Scultore e disegnatore (York 1755 - Londra 1826), uno dei maggiori esponenti del neoclassicismo inglese. Formatosi alla Royal Academy, iniziò la sua attività con produzione di modelli per la manifattura di ceramiche Wedgwood. Dal 1787 al 1794 visse in Italia dove, inserito attivamente nell'ambiente romano, si dedicò allo studio dell'arte antica, copiando anche pitture e sculture del 14º e 15º sec. ...
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Erudito (Londra 1525 circa - ivi 1605). Di professione sarto, sentì precocemente la passione per gli studî antiquarî, e l'acquisto di manoscritti di cronache medievali e di altre opere finì col rovinarlo finanziariamente. Entrò in relazione coi dotti e gli antiquarî del suo tempo, da W. Camden a H. Spelman, e ne ebbe aiuti e incoraggiamenti. Per consiglio dell'arcivescovo M. Parker pubblicò le opere ...
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Scultore statunitense (Rochester, Indiana, 1927 - New York 2011). Ha studiato a Chicago, a New York e al Black Mountain College, uno degli ambienti più aperti alle nuove teorie ed esperienze artistiche. Partito dal filone dell'espressionismo astratto ed evolutosi nella linea della pop art, è stato tra i primi a introdurre nella scultura i metalli "trovati" - soprattutto telai e pezzi d'automobile schiacciati ...
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Pittore (Ìsari, Arcadia, 1890 - New York 1967). Emigrato negli USA nel 1904, studiò a Washington e a New York. Per un lungo periodo fu a Parigi (1927-37), dove conobbe Torres-Garcia, Seuphor, Léger e Mondrian. In questo periodo portò avanti isolatamente la sua ricerca che giunse, nel 1934, al completo superamento dei modi figurativi, per la realizzazione di un linguaggio astratto in cui forme geometriche ...
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Pittore (Lock Haven, Pennsylvania, 1871 - Hanover, New Hampshire, 1951). Esordì come illustratore e caricaturista per poi dedicarsi alla pittura. Appartenne al gruppo di artisti (tra cui R. Henri e G.B. Luks) detto "The Eight"; gruppo che tenne la sua prima mostra indipendente nel 1910. Dipinse con freschezza cromatica e narrativa scene di genere e paesaggi urbani (Piccioni, 1910, Boston, Museum of ...
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Pittore statunitense (n. Boulder 1962). Diplomatosi alla scuola d’arte della Yale University nel 1986, si ispira ai maestri del Rinascimento europeo e del primo manierismo, rivisti con l’occhio della cultura pop americana, per realizzare ritratti e nudi di corpi deformati, sovente donne dalle proporzioni alterate. C. crea un’immagine triste e al tempo stesso comica della società, che si percepisce ...
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Architetto statunitense (New York 1929 - ivi 2000). Decano della Cooper union school of art and archi tecture dal 1972 al 2000. Associato all'opera teorica dei Five Architects, si volse poi a ricerche tese a fondere la complessità della natura umana e la specificità della forma architettonica con opere, essenzialmente grafiche, dense di contenuti poetici e simbolici. I suoi progetti e studi, raccolti ...
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Scultore (n. forse a Londra 1630 circa - m. 1701). Trascorse un decennio circa sul continente: nel 1663 era a Venezia, dove scolpì il monumento a Alvise Mocenigo nella chiesa di S. Lazzaro dei Mendicanti. Fu poi probabilmente a Roma, come sembra indicare il forte accento berniniano delle sue opere successive (statue di reali inglesi per Temple Bar, a Londra, 1670; tomba di Lord Mordaunt nella chiesa ...
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Pittore e incisore (Haydon Bridge, Hexham, 1789 - Douglas, isola di Man, 1854). Allievo a Newcastle di B. Musso, compì a Londra gli studî di architettura e prospettiva. Ebbe rinomanza per le sue scene di catastrofi e distruzioni, animate da numerose piccole figure e architetture fantastiche (Giosuè che ferma il Sole, 1816, e Diluvio, 1834, New Haven, Yale center for british art; La caduta di Sodoma ...
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Pittore (Edimburgo 1688 - Boston 1751); soggiornò (1717-20) in Italia studiando e copiando opere dei grandi maestri. In Inghilterra (1720-28) fu affermato ritrattista, alla maniera di G. Keller. Trasferitosi a Boston, dipinse G. Berkeley e il gruppo delle Bermude (1728-29, New Haven, Yale university art gallery), opera importante, come del resto le sue successive, per lo sviluppo dell'arte coloniale ...
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Obamania
s. f. Entusiasmo diffuso a sostegno di Barak Obama, candidato alle elezioni presidenziali statunitensi del 2008. ◆ [tit.] Hillary [Clinton] perde un pezzo (nero) • Il «superdelegato» John Lewis, deputato influente ed ex leader dei...
autoelogiarsi
v. intr. pron. Elogiarsi da sé stessi. ◆ Quando sei in un grave pericolo, quando stai affrontando una crisi, un amico non viene a dirti «dammi questo, dammi quest’altro». Non viene a esigere un suo diritto. Non viene ad autoelogiarsi,...