Pinewood Studios
Emiliano Morreale
Studi cinematografici inglesi, aperti negli anni Trenta da una società legata al produttore Joseph Arthur Rank, che vi girò la maggior parte dei suoi film. Nel dopoguerra [...] valore come Great expectations (1946; Grandi speranze) e Oliver Twist (1948; Le avventure di Oliver Twist) di David Lean, Black narcissus (1947; Narciso nero) e The red shoes (1948; Scarpette rosse) di Michael Powell ed Emeric Pressburger (produttori ...
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Muni, Paul
Renato Venturelli
Nome d'arte di Muni Weisenfreund, attore teatrale e cinematografico di famiglia ebrea, nato a Lemberg nella Galizia austro-ungarica (od. L′viv, Ucraina) il 22 settembre [...] In quel periodo, inoltre, era stato diretto da Michael Curtiz in Black fury (1935), cupa storia sindacale d'ambiente minerario, poi si come Stranger on the prowl o Encounter, 1952, di Joseph Losey), tra una pièce teatrale e un'apparizione televisiva: ...
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Simmons, Jean
Francesco Costa
Attrice teatrale e cinematografica inglese, nata a Londra il 31 gennaio 1929, naturalizzata statunitense nel 1956. Debuttò sullo schermo a quindici anni, e s'impose ben [...] speranze), e Michael Powell ed Emeric Pressburger, che la diressero in Black narcissus (1947; Narciso nero), in cui è la seducente indiana musical Guys and dolls (1955; Bulli e pupe) di Joseph L. Mankiewicz, in cui è una rigida esponente dell' ...
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Falk, Peter
Roy Menarini
Attore cinematografico statunitense, nato a New York il 16 settembre 1927. Il suo volto è indissolubilmente legato al ruolo del tenente Colombo (Columbo, in originale) dell'omonima [...] bassi del cinema americano in crisi: The balcony (1963; Il balcone) di Joseph Strick, da un testo di J. Genet, la commedia farsesca It's a presentata autonomamente in sala con il titolo Etude in black (1978; Concerto con delitto) di Nicholas Colasanto ...
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Cortese, Valentina
Morando Morandini
Attrice cinematografica e teatrale, nata a Milano il 1° gennaio 1923. Ideale figlia dell'ultimo Ottocento, nella sua bizzarra miscela di liberty floreale, decadentismo [...] ) di Jules Dassin, sebbene meritino una citazione anche Black magic (1949; Cagliostro) di Gregory Ratoff (con Orson nei notevoli The barefoot contessa (1954; La contessa scalza) di Joseph L. Mankiewicz, Le amiche (1955) di Michelangelo Antonioni e ...
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Shamroy, Leon
Stefano Masi
Direttore della fotografia statunitense, di origine russa, nato a New York il 16 luglio 1901 e morto a Los Angeles il 7 luglio 1974. Nel bianco e nero contese a Lee Garmes [...] il premio, sempre per film a colori, nel 1943 per The black swan (1942; Il cigno nero) e nel 1945 per Wilson (1944 ) di John M. Stahl, nel 1964 per Cleopatra (1963) di Joseph L. Mankiewicz. è uno dei cinque direttori della fotografia a poter vantare ...
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Menzies, William Cameron
Sabina Tommasi Ferroni
Scenografo, regista e produttore statunitense, nato a New Haven (Connecticut) il 29 luglio 1896 e morto a Los Angeles il 5 marzo 1957. Viene considerato [...] quale fu sia scenografo (con Robert Odell) sia sceneggiatore (con Joseph L. Mankiewicz). Divenne però famoso per un film che era triumph (1948, Arco di trionfo) di Lewis Milestone; e The black book (1949; Il regno del terrore) di Anthony Mann. All' ...
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Nicholson, Jack
Nicholson, Jack (propr. John Joseph). – Attore cinematografico statunitense (n. Neptune 1937). Icona e mito del cinema USA, ha attraversato indenne gli anni d’oro delle produzioni hollywoodiane [...] spesso tormentato da demoni interni: così, per es., in The pledge (2001; La promessa) di Sean Penn, dove interpreta Jerry Black, detective a fine carriera deciso a vendicare una madre a cui hanno stuprato e ucciso la figlioletta. Sempre sulla soglia ...
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Viel, Tanguy
Viel, Tanguy. ‒ Scrittore francese (n. Brest 1973). Nel romanzo d’esordio, Le black note (1998), il jazz fa da sfondo a una scrittura pronta alla manipolazione degli stereotipi narrativi. [...] Il successivo Cinéma (1999; trad. it. 2002) ha confermato questa tendenza servendosi dell’ultimo film di Joseph Mankiewicz, Sleuth (1972; Gli insospettabili), in cui la trama finisce per confondersi con la vita del narratore. Ne L’absolue perfection ...
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Romanziere statunitense (Filadelfia 1880 - Sea Isle City, New Jersey, 1954). Si avvicinò al realismo regionalistico con due romanzi: Mountain blood (1915) e The three black pennys (1917); nelle opere successive [...] preferì seguire la tendenza romantica dell'evasione nella storia (Java head, 1919; Balisand, 1924) o nell'esotismo (The bright shawl, 1922; Tampico, 1926). Con Linda Condon (1919), seguito da Cytherea ...
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