MALIPIERO, Gian Francesco
Virgilio Bernardoni
Nacque a Venezia il 18 marzo 1882, figlio di Luigi (1853-1918) - pianista e direttore d'orchestra, figlio a sua volta di Francesco (1824-87), operista apprezzato [...] la pubblicazione di opere di G.B. Bassani, E. de' Cavalieri (Rappresentazione di anima e di corpo), B. Galuppi, N. Jommelli e G. Tartini nella raccolta "I classici della musica italiana", diretta da D'Annunzio e coordinata da C. Perinello, Pizzetti e ...
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MANNA
Giulia Veneziano
Famiglia di musicisti. Gennaro nacque a Napoli il 12 dic. 1715 da Giuseppe e da Caterina Feo. Iniziò gli studi musicali nel conservatorio napoletano di S. Onofrio a Capuana, probabilmente [...] anche in chiesa un genere di musica destinata al teatro, come le sinfonie d'opera di D. Perez, N. Jommelli e di Gennaro (Schnoebelen, p. 193).
Le opere teatrali di Gennaro attendono ancora di ricevere un adeguato studio musicologico; stilisticamente ...
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DEGRADA, Francesco
Cesare Fertonani
Formazione e prime esperienze
Nacque a Milano il 23 maggio 1940 da Luciano, impiegato, e Hirte De Libero; lo zio materno, che ebbe una fondamentale importanza nella [...] delle opere, curò decine di revisioni e di edizioni critiche di musica italiana del Settecento (Durante, Hasse, Jommelli, Pergolesi, Porpora, Sarro, Sarti, Alessandro e Domenico Scarlatti, Vivaldi); di particolare importanza fu anche la nuova ...
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BESOZZI (Besuzzi, Bezzozzi, Bizzossi)
Raoul Meloncelli
Famiglia di musicisti, compositori e strumentisti, attiva dal sec. XVI I al XIX.
Il primo di cui si ha notizia nel sec. XVII è un Alessandro, nato [...] di Torino nel secolo XVIII,in Gazzetta musicale di Milano,XLVI (1891), 28, p. 457; 33, p. 537; H. Abert, Niccolò Jommelli als Opernkomponist,Halle 1908, p. 70; N. Pelicelli, Musicisti in Parma nel sec. XVIII, in Note d'Arch. per la storia musicale ...
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COCCHI, Gioacchino (detto il Napoletano)
Raoul Meloncelli
Incerti sono la data e il luogo di nascita, avvenuta forse a Padova nel 1715 o nel 1720 (secondo quanto sostenuto dal Fétis), ma più probabilmente [...] à la cour di C. S. Favart, una commedia in tre atti con musiche anche di Ciampi, Latilla, Sellitti, Vinci e Jommelli (Parigi, Théâtre-Italien, 12 febbr. 1755); Les Chinois ancora di Favart (ibid., 18 marzo 1756) e nei "pasticci" inglesi: The Maid ...
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LATILLA (Attila, L'Attila, La Tilla), Gaetano (Donato Giuseppe Domenico)
Dinko Fabris
Nacque a Bari il 10 genn. 1711 da Nicola, commerciante di libri discendente da una famiglia originaria di Casamassima [...] stilistica della giovane generazione di Piccinni. L'anziano compositore era tornato a Napoli probabilmente nel 1774, anno della scomparsa di N. Jommelli, che ebbe larga eco in città.
Il L. morì a Napoli il 15 genn. 1788; la notizia passò praticamente ...
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FEO, Francesco
Teresa Chirico
Nato a Napoli nel 1691, forse figlio di un sarto di cui si ignora il nome, entrò il 3 sett. 1704 nel conservatorio di S. Maria della Pietà dei Turchini, e vi rimase probabilmente [...] , 1882, pp. 30 s.; F. Parasini, Carteggio ined. del p. Giambattista Martini, Bologna 1888, pp. 304 ss.; H. Abert, Jommelli als Opernkomponist, Halle 1908, pp. 113 ss.; S. Di Giacomo, I quattro antichi conservatorii di musica a Napoli, I, Palermo 1924 ...
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DI MAJO (de Majo, Majo, Maio), Gianfrancesco (detto Ciccio)
Raoul Meloncelli
Nacque a Napoli il 23 marzo 1732 da Giuseppe, vicemaestro della cappella di corte, e da Teresa Manna, sorella di Gennaro, [...] , pp. 101, 104, 111 s.; II, 1, pp. 503, 506; III, 2, p. 87; G. Carli Ballola, Mozart e l'opera seria di Jommelli, D. Traetta, in Colloquium "Mozart und Italien", in Analecta musicologica, XVIII (1978), pp. 138-147; M. Rinaldi, Due secoli di musica al ...
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Comune della Campania (119,02 km2 948.850 ab. nel 2020, detti Napoletani), capoluogo di regione e città metropolitana.
Il centro più notevole del Mezzogiorno d’Italia per ampiezza demografica, tradizioni [...] esercitò ben presto un forte richiamo e su di essa si formarono musicisti quali J.A. Hasse, G. B. Pergolesi, N. Jommelli, N. Piccinni, G. Paisiello, D. Cimarosa, molti dei quali diffusero all’estero lo stile e il gusto della musica napoletana. Dopo ...
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«Vedi, sono capace di scrivere in tutti i modi che voglio, elegante o selvaggio, corretto o contorto»
(Wolfgang Amadeus Mozart)
Attualità di un genio
di Sandro Cappelletto
27 gennaio
In tutto il mondo [...] soggiornarono per sei settimane; in quel periodo Wolfgang ebbe l’opportunità di ascoltare l’Armida abbandonata di Niccolò Jommelli, un esponente della scuola napoletana. Al ritorno il compositore passò nuovamente per Roma, dove papa Clemente XIV lo ...
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