TEATRO (XXXIII, p. 353; App. II, 11, p. 948)
Raul RADICE
Il teatro di prosa. - Mai come nell'ultimo decennio, in tutto il mondo, alla disamina, agli scritti, alle polemiche di cui è oggetto l'attività [...] subito la perdita di non pochi fra i suoi rappresentanti più significativi (nel 1949 morirono Jacques Copeau e Charles Dullin; Louis Jouvet e Ludmilla Pitoëff nel 1951; Gaston Baty nel 1953, Paul Claudel nel 1955. Sacha Guitry nel 1957 e Abert Camus ...
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STREHLER, Giorgio
Biancamaria Mazzoleni
(App. II, II, p. 921; IV, III, p. 504)
Regista teatrale italiano. Nel 1982 è stato nominato dal ministro della Cultura francese J. Lang direttore del Théâtre [...] Milano il Teatro Studio con Elvira o la passione teatrale, una piccola pièce ricavata dai corsi parigini del grande L. Jouvet sui tragici eventi nazisti del 1940.
Si tratta di lezioni-prova, pura ricerca, talora utopia, cercando, trovando, perdendo e ...
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Blier, Bernard
Attore teatrale e cinematografico francese, nato a Buenos Aires l'11 gennaio 1916 e morto a Parigi il 29 marzo 1989. Interprete grottesco e divertente nelle commedie e figura ambigua e [...] dal figlio in tre film.
Figlio di un biologo dell'Istituto Pasteur, studiò al Conservatoire di Parigi nella classe di Louis Jouvet, che lo incoraggiò a intraprendere la carriera di attore e lo aiutò a muovere i primi passi nel mondo del cinema ...
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Autore, critico, attore e regista teatrale francese, morto a Beaune, Côte-d'Or, il 20 ottobre 1949.
Esercitò regolarmente la critica drammatica su varî periodici (negli anni (1933-34 su Les Nouvelles Littéraires) [...] tradotto e ripetuto in Il Dramma, n. 80, i° marzo 1949; B. Crémieux, L'art du metteur en scène et du comédien: C., Jouvet, Dullin, Baty, Pitoëff, in Europe, dic. 1949; M. Kurtz, J. C., Biographie d'un Théâtre, Parigi 1950 (con ampia bibl.); M. Doisy ...
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Scrittore francese (Neuilly-sur-Seine 1881 - Bellême, Orne, 1958). Nato in una famiglia dell'alta borghesia cattolica, si diplomò in paleografia all'École des chartes, derivando da questa formazione la [...] da J. Copeau; La gonfle, 1928) e un dramma incentrato sull'omosessualità, Un taciturne, rappresentato nel 1932 da L. Jouvet. Scrisse inoltre due brevi racconti, Confidence africaine (1931), storia di un incesto, e Vieille France (1933). Durante l ...
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Pagnol, Marcel
Marco Pistoia
Scrittore e drammaturgo, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico francese, nato a Aubagne (Marsiglia) il 28 febbraio 1895 e morto a Parigi il 18 aprile 1974. [...] il quale P. scrisse la sceneggiatura e i dialoghi, Topaze (1932) per la regia di Louis Gasnier, interpretato da Louis Jouvet ed Edwige Feuillère. Del 1932 è anche la trasposizione di un'altra sua opera teatrale di grande successo, Fanny, diretta da ...
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Arletty
Catherine McGilvray
Nome d'arte di Léonie Marie Julie Bathiat, attrice teatrale e cinematografica francese nata a Courbevoie (Hauts-de-Seine) il 15 maggio 1898 e morta a Parigi il 24 luglio [...] parigini in fuga d'amore, che in una squallida locanda di periferia incontrano una coppia triviale, A. e Louis Jouvet. L'attrice impersona una donna sprezzante, dotata di una sensualità consapevole e aggressiva: la scena in cui prende la parola ...
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REGIA
Silvio D'AMICO
Gian Luigi RONDI
. Arte di mettere in scena un'opera teatrale: per indicarla, si usava in passato il termine, alquanto ambiguo, di messinscena: traduzione del francese mise-en-scène. [...] nell'ombra, a insegnare a un piccolo gruppo d'allievi. Ma è da lui che hanno preso le mosse Charles Dullin, Louis Jouvet, Michel Saint-Denis, André Barsacq, Jean-Louis Barrault; è lui che ha scoperto Ludmilla Pitoëff. A parte nomineremo, dopo costoro ...
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GRASSI, Paolo
Giorgio Taffon
Nacque a Milano, il 30 ott. 1919, da Raimondo e Ines Platesteiner.
Il padre, pugliese, di Martina Franca, si era trasferito a Milano, dove collaborò a Il Sole occupandosi [...] anni del Piccolo il G. intese, inoltre, stabilire e mantenere stretti rapporti con altri teatranti europei di livello, da C. Dullin a L. Jouvet, da J.-L. Barrault a Madeleine Renaud, da J. Vilar a J. Anouilh, da J. Copeau a B. Brecht.
Nel 1949 il G ...
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SCENOGRAFIA (X, XI, p. 19)
Franco Mancini
Teatro. - L'intervento di un nuovo personaggio, il regista, non era valso a evitare che negli anni Trenta, dopo una stagione densa di fermenti, la s. europea [...] da un accentuato gusto visivo.
Altre scuole. - In Francia le iniziative promosse dai registi del "Cartel" - C. Dullin, L. Jouvet, G. Baty, G. Pitoëff - avevano coinvolto nella crociata contro il naturalismo scenografi come C. Bérard, A. Boll, A ...
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