa in spot, per così dire, dell’universo: da They live (1988; Essi vivono) di JohnCarpenter a The Truman show (1998) di Peter Weir. Anche in questo l’Italia non registra titoli significativi, se non, forse ...
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Ambiente e qualità della vita nel territorio urbano
Roberto Della Seta
«In condizioni normali, nel loro habitat culturale, gli animali selvaggi non si mutilano, non si masturbano, non aggrediscono la [...] Roberto Vacca (Il medioevo prossimo venturo, 1971; La morte di megalopoli, 1974), o ancora la Manhattan rappresentata da JohnCarpenter in Escape from New York (1981; 1997: fuga da New York), sconfinata prigione metropolitana su cui regnano bande di ...
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Il cinema postmoderno
Bruno Roberti
Tre linee di tendenza
Se nel Novecento il cinema inteso come espressione degli immaginari di massa ha costituito un compendio delle estetiche del moderno nel loro [...] Tarantino, Jonathan Demme, Lawrence Kasdan, Robert Zemeckis, JohnCarpenter, James Cameron, Paul Verhoeven, Robert Rodriguez, Sam fa uso di effetti speciali digitali (Paychek, 2003, di John Woo; Collateral, 2004, di Michael Mann). Il movimento della ...
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Cinema nel cinema
Pietro Piemontese
Il metacinema
Al cinema, gli avvenimenti sembrano raccontarsi autonomamente tanto assomigliano al modo in cui si vedono nella quotidianità. Il cinema intrattiene [...] il primo regista di Frankenstein; o ne sancisce la condanna. Infatti, Escape from L. A.(1996; Fuga da Los Angeles) di JohnCarpenter, può essere letto come un saggio su origini, sviluppo e destino di Hollywood: il set è disseminato di ammiccamenti e ...
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Movimenti di macchina
Dario Tomasi
Ogni singola ripresa di un film può essere statica o dinamica. Nel primo dei due casi ci si trova di fronte a un'inquadratura fissa, nel secondo invece a un movimento [...] , per es., nel drammatico incipit in soggettiva dell'assassino di Halloween (1978; Halloween ‒ La notte delle streghe) di JohnCarpenter, che solo dopo un lungo e lento movimento arriverà alla messa in campo della vittima designata. Questo tipo di m ...
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Fantastico, cinema
Alessandro Cappabianca
Tra i generi cinematografici, il fantastico appare forse il meno facilmente definibile, presentando numerose tangenze con l'horror, l'avventura, la fantascienza, [...] (They came from within, distribuito anche come Shivers e The parasite murders, 1976, Il demone sotto la pelle), JohnCarpenter (Halloween, 1978), con alcuni piccoli film al confine tra fantastico e horror, mentre al tempo stesso il fantastico ...
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Poliziesco, genere
Mario Sesti
Per la sua complessità, per la vasta articolazione, per la fortuna stessa delle opere a esso ascrivibili, e in ragione della sua evoluzione che ha implicato contaminazioni [...] della pulsione dello sguardo che a esso dà vita, sono stati lo stesso Argento e nuovi autori come JohnCarpenter (Halloween, 1978, Halloween ‒ La notte delle streghe) a spingere la rappresentazione grafica della violenza direttamente nell'horror, dal ...
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Soggettiva
Elena Dagrada
Per soggettiva si intende un'inquadratura o un insieme di inquadrature che rappresentano sullo schermo ciò che vede un personaggio, come è supposto vederlo quel personaggio, [...] Executive suite (1954; La sete del potere) di Robert Wise, Halloween (1978; Halloween ‒ La notte delle streghe) di JohnCarpenter, Strange days (1995) di Kathryn Bigelow. Ma indubbiamente ciò che meglio incarna l'utopia dello sguardo totale è l'idea ...
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Alieno
Roy Menarini
Bruno Roberti
Parte introduttiva
di Roy Menarini
L'a., inteso come forma di vita extraterrestre, offre diversi spunti di riflessione come numerosi altri motivi topici della fantascienza. [...] Anche di The thing from another world è stato prodotto un interessante rifacimento, The thing (1982; La cosa) di JohnCarpenter, in cui però l'indesiderato ospite extraterrestre prende possesso delle forme umane con cui viene a contatto: un sapiente ...
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Horror
Federico Chiacchiari
Il film horror affonda le sue radici nella letteratura di fine Settecento e Ottocento, in particolare nel romanzo gotico (il cui capostipite è The castle of Otranto, 1764, [...] (The exorcist, 1973, L'esorcista), Brian De Palma (Carrie, 1976, Carrie, lo sguardo di Satana) e JohnCarpenter (Halloween, 1978, Halloween ‒ La notte delle streghe) e la parallela affermazione di uno scrittore particolarmente cinematografico come ...
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Cosa bianca
(Cosa Bianca), loc. s.le f. Raggruppamento politico non ben definito nell’area del centro di ispirazione cattolica. ◆ Identità, o programma. Partito di ispirazione cristiana, o «Cosa bianca». Oppure, volendo, «prima [Romano] Prodi»...
spettatoriale
agg. Proprio dello spettatore; relativo allo spettatore. ◆ I vampiri di [John] Carpenter non attirano le nostre simpatie, sono famelici e oltremodo crudeli, sono privi di qualsiasi aura romantico-decadente, del pur minimo fascino...