Il noir contemporaneo
Renato Venturelli
Noir, post-noir, neo-noir, o addirittura neon noir, secondo la definizione di Woody Haut, che ha così intitolato il suo volume (Neon noir. Contemporary American [...] , per es., quando nei suoi film racconta il dramma mediante la commedia, magari rileggendo Shakespeare attraverso lo sguardo di JohnFord.
Un altro autore che negli ultimi anni ha portato avanti una concezione classica del noir è Barbet Schroeder (n ...
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Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] Antonioni, Alain Res-nais, Truffaut e tanti altri, compresi alcuni hollywoodiani, come l'inglese Alfred Hitchcock, l'irlandese JohnFord, l'americano Howard Hawks, e l'a. per eccellenza del cinema statunitense, Orson Welles, diventarono i punti di ...
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Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] 's list, 1993, di Steven Spielberg). Un punto d'arrivo dell'immagine realistica è Grapes of wrath (Furore) girato da JohnFord con il maestro della fotografia Gregg Toland nel 1940, quando l'uso del b. e n. raggiungeva il massimo splendore figurativo ...
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Cinema nel cinema
Pietro Piemontese
Il metacinema
Al cinema, gli avvenimenti sembrano raccontarsi autonomamente tanto assomigliano al modo in cui si vedono nella quotidianità. Il cinema intrattiene [...] Coppola, insieme a tanti altri loro colleghi, ripresero, come era già avvenuto nel cinema europeo, la lezione di JohnFord, Howard Hawks e Alfred Hitchcock, contaminata e intellettualizzata, nonché la giustificazione teorica di film 'alla maniera di ...
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Neorealismo
Lino Miccichè
Composita e complessa dinamica culturale, che ha caratterizzato il cinema italiano dal dopoguerra (1945-46) sino ai primi anni Cinquanta (1953-1956), il N. è stato, sotto molti [...] ' sulla mafia che è In nome della legge (1949) di Germi, in realtà più memore del grande regista statunitense JohnFord che di Rossellini.
Emarginato dallo scarso successo dei suoi pur maggiori film, colpito dalla fine dell'unità antifascista (1947 ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] più tardi la critica europea avrebbe definito autori, da Howard Hawks ad Alfred Hitchcock, da Douglas Sirk a Vincente Minnelli, da JohnFord a William Wyler, a Nicholas Ray e a Samuel Fuller ‒ quasi sempre riuscivano a tenere a bada i produttori o a ...
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Linguaggio del cinema
Francesco Casetti ¿ Luca Malavasi
L'immediato e largo successo popolare del cinema, accompagnato dal bisogno da parte di alcune élites intellettuali di legittimarne la presenza [...] 1983, 38.
D. Dayan, Western graffiti: jeux d'images et programmation du spectateur dans "La chevauchée fantastique" de JohnFord, Paris 1983.
R. Odin, Pour une sémio-pragmatique du cinéma, in "Iris", 1983, 1; "Communications", 1983, 38: Énonciation ...
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Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] ha visto in precedenza o potrà addirittura cambiare di senso se verrà visto da un altro punto di vista. Nel film di JohnFord The man who shot Liberty Valance (1962; L'uomo che uccise Liberty Valance), il senatore Stoddart (James Stewart) crederà di ...
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Film
Giorgio Tinazzi
Una fotografia degli anni Venti ritrae il regista Sergej M. Ejzenštejn mentre guarda controluce ‒ presumibilmente davanti a una moviola ‒ una pellicola, con delle forbici in mano. [...] di autori al loro interno si rivela come capacità di conciliare il già visto con il nuovo. I soli nomi di JohnFord e di Alfred Hitchcock possono costituire una prova. Il piacere della ripetizione, nelle opere 'alte' di genere, conferma le attese ...
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Guerra, film di
Mino Argentieri
Il f. di g. si configura come la messa in scena di un conflitto drammatico, storicamente identificato nei suoi riferimenti, in cui l'evento bellico non si limita a fare [...] , 1943) mentre, da parte statunitense, trovò eco nei filmati realizzati a seguito delle truppe alleate da cineasti come JohnFord o John Huston. Il crollo del fascismo e la Resistenza portarono nei film del Neorealismo una cognizione del dolore prima ...
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mondo aperto
loc. s.le Nei videogiochi, meccanica di gioco che utilizza un mondo virtuale esplorabile dal giocatore, che può avvicinarsi agli obiettivi liberamente; per estensione, il mondo virtuale adottato in questo tipo di videogioco;...