Scultore e pittore (Joigny 1632 - Parigi 1717); aprì a Parigi un museo di figure in cera, rappresentanti i più importanti personaggi della corte. ...
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Fondatrice (Joigny 1779 - Parigi 1865) della Società del Sacro Cuore di Gesù. L'istituto, da lei fondato per la glorificazione del Sacro Cuore, ebbe rapidissima diffusione in Europa e in America. Canonizzata [...] nel 1925; festa, 25 maggio ...
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Ingegnere francese (Parigi 1851 - Joigny 1921), dapprima nella compagnia ferroviaria Paris-Lyon-Méditerranée, succedette a H. D. Ruhmkorff nella direzione dell'officina di strumenti e apparecchi di fisica [...] da questo fondata, che egli poi potenziò negli Ateliers J. Carpentier. Sono a lui dovuti numerosi apparecchi elettrici di misura, ottici, fotografici e cinematografici ...
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Scrittore francese (Joigny, Yonne, 1902 - Parigi 1967). Di fondo realista, ma ricco di fantasia e di senso umoristico, ha pubblicato romanzi, tra cui: Aller-retour (1927); Le vaurien (1931); Le puits aux [...] images (1932); La jument verte (1933); Le chemin des écoliers (1946); Uranus (1948); Les tiroirs de l'inconnu (1960; trad. it. Tatiana, 1962), ecc. Si è provato con successo nel teatro (Clérambard, 1949; ...
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Militare (Limoges 1581 - Joigny 1662). Figlio cadetto del maresciallo Alberto, fu generalissimo delle galere, segnalandosi in imprese contro i pirati barbareschi e all'assedio di La Rochelle (1622). Dopo [...] la morte della moglie si fece prete oratoriano (1625), ma passò gli ultimi anni di vita relegato nelle sue terre perché, senza colpa, compromesso dagli intrighi del figlio, Giovan Francesco Paolo, il famoso ...
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Pittore su smalto e miniatore (Joigny, Yonne, 1653 - Parigi 1732). Dipinse ritratti di Vittorio Amedeo II di Savoia, di Innocenzo XII, della principessa Pamphili, ecc. Nessuna sua opera sicura ci è conservata. [...] Scrisse l'Art du feu ou de peindre en émail (1721) ...
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Scultore, architetto e pittore spagnolo (Joigny 1507 - Valladolid 1577) di origine francese. Dopo un breve soggiorno a Roma, nel 1536, sotto la direzione di Juan de Badajoz, lavorò alla decorazione del [...] convento di S. Marco a León. Poi (1538 circa) eseguì in terracotta due statue per la chiesa di S. Francesco a Medina del Rioseco. Si recò (1539-40) a Valladolid dove eseguì, tra l'altro, in collaborazione ...
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Forma latinizzata del nome del teologo e filologo Jacques de Joigny de Pamèle (Bruges 1536 - Mons 1587). Figlio di Adolphe, signore di Caestre e di Gotthem, fu canonico a Bruges (1561), poi arcidiacono [...] di Fiandra e vicario generale, e, poco prima della morte, vescovo di St. Omer (1586); esercitò un'azione di grande rilievo nella difesa dell'ortodossia cattolica nelle Fiandre. Contro la tolleranza religiosa ...
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COLONNA, Landolfo
Massimo Miglio
Figlio di Landolfo, come risulta da una bolla di Bonifacio VIII del 3 febbr. 1298, nacque intorno al 1250; la famiglia era del ramo dei Colonna signori di Gallicano. [...] e l'ottobre del 1320 ai confratelli in relazione al contrasto tra i canonici ed il vescovo di Chartres Roberto di Joigny: i canonici rivendicavano la diretta dipendenza dall'autorità pontificia, ma il vescovo usò la scomunica ed ottenne da Giovanni ...
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LATINI, Latino
Massimo Ceresa
Nacque a Viterbo nel 1513, da Bernardino e da Francesca Closia, entrambi di famiglie nobili decadute. La famiglia paterna era originaria del Napoletano. Sin da giovane [...] vel restituti, vel aliter lecti in Tertulliano post editionem Iacobi Pamelii Brugen. ann. 1583, condotti sull'edizione di Jacques de Joigny de Pamèle.
Alla morte di Gregorio XIII, nell'aprile 1585, il L. fu incaricato insieme con Orsini, Flaminio De ...
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