Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] (attiva con Carlo Ludovico Bragaglia, Valerio Zurlini, John Huston, Renato Castellani, Luigi Comencini), e Piero del diavolo) di R. Clair, e i film di Carmine Gallone, Nicholas Ray, Anthony Mann, Vincente Minnelli; in M. De Matteis che disegnò i ...
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Effetti speciali
Paolo Marocco
La definizione classica data da Eustace Lycett (vincitore di due premi Oscar per la categoria) classifica gli e. s. (special effects o SFX) come tecnica, o trucco scenico, [...] Don Chaffey, venivano mossi i manichini di scheletro creati da Ray Harryhausen, uno dei 'maghi' degli e. s. soprattutto Star wars, i cui e. s. furono supervisionati da John Dykstra, impiegava tecniche computerizzate per il movimento dei 75 ...
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Poliziesco, genere
Mario Sesti
Per la sua complessità, per la vasta articolazione, per la fortuna stessa delle opere a esso ascrivibili, e in ragione della sua evoluzione che ha implicato contaminazioni [...] le tecniche di regia e del racconto cinematografico, Nicholas Ray (In a lonely place, 1950, Il diritto di Jean-Luc Godard, Point blank (1967; Senza un attimo di tregua) di John Boorman, In cold blood (1967; A sangue freddo) di Richard Brooks, La ...
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New American Cinema
Franco La Polla
Se storicamente l'esperienza di Jonas Mekas e dei registi riuniti nel New American Cinema Group (NACG) viene identificata nell'etichetta di N. A. C., in un senso [...] quelli, gli anni in cui Morris Engel, Ruth Orkin e Ray Ashley giravano The little fugitive (1953; Il piccolo fuggitivo), suscitando nome che non permette addentellati di alcun tipo: quello di John Waters, un giovane di Baltimora che portò a picchi mai ...
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Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] Gance e On dangerous ground (1951; Neve rossa) di Nicholas Ray.
I primi maestri
Le molte sventure e i violenti contrasti che costituiscono nel 1937 (Amore sublime), e ancora nel 1990 da John Erman (Stella). La verità poetica, la trasfigurazione dell ...
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Film a episodi
Bruno Roberti
Il film a episodi in Italia
di Masolino d'Amico
L'espressione f. a e. designa una struttura cinematografica articolata in più parti, ciascuna delle quali rappresenta un'entità [...] The movie (1983; Ai confini della realtà) di John Landis, Steven Spielberg, Joe Dante, George Miller, collaborarono Marcel Duchamp, Alexander Calder, Fernand Léger, Max Ernst e Man Ray, quanto all'antologia onirica Konna yume o mita (1990; Sogni) di ...
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Actors Studio
Riccardo Martelli
Laboratorio statunitense di arte drammatica, fondato a New York nel 1947. È il più noto centro di perfezionamento per attori degli Stati Uniti, e forse del mondo. Trae [...] successivamente famosi nel mondo del cinema, come attori (John Garfield, Frances Farmer, Lee J. Cobb, Franchot di Kazan, Rebel without a cause (1955; Gioventù bruciata) di Nicholas Ray, Giant (1956; Il gigante) di George Stevens. A essi si ...
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Avventura, cinema d'
Jean-Loup Bourget
Sin dalle origini, il c. d'a. ha potuto contare, per rivolgersi all'immaginazione degli spettatori, su una riserva inesauribile, costituita dagli antichi miti, [...] cui compaiono gli effetti speciali dell'esperto di animazione Ray Harryhausen. Il Jason and the Argonauts di Chaffey e who would be king (1975; L'uomo che volle farsi re) di John Huston. Questi film sono gli eredi del cinema 'imperiale' o coloniale, ...
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MULAS, Ugo
Giuliano Sergio
MULAS, Ugo. – Nacque a Pozzolengo, nel Bresciano, il 28 agosto 1928, terzo di cinque fratelli. Il padre Pasquale, di origini sarde, era maresciallo dei carabinieri, la madre, [...] di Robert Rauschenberg e le opposte ironie di Roy Lichtenstein e John Chamberlain.
La visione critica maturata sulla scena americana fu alla e storici al rapporto tra arte e fotografia (Man Ray, Kounellis, Friedlander, Alinari, Duchamp, Talbot) ma ...
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Politico, cinema
Sergio Di Giorgi
Per cinema politico si intende un cinema che racconta e analizza la condizione umana di fronte al Potere e alla Storia e che si oppone alle verità imposte dalla 'storia [...] documentario (sin dagli anni Trenta e dalle opere di John Grierson e Joris Ivens) ha offerto luminosi esempi di Ousmane Sembène, all'egiziano Youssef Chahine, dagli indiani Satyajit Ray e Ritwik Ghatak, ai brasiliani Glauber Rocha e Nelson Pereira ...
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artbook (art book) s. m. 1. Pubblicazione o libro che raccoglie testi e documenti d’arte visiva, fotografie, illustrazioni relativi all’opera di un artista visuale o a produzioni artistiche multimediali, come film, videogiochi e simili commercializzati...