Mercante e banchiere (n. 1779 - m. Hurlingham, Middlesex, 1858); direttore e poi governatore (1830-32) della Banca d'Inghilterra, il suo nome è legato alla prassi adottata dalla banca (1827, il cosiddetto Palmer's rule) di mantenere pressappoco costante il portafoglio (sconti, prestiti, investimenti) in modo che il volume della circolazione mutasse soltanto in conseguenza dell'aumento o della diminuzione ...
Leggi Tutto
Economista statunitense (n. Alameda, California, 1920), prof. di economia nelle univ. del Maryland, di Princeton e quindi di Stanford. La sua più importante opera, scritta in collaborazione con E. S. Shaw (Money in a theory of finance, 1960; trad. it. 1965), ha costituito le basi per i successivi sviluppi della teoria finanziaria, avendo inserito l'analisi monetaria, di derivazione keynesiana, in una ...
Leggi Tutto
Economista (n. Budapest 1905 - m. 1983), naturalizzato statunitense; prof. nelle univ. di California (dal 1943) e di Yale (dal 1952); esperto del governo, ha scritto: A treatise on war inflation (1942), Monetary policies and full employment (1946), Competition among the few (1949, ed. riv. 1963), The influence of market structure on technolo gical progress (1951), Trends and cycles in economic activity ...
Leggi Tutto
Economista e statistico (Whithorn, Wigtownshire, 1789 - Londra 1864). Prof. di economia politica all'univ. di Londra (1828-32), poi (1838) controllore dello Stationery Office. Divulgatore dell'economia classica, contribuì a rendere la Gran Bretagna un paese libero-scambista e fu uno dei principali sostenitori della teoria del fondo-salarî. Assai diffusi: Principles of political economy (1825; 7a ed. ...
Leggi Tutto
Cultore di storia economica (Chicago 1899 - Washington 1988), figlio del precedente, prof. nell'univ. di Chicago (dal 1936 al 1950), dal 1961 presidente del Center of human understanding. Opere princ.: The rise of the British coal industry (2 voll., 1932), Industry and government in France and England, 1540-1640 (1940), The United States and civilization (1942), War and human progress (1950), The birth ...
Leggi Tutto
Economista (Providence 1847 - New York 1938); professore alla Columbia University dal 1895 al 1923 e direttore del Political Science Quarterly, è stato considerato il principale marginalista americano. Soprattutto sono notevoli i suoi apporti alla teoria della produttività marginale (già pienamente sviluppata nel 1880), all'analisi della funzione dell'imprenditore e del profitto e alla costruzione ...
Leggi Tutto
Economista australiano (Sydney 1924 - New York 1999), docente all'univ. di Londra (1959-62), alla Johns Hopkins Univ. di Baltimora (1962-66) e poi alla Columbia Univ. di New York. I suoi contributi principali riguardano la "teoria del second best", in collaborazione con R. G. Lipsey, e l'originale impostazione della teoria del consumo, in cui le preferenze del consumatore si basano sulle caratteristiche ...
Leggi Tutto
Economista tedesco (Londra 1809 - Berlino 1874), membro della Camera prussiana (1861-66) e del Reichstag (1871-73), fondatore e per molti anni capo del partito liberoscambista tedesco. Seguace di A. Smith, di J. B. Say e di F. Bastiat, subì anche l'influenza di H. Carey; respinse la legge dei costi crescenti, la teoria ricardiana della rendita e quella malthusiana della popolazione e si oppose a ogni ...
Leggi Tutto
Economista inglese (Castle-Bellingham, Irlanda, 1823 - Blackheat 1875), prof. nelle università di Dublino e di Londra. È considerato un economista classico, ma appartenne più al gruppo di J. St. Mill che a quello ricardiano. La sua opera principale è Some leading principles of political economy newly explained (1874), ma notevoli sono anche Character and logical method of political economy (1857), ...
Leggi Tutto
Economista statunitense (Hollandsburg, Ohio, 1862 - Raleigh 1945). Critico dell'economia classica, marginalistica e storicistica, aderì all'istituzionalismo e si propose il miglioramento dell'ordinamento sociale ed economico attraverso controlli democratici da parte delle istituzioni (associazioni, enti, chiese, partiti, ecc.) sull'attività privata. È stato anche il maggiore storico del movimento operaio ...
Leggi Tutto
Obamania
s. f. Entusiasmo diffuso a sostegno di Barak Obama, candidato alle elezioni presidenziali statunitensi del 2008. ◆ [tit.] Hillary [Clinton] perde un pezzo (nero) • Il «superdelegato» John Lewis, deputato influente ed ex leader dei...
autoelogiarsi
v. intr. pron. Elogiarsi da sé stessi. ◆ Quando sei in un grave pericolo, quando stai affrontando una crisi, un amico non viene a dirti «dammi questo, dammi quest’altro». Non viene a esigere un suo diritto. Non viene ad autoelogiarsi,...