Testimonianze - Il mito di Cinecitta
Tullio Kezich
Il mito di Cinecittà
Cinecittà non era ancora stata inaugurata, il 28 aprile 1937, che già questo nome, felicemente impostosi sugli altri in ballottaggio [...] altri registi internazionali: da René Clair a Jean Renoir, da Mervyn LeRoy a King Vidor, da William Wyler a Joseph L. Mankiewicz. Dopo la chiusura fra guerra e dopoguerra, quando fu ridotta a un campo profughi, negli anni Cinquanta Cinecittà diventa ...
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The Killers
Claudio G. Fava
(USA 1946, I gangsters, bianco e nero, 105m); regia: Robert Siodmak; produzione: Mark Hellinger per Universal; soggetto: dall'omonimo racconto di Ernest Hemingway; sceneggiatura: [...] di serie B, una specie eccezionale e ormai scomparsa (ricevette anche un Oscar, per The Barefoot Contessa ‒ La contessa scalza, Joseph L. Mankiewicz 1954); William Conrad e Jack Lambert vantano le doti tipiche dei vilains torvi di un tempo. E poi ci ...
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Sinatra, Frank (propr. Francis Albert)
Gianni Borgna
Cantante e attore cinematografico statunitense, di origine italiana, nato a Hoboken (New Jersey) il 12 dicembre 1915 e morto a Los Angeles il 14 maggio [...] e allegro Angelo Maggio. Il 1955 fu l'anno di Guys and dolls (Bulli e pupe), l'unico film musicale di Joseph L. Mankiewicz, ispirato all'omonimo musical di Jo Swerling e Abe Burrows, di cui Samuel Goldwyn acquistò i diritti per un milione di dollari ...
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The Girl Can't Help It
Bernard Eisenschitz
(USA 1956, Gangster cerca moglie, colore, 98m); regia: Frank Tashlin; produzione: Frank Tashlin per 20th Century-Fox; soggetto: dal romanzo Do Re Mi di Garson [...] di Citizen Kane a una battuta di Sunset Boulevard a un'immagine di The Barefoot Contessa (La contessa scalza, Joseph L. Mankiewicz 1954). Ma la morale è assolutamente attuale: chiunque può diventare una star. "Essere carina dipende solo da come ti ...
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Lang, Charles (propr. Charles Bryant Jr)
Stefano Masi
Direttore della fotografia statunitense, nato a Bluff (Utah) il 27 marzo 1902 e morto a Santa Monica (California) il 3 aprile 1998. Sensibile interprete [...] visiva, come la fantasiosa love story The ghost and Mrs. Muir (1947; Il fantasma e la signora Muir) di Joseph L. Mankiewicz, con Gene Tierney, raro esempio di commistione fra i modelli luministici della commedia e un fantasy che doveva essere privo ...
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Robinson, Edward G.
Francesco Zippel
Nome d'arte di Emanuel Goldenberg, attore cinematografico romeno, naturalizzato statunitense, nato a Bucarest il 12 dicembre 1893 e morto a Los Angeles il 26 gennaio [...] solo un premio, quello come migliore attore al Festival di Cannes per House of strangers (1949; Amaro destino) di Joseph L. Mankiewicz, mentre venne a mancare due mesi prima del conferimento, nel 1973, dell'Oscar alla carriera.
Appartenente a una ...
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Douglas, Kirk
Anton Giulio Mancino
Nome d'arte di Issur Danielovitch Demsky, attore cinematografico statunitense, di origine russa, nato ad Amsterdam (New York) il 9 dicembre 1916. Caratterizzato da [...] ) di Jacques Tourneur, ma anche colto e idealista in A letter to three wives (1948; Lettera a tre mogli) di Joseph L. Mankiewicz, regista con il quale sarebbe tornato a lavorare vent'anni dopo nel cinico western There was a crooked man (1970; Uomini ...
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Dunne, Philip
Patrick McGilligan
Sceneggiatore e regista cinematografico statunitense, nato a New York l'11 febbraio 1908 e morto a Malibu (California) il 2 giugno 1992. Soprattutto nel periodo in cui [...] two: a life in the movies and politics.
Bibliografia
K.L. Geist, Pictures will talk: the life and films of Joseph L. Mankiewicz, New York 1978, pp. 130-35, 212.
T. Stempel, Philip Dunne, in Dictionary of literary biography, 26° vol., Detroit 1984 ...
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All about Eve
Claudio G. Fava
(USA 1950, Eva contro Eva, bianco e nero, 138m); regia: Joseph Leo Mankiewicz; produzione: Darryl F. Zanuck per 20th Century-Fox; soggetto: dal racconto The Wisdom of Eve [...] dello spettacolo, e in particolare di quello del teatro, è impossibile non far riferimento a questo film di Joseph Leo Mankiewicz. Che è ormai diventato un classico (vinse anche sei Oscar, fra cui miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura ...
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The Sting
Giacomo Manzoli
(USA 1973, La stangata, colore, 129m); regia: George Roy Hill; produzione: Tony Bill, Michael S. Phillips, Julia Phillips per Universal; sceneggiatura: David S. Ward; fotografia: [...] un giocattolo perfettamente congegnato. Un gioco ad incastri (alla maniera del quasi coetaneo Sleuth ‒ Gli insospettabili, Joseph L. Mankiewicz 1972) che mira a coinvolgere lo spettatore, con la svagatezza di quella che Andrew Horton definisce una ...
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