Wolf, Konrad
Giovanni Spagnoletti
Regista cinematografico tedesco, nato a Hechingen (Württemberg) il 20 ottobre 1925 e morto a Berlino Est il 7 marzo 1982. È stato il maggior rappresentante del cinema [...] 'amministrazione sovietica d'occupazione a Berlino, tornò a Mosca nel 1949 per studiare regia al VGIK. Assistente alla regia di JorisIvens e Kurt Maetzig, nel 1955 girò alla DEFA il saggio finale del suo corso di studi, la commedia musicale Einmal ...
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Littín, Miguel
Pedro Armocida
Regista cinematografico cileno, nato il 9 agosto 1942 a Palmilla (O' Higgins). Tipica figura di regista impegnato e militante, appartiene alla generazione di cineasti [...] , dove nel 1968 sarebbe stato chiamato a insegnare presso il dipartimento di studi audiovisivi. Subito dopo la laurea collaborò con JorisIvens come assistente alla regia per A Valparaíso (1963) e Le train de la victoire (1964) e cominciò a scrivere ...
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Arbogast, Thierry
Stefano Masi
Direttore della fotografia francese, nato a Parigi il 24 gennaio 1956. Operatore di tendenza, capace di soluzioni coraggiose e innovative, è riuscito a materializzare [...] Adolfo Arrieta, per il quale ha firmato le immagini di Flammes (1978), e con l'ormai anziano maestro del documentario JorisIvens, per il quale ha girato ‒ con Jacques Loiseleux ‒ Une histoire de vent (1988; Io e il vento). Tali esperienze lo ...
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Brass, Tinto (propr. Giovanni)
Lorenzo Codelli
Regista cinematografico, nato a Milano il 26 marzo 1933. Dopo un esordio caratterizzato da un vena anarcoide (In capo al mondo, 1963), ha circoscritto i [...] Cinémathèque française diretta da Henri Langlois e s'inserì nel milieu dell'emergente Nouvelle vague, diventando l'assistente di JorisIvens e Roberto Rossellini. Nel 1963 il suo esordio registico, In capo al mondo (poi ribattezzato Chi lavora è ...
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Van Der Keuken, Johan
Carlo Chatrian
Fotografo e regista cinematografico nederlandese, nato ad Amsterdam il 4 aprile 1938 e morto ivi il 7 gennaio 2001. Grande documentarista, è considerato l'erede [...] di JorisIvens per la volontà di abbracciare la globalità del mondo con la macchina da presa. Nel suo lavoro mescolò fiction e documentario, opere sperimentali e immagini intime, in una filmografia che privilegia il confronto, il contrasto o l' ...
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